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FATTURA ELETTRONICA – Arriva lo stop del Garante per la privacy

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FATTURA ELETTRONICA – Arriva lo stop del Garante per la privacy.

FATTURA ELETTRONICA – Il parere è stato rilasciato lo scorso 9 luglio, annotato al n.133 del registro dei provvedimenti. Alla base, innanzitutto, la violazione della privacy in sede dei controlli incrociati sui dati delle fatture. In più, troppi, rispetto all’interesse pubblico perseguito, sarebbero i dati che l’amministrazione finanziaria vorrebbe usare nelle nuove analisi sul rischio di evasione, basate sulla memorizzazione e l’archiviazione delle fatture. Si chiude dunque con un ‘no’ estremo la valutazione d’impatto sullo schema di provvedimento attuativo della nuova procedura di utilizzo delle informazioni, disciplinata dall’art.14 del dl 124/2019.

Cronaca

Giovane ferito con colpi di machete: un sospettato fermato per tentato omicidio

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Giovane ferito con colpi di machete: un sospettato fermato per tentato omicidio

Giovane ferito con colpi di machete: un sospettato fermato per tentato omicidio

Cronaca – La squadra mobile di Torino ha arrestato un giovane italiano poco più che ventenne con l’accusa di tentato omicidio, ritenuto il presunto responsabile del ferimento avvenuto a colpi di machete nel capoluogo piemontese di un giovane di 24 anni, aggredito mentre si spostava su un monopattino.

Secondo la ricostruzione degli eventi, la vittima è stata raggiunta da due uomini su motorino, uno dei quali è sceso dal veicolo e ha inflitto ripetuti colpi alla gamba sinistra. Le lesioni sono state così gravi che i medici hanno dovuto amputare la gamba durante un intervento chirurgico notturno.

Il sospettato è stato individuato in un albergo della città e portato in questura per essere interrogato dagli investigatori. Le motivazioni dell’aggressione sono ancora oggetto di indagine, così come sono in corso le ricerche del complice.

La vittima rimane ricoverata in ospedale in condizioni gravi, mentre le autorità continuano ad operare per fare luce su questo tragico episodio di violenza. Fonte



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In Stato vegetativo per formaggio. A giudizio il pediatra

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Stato vegetativo per formaggio, giudizio pediatra mancato.

Cronaca – Il bambino aveva mangiato un pezzettino di formaggio contaminato che gli aveva causato un’insufficienza renale acuta. La pediatra dell’ospedale dove era stato trasferito si era rifiutata di visitarlo, ritardando così la diagnosi. Da allora il bambino è in stato vegetativo e la famiglia ha continuato a chiedere giustizia, portando avanti la battaglia legale. La dottoressa del reparto di pediatria dell’Ospedale Santa Chiara di Trento è stata rinviata a giudizio, dopo che i genitori si erano rivolti a lei sette anni fa.

Il bambino aveva mangiato il formaggio in gita e si era sentito male. Dopo essere stato trasportato in ospedale, i medici decisero di trasferirlo al reparto pediatrico del Santa Chiara di Trento. La diagnosi della malattia causata dal batterio escherichia coli nel formaggio sarebbe stata ritardata di tre giorni, causando gravissime conseguenze al bambino. I pubblici ministeri hanno accusato la pediatra di lesioni e rifiuto di atti d’ufficio e la prima udienza del processo è stata fissata per il 24 aprile.

La battaglia legale era già in corso contro il caseificio responsabile della contaminazione del formaggio. Il legale rappresentante del caseificio sociale Coredo e il responsabile del controllo sono stati condannati per lesioni personali colpose gravissime. Ora la battaglia legale si sposta sul piano medico, con la famiglia del bambino che chiede un risarcimento per i danni subiti.

La famiglia del bambino si è costituita parte civile e chiede un risarcimento di oltre un milione di euro per il bambino e alcune centinaia di migliaia di euro per il padre, per compensare la perdita del rapporto con il figlio. La battaglia legale continua per garantire che tragedie simili non si ripetano in futuro.

