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Alla Montagnola vigile stava facendo le multe. I 2 fratelli non ci stanno e succede un casino

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Alla Montagnola vigile stava facendo le multe. I 2 fratelli non ci stanno e succede un casino

Agente della Polizia Locale aggredito durante un normale servizio di controllo sulle soste irregolari. Denunciati i due aggressori

Nel corso delle consuete attività di controllo sul fenomeno delle soste irregolari e ad intralcio in zona Montagnola, ieri mattina, un agente della Polizia Locale di Roma Capitale, in servizio presso il Gruppo VIII Tintoretto, è stato oggetto di una violenta aggressione da parte di due cittadini.

L’episodio si è verificato in via di Grottaperfetta, dove uno degli operanti, durante una delle ordinarie attività svolte regolarmente sul territorio, aveva appena proceduto a sanzionare alcune auto per sosta irregolare ed in doppia fila.

Durante le operazioni il conducente di uno dei veicoli, giunto sul posto dopo essere uscito da un esercizio pubblico delle vicinanze, ha inveito contro l’agente, rivolgendosi a lui con insulti e minacce e contestando la legittimità del provvedimento.
Alla scena ha preso parte anche il fratello del soggetto, anch’egli presente sul posto, che ha contribuito ad aggravare la situazione con ulteriori offese e comportamenti violenti, culminati in ripetuti spintoni ai danni dell’operante, il quale è stato raggiunto tempestivamente da alcuni colleghi.Riportata la situazione alla calma, i due uomini, di 62 e 52 anni, inizialmente riluttanti a fornire le proprie generalità, sono stati poi identificati e denunciati all’Autorità Giudiziaria per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, oltraggio, minacce e lesioni.
L’agente aggredito è stato trasportato al pronto soccorso per le cure mediche.

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Roma e dintorni

Alcol ed episodi violenza, chiuso per altri 15 giorni il Piper

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Alcol ed episodi violenza, chiuso per altri 15 giorni il Piper

(Adnkronos) – Abuso di alcol e numerosi episodi di violenza registrati dall’inizio dell’anno. Per questi motivi sono scattati nuovamente i sigilli della polizia per il Piper, storico locale di via Tagliamento, a Roma, che resterà chiuso per altri 15 giorni. Il locale era stato chiuso già lo scorso novembre, quando il questore di Roma aveva disposto la sospensione della licenza per le criticità riscontrate sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica.  

”Nonostante la collaborazione che la proprietà avrebbe assicurato in termini di operazione di sicurezza – sottolinea la questura di Roma – gli agenti del II distretto Salario Parioli, dallo scorso dicembre a oggi, quasi ogni fine settimana, hanno però registrato un bollettino di contusi e feriti”. Nel dettaglio, le risultanze investigative hanno condotto a ritenere che la maggior parte dei reati commessi all’interno del locale e nelle sue adiacenze siano scaturite dall’abuso di alcool da parte dei clienti stessi. Dall’inizio dell’anno, ammonterebbero a sei i gravi episodi segnalati alle forze dell’ordine.  

Non ultima, una brutale aggressione ai danni di un ventenne, che avrebbe riportato una prognosi di 20 giorni per frattura delle ossa nasali. Andando a ritroso, la notte di Capodanno, la dispersione di sostanze urticanti all’interno del locale avrebbe reso necessaria l’evacuazione in strada degli avventori. Un’escalation di interventi della polizia e segnalazioni pervenute alla sala operativa della questura per fatti violenti in cui sarebbero stati coinvolti frequentatori del locale ha, pertanto, reso necessaria l’adozione di un ulteriore provvedimento di sospensione della licenza nei confronti del titolare. Da oggi, lo storico luogo di ritrovo della movida romana resterà chiuso per i prossimi 15 giorni. 

