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ROMA TOR BELLA MONACA Carabinieri arrestatno 4 pusher

ROMA TOR BELLA MONACA Carabinieri della Compagnia di Frascati e della Stazione Roma Tor Bella Monaca hanno arrestato 4 persone per reati inerenti gli stupefacenti.
ROMA TOR BELLA MONACA Carabinieri della Stazione Roma Tor Bella Monaca hanno fermato un 58enne romano. Egli, senza occupazione e con precedenti, è stato sorpreso con alcune decine dosi di eroina e denaro contante nella tasca del giubbotto. I militari hanno poi perquisito la sua abitazione, in via dell’Archeologia,. Lì hanno rinvenuto, nascoste in un mobile della camera da letto, 1190 dosi di eroina, per un peso complessivo di circa 400 g. Hanno inoltre trovato altre banconote, ritenute provento dell’attività illecita. La sostanza stupefacente, venduta al dettaglio, avrebbe fruttato al pusher circa 50.000 euro. Il 58enne è stato sottoposto agli arresti domiciliari.
ALTRI TRE ARRESTI
In manette è finito anche un 26enne egiziano notato a cedere alcune dosi di droga ad un acquirente. Fermato e perquisito, è stato trovato in possesso di 9 dosi di cocaina e 260 euro in contanti. I militari lo hanno portato in caserma e trattenuto in attesa del rito direttissimo. Invece, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Frascati hanno sorpreso un 36enne romano e un 58enne, originario della provincia di Cosenza, a spacciare dosi di cocaina in via Agostino Mitelli. Hanno trovato circa 20 dosi di stupefacente e denaro contante. I Carabinieri hanno inoltre identificato e segnalato all’Ufficio Territoriale del Governo anche 3 acquirenti. Gli arrestati sono ora agli arresti domiciliari.
INTANTO CONTINUANO I CONTROLLI A TRASTEVERE>>>LEGGI QUI
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Il turismo che non vogliamo. “Stop ai viaggi organizzati lungo il confine di Gaza”

Denunciamo con sdegno la promozione, da parte di alcune note agenzie turistiche internazionali, di “tour della realtà” al confine con Gaza, trasformando la tragedia umana della popolazione palestinese in un’attrazione turistica. Siamo di fronte a un’operazione cinica e inaccettabile, che sfrutta la sofferenza e la distruzione provocate da mesi di guerra per offrire “esperienze forti” a pagamento, con pacchetti che promettono scorci di città bombardate e la possibilità di “vedere con i propri occhi il confine con Gaza”.
Il tutto mentre la popolazione palestinese è sottoposta a bombardamenti, assedi, fame e deportazioni. Questa mercificazione del dolore umano è un oltraggio alla memoria delle vittime, una forma moderna di pornografia bellica, che contribuisce a normalizzare l’occupazione, la violenza e la disumanizzazione di un intero popolo.
Mentre la comunità internazionale dovrebbe mobilitarsi per il cessate il fuoco immediato e il riconoscimento dei diritti del popolo palestinese, c’è chi specula sulla guerra come se fosse un set cinematografico. È il riflesso più degradato di un sistema che fa profitto anche sulle macerie. Chiediamo l’immediata rimozione di questi “tour” dai portali di viaggio internazionali e l’apertura di un dibattito pubblico sull’etica del turismo nei contesti di conflitto.
Alcuni siti che promuovono questi viaggi sono tra i più visitati al mondo e contribuiscono a una narrazione tossica, che presenta solo un lato della guerra, legittimando l’occupazione e criminalizzando le vittime. Esprimiamo piena solidarietà al popolo palestinese e continueremo a battersi, in Italia e in Europa, contro il genocidio in corso a Gaza e contro ogni tentativo di strumentalizzarne il dramma. La guerra non è uno spettacolo. La morte non è un souvenir. Il turismo dell’orrore è complicità con il genocidio!”. Lo dichiara Giovanni Barbera della Direzione nazionale di Rifondazione Comunista.
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Art of play Roma e il lavoratore preso a pugni senza contratto. La risposta ufficiale della mostra

L’organizzazione della mostra Art of Play desidera esprimere innanzitutto il proprio rammarico per l’episodio recentemente avvenuto presso l’esposizione in corso a Roma.
Dopo il pugno ricevuto che ha fatto il giro del web, arriva la nota ufficiale dell’azienda.
“Art of Play si avvale di agenzie esterne specializzate per l’ingaggio di performer e figuranti, tra cui la persona coinvolta nell’episodio. L’organizzazione di Art of Play ha un rapporto regolare con queste agenzie, pertanto non è direttamente coinvolta nei rapporti tra le agenzie e i lavoratori. Art of Play esprime ancora una volta vicinanza alla performer e si impegna a verificare eventuali irregolarità in sede appropriata”.
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