Attualità
Il silenzio della Meloni sul massacro dei palestinesi è disgustoso

Ok schierarsi dalla parte del più forte. Ok essere una colonia americana (con più di 120 installazioni Nato nel nostro territorio nazionale. Ok ricevere sempre i complimenti di Trump, per mettersi in bella mostra nel panorama politico mondiale, ma Roma è l’Italia sono la culla della civiltà mondiale, e nella nostra città abbiamo il Papa.
Come possiamo essere così omertosi di fronte a un massacro, a un genocidio che di fatto si sta verificando in Palestina? La corte penale internazionale nel novembre scorso ha chiesto l’arresto per Netanyahu per crimini di Guerra e contro l’umanità. Orban però lo invita in Ungheria e nessuno dice nulla. Tolte le opposizioni – ma soltanto perché adesso gli fa comodo – perché tanto, diciamoci la verità, se ci fosse stato il PD o i 5 stelle al posto del governo Meloni, non avrebbero detto nulla al riguardo, perché l’America con Israele sono nazioni troppo forti, leader dello scenario politico internazionale.
L’Italia ripudia la guerra. C’è scritto nella costituzione
La verità si dice soltanto quando si è all’opposizione e il silenzio della Meloni è veramente brutale. Nemmeno una parola contro la politica scellerata di Netanyahu. L’Italia non ha una sovranità popolare, chi governa il nostro paese fa l’indifferente. Nemmeno una virgola fuori posto, nemmeno un’opinione differente, nemmeno un dubbio se non la frase più inutile e paracula del mondo “Fermiamo la guerra“. No signori così si è omertosi e finti buoni. Bisogna affermare in modo netto e trasparente, obiettivo e onesto una concetto semplice e veritiero “Fermiamo Israele, salviamo la Palestina”. Questo devono dire i nostri governanti al governo. Ma non si può fare…
Attualità
Panico nei cieli: Volo Alicante-Fiumicino diventa un ottovolante aereo

#IncuboInQuota: Turbolenze e Panico a Bordo di un Volo per Alicante! 😱✈️ #Viaggi #Aereo
Un’esperienza da incubo quella vissuta dai passeggeri di un volo diretto ad Alicante. “Più l’aereo scendeva e più peggiorava la situazione,” racconta un viaggiatore a Fanpage.it. Durante la discesa, il terrore si è impadronito dei passeggeri mentre l’aereo mostrava segni di instabilità.
“Panico a bordo,” descrive chi c’era, mentre il pilota decideva improvvisamente di riprendere quota per gestire la situazione. Secondo la testimonianza, questi sono stati “gli attimi peggiori,” con la tensione che cresceva minuto dopo minuto. La gravità del momento è stata accentuata dal malore di un passeggero, tanto da richiedere l’uso di una bombola dell’ossigeno da parte delle hostess.
Il racconto del testimone lascia chiaramente intendere quanto drammatica possa risultare un’esperienza simile. Un episodio che riporta l’attenzione sulle difficoltà dei viaggi aerei e sui riflessi pronti necessari da parte dell’equipaggio di cabina.
Un’occasione, quella di questo volo, per riflettere sull’importanza della sicurezza e della preparazione quando si tratta di affrontare l’inaspettato in aria.
Italia
Eseguito lo sfratto del centro Sociale Leoncavallo. Dopo anni lo stato vince la battaglia

Sfrattato e sgomberato il centro sociale Leoncavallo di Milano.
Milano: eseguito sfratto del centro sociale Leoncavallo
In questo momento a Milano stanno eseguendo lo sfratto del centro sociale Leoncavallo. La notizia battuta dalle agenzie di stampa informa che è stato eseguito il provvedimento di sfratto dell’immobile occupato abusivamente dal centro sociale Leoncavallo. Poco prima delle 9 l’ufficiale giudiziario con la collaborazione della polizia di Stato ha fatto accesso nell’ex cartiera di via Watteau.
Leoncavallo sfratto rinviato 100 volte
Lo sfratto del centro sociale di via Watteau era stato rinviato un centinaio di volte e lo scorso novembre il ministero dell’Interno era stato condannato a risarcire 3 milioni ai Cabassi, proprietari dell’area, proprio per il mancato sgombero. Nei mesi scorsi l’associazione Mamme del Leoncavallo aveva presentato una manifestazione d’interesse al Comune per un immobile in via San Dionigi che poteva rappresentare un primo passo per lo spostamento del centro sociale dall’attuale spazio. Lo storico ‘Leonka’, così lo chiamavano a Milano occupa lo spazio in via Watteau dal 1994.
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