28 Marzo 2024

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La Polizia Postale fa il bilancio 2018 dei crimini informatici

La Polizia Postale fa il bilancio 2018 dei crimini informatici.

La Polizia Postale fa il bilancio 2018 dei crimini informatici. Pedopornografia on line, “financial cybercrime”, prevenzione del cyberterrorismo, truffe nell’e-commerce e cyberbullismo. Lo svilupppo tecnologico favorisce sempre nuove forme di criminalità che hanno impegnato la polizia postale e delle telecomunicazioni in attività di prevenzione e repressione. Nel settore della pedopornografia online sono state avviate, nel corso del 2018, 38 indagini. Esse hanno portato all’arresto di una persona ed alla denuncia di altre venti. Centinaia i siti monitorati. La Polizia ne ha inseriti 49 inseriti nella “black list” per la presenza di contenuti illeciti. NNove i casi di crimini informatici di natura finanziaria. Solo in quattro casi le frodi sono state portate a termine causando danni economici per circa 300.000 euro.

TRUFFE COMMERCIALI

Per quanto riguarda le truffe commerciali in rete, in regione sono state presentate 348 querele con 103 persone denunciate. Una ventina le segnalazioni di episodi di cyberbullismo. Su questo fronte, la polizia postale ha puntato molto sull’informazione e la prevenzione, partecipando a circa 180 incontri nelle scuole e cosi’ entrando in contatto con circa 15.000 studenti, 1.500 insegnanti e 2.300 genitori. Infine, nell’ambito della sicurezza informatica, sono state perfezionate convenzioni con enti pubblici e privati che trattano dati sensibili, ai quali sono state indirizzate nel corso dell’anno 1.300 segnalazioni. Nove gli episodi che hanno messo in pericolo le strutture informatiche in regione ed hanno comportato la compromissione dei siti web sia di amministrazioni pubbliche, sia di aziende private.

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