28 Marzo 2024

ROMA E DINTORNI

LEGGI ANCHE

La ndrangheta dietro l’omicidio di Luca Sacchi?

La ndrangheta dietro l’omicidio di Luca Sacchi?

La ndrangheta dietro l’omicidio di Luca Sacchi? Importanti sviluppi nel caso del 24enne personal trainer, assassinato a colpi di pistola lo scorso 23 ottobre. All’interno di un appartamento sarebbero infatti stati trovati, oltre a otto chili e mezzo di hashish, anche alcuni documenti falsi. Tra essi, uno sarebbe intestato a Marcello De Propris, arrestato e attualmente in carcere per il delitto. L’appartamento sarebbe di proprietà di una donna, F. G., anche lei finita in manette per droga ed estorsione. Gli oggetti rinvenuti potrebbero dunque testimoniarne un collegamento con il ragazzo da cui è arrivata la pistola che ha ucciso Sacchi. Lo stesso che, secondo gli inquirenti, ha organizzato il famoso scambio tra i 15 kg di droga e i 70mila euro e che, forse, ha fornito lo stupefacente ai due pusher assassini, Valerio Del Grosso e Paolo Pirino. Del ritrovamento del documento intestato a De Propris gli investigatori del commissariato di Roma Primavalle informeranno a breve la procura di Roma. Dovrà essere lei a far luce sul ruolo della donna, che avrebbe contatti con la ndrina dei Pelle di San Luca.

Intanto, gli avvocati di Valerio Del Grosso, Paolo Pirino e Marcello De Propris hanno chiesto che i loro assistiti vengano processati con giudizio abbreviato. In questo modo, beneficerebbero di una riduzione della pena di un terzo rispetto a quella prevista dalla legge. Tutti e e tre si trovano in carcere con l’accusa di omicidio in concorso, rapina, detenzione di droga e possesso di arma.

INTANTO PREVISTO BLOCCO DEL TRAFFICO PER LA DOMENICA ECOLOGICA

LIVE NEWS