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Chiusura scuole Pasqua 2024: calendario giorni vacanza regionale per regione

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Chiusura scuole Pasqua 2024: calendario giorni vacanza regionale per regione.

Le vacanze di Pasqua 2024 inizieranno il giovedì 28 marzo e termineranno il martedì 2 aprile in tutte le regioni italiane, tranne che per gli alunni della Valle d’Aosta che torneranno a scuola il giorno successivo, martedì 2 aprile.

Manca poco meno di un mese alle vacanze di Pasqua 2024. Quest’anno, la Domenica delle Palme è il 24 marzo, la Pasqua è il 31 marzo e il giorno seguente, Lunedì dell’Angelo (Pasquetta) è il 1 aprile. Gli studenti italiani potranno godersi una settimana di riposo a casa. Il periodo di vacanza sarà lo stesso per tutte le regioni, dal 28 marzo al 2 aprile 2024, ad eccezione della Valle d’Aosta che riprenderà le lezioni il 2 aprile.

Le vacanze di Pasqua 2024 dureranno poco meno di una settimana e si svolgeranno dal 28 marzo al 2 aprile 2024 in tutte le regioni, ad eccezione della Valle d’Aosta. Gli studenti rientreranno a scuola il martedì successivo alla Pasquetta. Ecco le date delle vacanze regione per regione:
Valle d’Aosta: dal 28 marzo al 1 aprile; Sicilia: dal 28 marzo al 2 aprile; Lombardia: dal 28 marzo al 2 aprile; Molise: dal 28 marzo al 2 aprile; Emilia Romagna: dal 28 marzo al 2 aprile; Friuli Venezia Giulia: dal 28 marzo al 2 aprile; Trentino: dal 28 marzo al 2 aprile; Lazio: dal 28 marzo al 2 aprile; Campania: dal 28 marzo al 2 aprile; Veneto: dal 28 marzo al 2 aprile; Marche: dal 28 marzo al 2 aprile; Liguria: dal 28 marzo al 2 aprile; Piemonte: dal 28 marzo al 2 aprile; Abruzzo: dal 28 marzo al 2 aprile; Basilicata: dal 28 marzo al 2 aprile; Calabria: dal 28 marzo al 2 aprile; Puglia: dal 28 marzo al 2 aprile; Sardegna: dal 28 marzo al 2 aprile; Toscana: dal 28 marzo al 2 aprile; Umbria: dal 28 marzo al 2 aprile; provincia di Bolzano: dal 28 marzo al 2 aprile.

Le scuole riapriranno dopo le vacanze di Pasqua il mercoledì 3 aprile, ad eccezione della Valle d’Aosta dove gli studenti torneranno il 2 aprile. Le prossime vacanze in programma sono il 25 aprile per il ponte della Liberazione, con alcune regioni che hanno già deliberato la sospensione delle lezioni anche per il 26 e 27 aprile, come Calabria, Campania, Marche, Piemonte, Valle d’Aosta e Veneto. Nella provincia di Bolzano, le lezioni saranno sospese solo il 26 aprile.

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Cronaca, Uccide moglie e figli, poi si consegna ai Carabinieri

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Uomo a Palermo uccide moglie e due figli, poi si consegna ai Carabinieri

Un uomo ha commesso un atroce omicidio a Altavilla Milicia, una cittadina nelle vicinanze di Palermo, uccidendo la propria moglie e due dei loro figli di 5 e 15 anni, per poi contattare il 112. Un terzo figlio, una ragazza di 17 anni, è riuscita a sfuggire all’attacco. L’uomo, successivamente, è stato trovato dalle forze dell’ordine a Casteldaccia, una cittadina limitrofa, dove è stato arrestato.

Giovanni Barreca, muratore di 54 anni ed autore della strage, è noto per le sue forti convinzioni religiose, una scoperta fatta dagli inquirenti che stanno indagando sulla tragedia. Stanno lavorando a stretto contatto con la figlia sopravvissuta, che ha rivelato come il padre, durante la notte, parlasse di “presenze demoniache”.