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Cheratocongiuntivite primaverile, cos'è e perché le lacrime 'raccontano' la malattia

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Cheratocongiuntivite primaverile, cos'è e perché le lacrime 'raccontano' la malattia

(Adnkronos) – Una lacrima sul viso può raccontare molto, anche da un punto di vista clinico. Soprattutto se raccolta con il test di Schirmer: un esame semplice da eseguire, usato comunemente in oculistica, che i ricercatori dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma hanno trasformato in una chiave d’accesso all’universo immunologico della cheratocongiuntivite primaverile (Vkc), una forma rara e grave di allergia oculare che colpisce prevalentemente bambini e adolescenti. I risultati di questo lavoro sono stati recentemente pubblicati sulla rivista ‘Allergy’, tra le più autorevoli in ambito allergologico e immunologico. Lo studio è frutto di una collaborazione tra l’Unità di ricerca Cellule linfoidi dell’immunità innata e l’ambulatorio multidisciplinare dedicato a questa patologia, coordinato dall’Unità operativa di Allergologia e dall’Uo di Oculistica. 

La cheratocongiuntivite primaverile o vernal (primaverile in latino) è una forma di allergia oculare particolarmente severa che provoca prurito, lacrimazione, fotofobia e con un impatto significativo sulla qualità della vita dei piccoli pazienti. E’ caratterizzata da una infiammazione della congiuntiva più complessa e più grave di quella presente nella congiuntivite allergica propriamente detta (da pollini, acari, muffe), con un maggior rischio di complicanze quali cheratite, ulcere corneali, cheratocono. Sebbene siano disponibili terapie locali – dagli antistaminici ai corticosteroidi fino ai colliri immunosoppressivi – non tutti i bambini rispondono allo stesso modo ai trattamenti. 

Lo studio multidisciplinare condotto da medici e ricercatori del Bambino Gesù ha analizzato 58 campioni lacrimali di pazienti con Vkc, prelevati attraverso il test di Schirmer, un esame di routine utilizzato per valutare la produzione di lacrime, che consiste nell’applicazione di una strisciolina di carta assorbente nel fornice congiuntivale inferiore.  

“Abbiamo scoperto che questo semplice test, già usato abitualmente nella visita oculistica, ci consente di raccogliere cellule immunitarie presenti sulla superficie oculare e di analizzarne la composizione – spiega Paola Vacca, responsabile dell’Unità di ricerca Cellule linfoidi dell’immunità innata – Questo ci permette di capire quanto è attiva l’infiammazione e se il paziente sta rispondendo alla terapia o ha bisogno di un cambiamento di trattamento”. Lo studio ha mostrato una chiara correlazione tra la quantità di leucociti (cellule del sistema immunitario) presenti nella lacrima e la risposta alla terapia. I bambini non trattati o non responsivi alle cure presentavano un numero elevato di cellule infiammatorie, mentre quelli che mostravano un miglioramento clinico avevano un ridotto numero di cellule infiammatorie. 

“Grazie a questi dati, possiamo oggi individuare soglie di riferimento per valutare la gravità della patologia e prevedere l’efficacia del trattamento”, sottolinea Maria Cristina Artesani, allergologa dell’Ambulatorio dedicato alla cheratocongiuntivite primaverile. “Il nostro obiettivo è offrire ai bambini cure più mirate, evitando terapie poco efficaci o troppo aggressive”, conferma Mariacristina Esposito, dell’Unità operativa di Oculistica. La possibilità di monitorare l’efficacia dei trattamenti attraverso un esame non invasivo rappresenta un passo importante verso una medicina sempre più personalizzata, rimarcano dal Bambino Gesù. Il test, infatti, è ben tollerato anche dai pazienti più piccoli e può essere ripetuto nel tempo per seguire l’evoluzione della malattia. 

“Questo studio è il frutto di una sinergia concreta tra assistenza e ricerca, resa possibile grazie all’organizzazione trasversale dell’ospedale – conclude Nicola Tumino, dell’Unità di ricerca Cellule linfoidi dell’immunità innata – Per quanto molto impegnativa, siamo orgogliosi ed entusiasti di questa impostazione di lavoro che, come sempre, pone al centro la cura dei nostri piccoli pazienti e al contempo favorisce il progredire delle conoscenze scientifiche per diagnosi sempre più precise e terapie più mirate”.  

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