Attualità
Gravi accuse di trasparenza al colosso americano Amazon
Abiti Puliti punge Amazon sul tema della trasparenza e la invita a “fare di più” in questo tema per rispetto dei consumatori
Abiti Puliti punge Amazon sulla trasparenza.
Il 15 novembre Amazon ha compiuto un primo passo verso la trasparenza pubblicando i nomi, gli indirizzi e altri dettagli di oltre 1000 “strutture che producono beni a marchio Amazon”. Ma se l’azienda ha davvero a cuore la trasparenza, allora deve fare di più. Secondo gli standard previsti dal “Transparency Pledge”, un’iniziativa realizzata da una coalizione internazionale, tra cui figura anche la Campagna Abiti Puliti, che fissa le informazioni minime necessarie a rendere un’azienda trasparente nei confronti dei suoi lavoratori e consumatori, l’elenco pubblicato dal colosso dell’e-commerce non è abbastanza specifico per sapere cosa o dove i prodotti vengono realizzati e non è in un formato facilmente accessibile o filtrabile.“Una multinazionale così grande non può sottrarsi al dovere di essere quanto più trasparente possibile. Non è una questione di dettagli: i requisiti del Transaperncy Pledge sono il minimo indispensabile per mettere nelle condizioni lavoratori e attivisti di poter allertare i marchi in caso di violazioni lungo la catena di fornitura. Pur apprezzando questo primo passo, ancora molta strada resta da percorrere.” dichiara Deborah Lucchetti portavoce della Campagna Abiti Puliti Il settore dell’e-commerce è in rapida espansione in tutto il mondo. Anche in Italia il fatturato è in crescita costante. Le risorse da investire nella tutela dei lavoratori e delle lavoratrici della propria catena di produzione non mancano di certo. “Ci auguriamo che anche Amazon decida di seguire il percorso già tracciato da oltre 70 aziende contattate dalla coalizione, allineando le sue pratiche di trasparenza con lo standard minimo del Transparency Pledge” ha concluso Lucchetti.
Attualità
Amica di Stefania Camboni, uccisa a Fregene rapporti familiari erano una porcheria ma senza veri litigi

#MisteroUccisioneFregene Hai mai immaginato cosa si nasconde dietro i silenzi di una famiglia apparentemente tranquilla? Ecco la storia sconvolgente dell’amica di Stefania Camboni, con rivelazioni che potrebbero cambiarti la prospettiva!
L’amica di Stefania Camboni, tragicamente uccisa a Fregene, ha condiviso dettagli che lasciano tutti senza parole, sollevando interrogativi su dinamiche familiari inaspettate. ‘Rapporti in famiglia non erano granché’, ha confidato, lasciando intendere tensioni sotterranee che nessuno si aspettava.
Scopri le Dinamiche Nascoste
Mentre le indagini procedono, emergono particolari che alimentano la curiosità: la vita quotidiana di Stefania potrebbe celare segreti inaspettati, con l’amica al centro di confessioni che fanno riflettere su legami apparentemente solidi.
Un Caso che Appassiona
Gli inquirenti stanno esaminando ogni indizio, e le parole dell’amica aggiungono un tocco di mistero a questa vicenda, attirando l’attenzione di chi ama i racconti di vita reale con colpi di scena.
In questo drammatico episodio, la comunità locale attende risposte, mentre i dettagli continuano a emergere, tenendo tutti con il fiato sospeso.
Attualità
Indagine sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, agente del SISDE Leone ascoltato in udienza riservata

#ScomparsaDiEmanuelaOrlandi Nuova svolta che fa tremare i segreti vaticani!
L’inchiesta sulla misteriosa scomparsa di Emanuela Orlandi, la giovane cittadina vaticana che nel 1983 è sparita nel nulla, torna prepotentemente alla ribalta con un’audizione segreta che potrebbe svelare indizi inediti. Immaginate un caso irrisolto da decenni, avvolto in un alone di mistero internazionale: ora, un agente del SISDE è stato convocato per una testimonianza che promette rivelazioni scioccanti.
Una storia che affascina il mondo
Per chi non conosce i dettagli, la scomparsa di Emanuela Orlandi è un enigma che ha coinvolto Vaticano, servizi segreti e crimine organizzato. L’adolescente, figlia di un dipendente vaticano, è uscita di casa per una lezione di flauto e non è più tornata, lasciando dietro di sé una scia di teorie che vanno dal rapimento politico a intrighi oscuri.
L’audizione top secret
Fonti attendibili rivelano che l’agente del SISDE, noto come Leone, è stato ascoltato in una sessione riservata, alimentando curiosità su possibili connessioni mai esplorate. “Potrebbe essere la chiave per decifrare un puzzle durato quarant’anni”, dicono gli esperti, mentre l’opinione pubblica si interroga su cosa emergerà dalle pieghe di questa indagine.
Prossimi passi nell’ombra
Con l’attenzione dei media che cresce, le autorità stanno esaminando ogni minimo indizio, promettendo aggiornamenti che potrebbero cambiare il corso della storia. Resta da vedere se questa mossa porterà a una svolta definitiva o solo a nuovi misteri da svelare.
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