La ragazza di 17 anni era in stato di shock quando è stata trovata e soccorsa dal personale del 118. Non è chiaro se sia riuscita a nascondersi, evitando così l’ira del padre, o se l’uomo abbia scelto di risparmiarla. Barreca ha strangolato il figlio più grande con una catena, come risulta dalle prime indagini dei carabinieri. Le vittime sono i fratelli Kevin, 16 anni, ed Emanuel, 5 anni. Anche quest’ultimo è stato strangolato, ma a differenza di suo fratello, non è stata usata una catena.

A seguito degli esami medico legali sui corpi dei due ragazzi, si è scoperto che erano morti da “almeno 36 ore”. Il corpo della madre, Antonella Salamone, non è stato ancora ritrovato. I carabinieri stanno conducendo delle ricerche nel giardino, dato che si sospetta che l’uomo possa averla uccisa, bruciata e seppellita. Non è escluso neanche che l’abbia smembrata prima di sotterrarla. La figlia di 17 anni, unica superstite, potrebbe essere rimasta in casa con il padre per le ultime 36 ore e gli inquirenti stanno cercando di capire se sia stata drogata.

Giovanni Barreca potrebbe aver avuto complici nell’omicidio della sua famiglia. Attualmente, i carabinieri stanno interrogando una coppia, vicini del protagonista della strage, presso la caserma di Bagheria, Palermo. Questa coppia aveva avuto dei contatti con l’uomo e sarebbe stata lei a spingerlo verso l’estremismo religioso. Si sta cercando di capire se abbiano avuto un ruolo nell’atroce evento.

Pino Virga, sindaco di Altavilla Milicia, ha dichiarato con dolore che l’intera comunità è sotto shock. Ha descritto la famiglia come tranquilla e con solo qualche problema economico in passato. Non si erano mai manifestati segnali di violenza familiare o maltrattamenti. Virga ha conosciuto da vicino la signora, che aveva lavorato nell’assistenza economica per conto del Comune, descrivendola come una persona squisita. Le notizie di fanatico religioso emerse durante l’indagine rendono l’intera vicenda ancora più inquietante.

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Cronaca, Marocchino tenta stupro, ragazza salvata dalla mamma. Senza parole…

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Cronaca – Un assalto brutale ha avuto luogo a Verona, dove una donna è stata selvaggiamente attaccata nel suo ingresso di casa da un uomo marocchino di 25 anni. L’aggressore, che ha poi tentato di spogliarla per abusare di lei, non ha un indirizzo fisso e va con numerosi alias. Grazie all’intervento della madre della vittima, che ha sentito le sue urla e ha immediatamente dato all’alarme, l’aggressore è stato arrestato.

Quest’ultimo è accusato di gravi lesioni e violenza sessuale, per il quale è ora in carcere, dopo la convalida del provvedimento cautelare richiesto dal pm. L’incidente, riportato dai giornali locali, è avvenuto l’ultimo fine settimana. La giovane vittima ha subito fratture al viso e shock a causa della ferocità dell’aggressione.

Durante l’interrogatorio, il 25enne ha cercato di rifiutare tutte le accuse. Tuttavia, gli investigatori hanno recuperato le immagini di diverse telecamere di sicurezza che quella sera hanno filmato il giovane in bicicletta mentre seguiva la vittima. La signora aveva reagito all’aggressione colpendo l’uomo con un mazzo di chiavi, il che ha causato ferite sul viso del giovane.
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Ilaria Salis, il papà querela Salvini e due giornalisti: il motivo

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Ilaria Salis, il papà querela Salvini e due giornalisti: il motivo

Roberto Salis Querela Matteo Salvini e Due Giornalisti per Diffamazione

Ilaria Salis, in carcere a Budapest da quasi un anno, è al centro di una vicenda che ha portato suo padre, Roberto Salis, a prendere una decisione importante. Ha dichiarato all’ANSA che la famiglia si farà dare opportuna procura da Ilaria per poter querelare Matteo Salvini per diffamazione. Questo in risposta alle dichiarazioni lesive della reputazione di Ilaria riguardo al presunto assalto al chiosco della Lega a Monza.

Inoltre, in seguito all’attacco della trasmissione “Diario del giorno”, la famiglia ha deciso di querelare anche Giuseppe Brindisi e Alessandro Sallusti per diffamazione. La situazione è diventata alquanto complessa e delicata, portando la famiglia Salis a prendere una posizione legale per difendere l’onorabilità di Ilaria.

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Bologna: Riduzione limite velocità a 30 Km/h correlata a calo degli incidenti del 21%

Bologna: Riduzione limite velocità a 30 Km/h correlata a calo degli incidenti del 21%

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Bologna: Riduzione limite velocità a 30 Km/h correlata a calo degli incidenti del 21%

I dati del Comune di Bologna indicano un calo del 21% nel numero di incidenti rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Nel periodo in questione ci sono stati 25 sinistri in meno, 14 con feriti in meno, un mortale in meno e un calo del 27,3% nel numero di pedoni coinvolti negli incidenti. Questo è incoraggiante, specialmente alla luce delle recenti polemiche.

Dopo le polemiche sulla riduzione del limite di velocità in centro città da 50 km/h a 30 km/h, sono stati rilasciati i dati relativi alle prime due settimane da quando è stato introdotto il nuovo limite a Bologna. Questi dati sono stati forniti direttamente dal Comune.

Le prime multe sono state emesse in questo periodo. Tra lunedì 15 e domenica 28 gennaio, sono stati registrati un totale di 94 incidenti sulle strade del capoluogo emiliano, di cui 63 con feriti e 31 senza. Non c’è stato alcun incidente mortale. Nel 2023, ci sono stati 119 incidenti, di cui 77 con feriti, 41 senza e uno mortale.

Valentina Orioli, l’Assessore alla nuova mobilità di Bologna, ha evidenziato che questi dati sono preliminari e la loro rilevanza statistica è ancora incerta. Tuttavia, ha detto che sono incoraggianti. Ha anche ammesso che per consolidare questa tendenza, “Bologna deve continuare a rallentare, come ha mostrato di poter fare in queste prime due settimane. I dati dimostrano che comportamenti più prudenti e velocità più basse possono davvero fare la differenza nel proteggere la sicurezza di tutti sulle strade”.

Bologna è stata la prima grande città italiana a introdurre ufficialmente il limite di 30km/h in diverse zone del centro cittadino. Fanpage.it, insieme a un residente, ha condotto un esperimento per vedere come le sue abitudini cambieranno con la velocità ridotta. Altre città, come Milano, stanno considerando l’abbassamento del limite di velocità. Milano presto estenderà le cosiddette ‘zone 30’ in alcune strade.

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Lavoro in Italia, le aziende assumono: quasi 1,5 milioni di posti disponibili. La lista di quelli più ricercati

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Lavoro in Italia, le aziende assumono: quasi 1,5 milioni di posti disponibili. La lista di quelli più ricercati

Lavoro in Italia: le aziende assumono oltre 1,4 milioni di nuovi impiegati entro marzo 2024

Secondo il rapporto Excelsior di Unioncamere e Anpal, le imprese italiane prevedono di effettuare circa 508mila assunzioni a gennaio 2024, che si tradurranno in quasi 1,4 milioni di nuovi posti di lavoro entro i primi tre mesi dell’anno. Questo rappresenta un leggero aumento rispetto all’inizio del 2023 (+4mila su gennaio, +69mila nel periodo gennaio-marzo).

Si prevede un’alta domanda di personale nel settore dei servizi alle persone, con 70mila nuove assunzioni, seguito dal commercio con 68mila e dalle costruzioni con 51mila. Tuttavia, mentre le opportunità di lavoro aumentano, si prevedono difficoltà nel trovare le figure professionali richieste. Infatti, secondo il rapporto, il 49,2% delle assunzioni preannunciate risulta “difficile da reperire”. Questa situazione è particolarmente critica nei settori delle costruzioni, delle industrie del legno e del mobile.

Il rapporto evidenzia inoltre un’alta percentuale di assunzioni a tempo determinato (40%) rispetto a quelle a tempo indeterminato (25%), con il restante 14% previsto come contratti di somministrazione. Il reperimento di giovani lavoratori è un ulteriore punto critico, con una percentuale di difficoltà che raggiunge il 51% per 157mila posizioni previste a gennaio.

Le figure più ricercate dalle imprese italiane comprendono esercenti e addetti alle attività di ristorazione, addetti alle vendite, personale non qualificato per servizi di pulizia, lavoratori per lo spostamento e la consegna merci, autisti di veicoli a motore, operai specializzati, professionisti tecnici e specializzati nelle scienze gestionali, commerciali e bancarie, ingegneri e specialisti nella progettazione di applicazioni. In conclusione, il mercato del lavoro italiano sembra offrire numerose opportunità, tuttavia, è importante considerare e affrontare le sfide legate alla reperibilità e alla corrispondenza con le competenze richieste.

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Liceo del Made in Italy approvato in 120 istituti dall’anno prossimo

Liceo del Made in Italy approvato in 120 istituti dall’anno prossimo

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Dal prossimo anno Liceo del Made in Italy in 120 istituti – Notizie – Ansa.it

Liceo del Made in Italy approvato in 120 istituti dall’anno prossimo

Il sottosegretario all’Istruzione, Paola Frassinetti, ha annunciato che 120 scuole hanno attivato il Liceo del Made in Italy, che entrerà in funzione a partire dal prossimo anno scolastico. Il termine per l’adesione delle scuole al nuovo liceo era stato prorogato e i ragazzi potranno iscriversi a partire dal 23 gennaio.

Frassinetti ha dichiarato che l’attivazione di 120 indirizzi del Liceo del Made in Italy è un risultato più che soddisfacente, considerando il poco tempo a disposizione. Ha elogiato il lavoro svolto dal ministero dell’Istruzione e del Merito, in collaborazione con il ministero delle Imprese e del Made in Italy, sottolineando l’importante lavoro istruttivo e di monitoraggio svolto.

Il sottosegretario ha anche enfatizzato le straordinarie potenzialità del made in Italy, sottolineando l’importanza per i giovani di comprendere tali potenzialità e affermando che l’offerta formativa si espanderà nel tempo.

Fonte: [ANSA]



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Inviare militari italiani a Gaza per una missione di pace: le parole di Tajani

Inviare militari italiani a Gaza per una missione di pace: le parole di Tajani

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Tajani e il discorso shock su Ilaria Salis, la cittadina detenuta in Ungheria

Inviare militari italiani a Gaza per una missione di pace: le parole di Tajani

Il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha dichiarato recentemente la disponibilità dell’Italia a inviare militari italiani a Gaza in caso di una fase di transizione post-conflitto. Questa missione sarebbe svolta in collaborazione con le Nazioni Unite, e Tajani ha sottolineato che l’Italia è pronta a svolgere il proprio ruolo come portatore di pace.

Tajani ha anche evidenziato la necessità che Hamas non continui a governare un territorio in cui la popolazione soffre a causa delle azioni del gruppo. Ha anche menzionato il piano arabo di pace, sostenuto dal G7 e dall’Unione Europea, che prevede la creazione di due stati indipendenti, uno palestinese e uno israeliano.

Durante un’intervista radiofonica, Tajani ha annunciato che presto si recherà in Libano, Israele e Palestina, sottolineando l’impegno dell’Italia nell’aiutare la popolazione civile e nell’esplorare tutte le possibili vie per la mediazione. Inoltre, ha menzionato il ruolo importante svolto dalla Giordania in questo contesto.

Tajani ha anche affrontato la questione di un’eventuale richiesta da parte degli Stati Uniti di ampliare la missione Unifil in Libano, smentendo l’esistenza di tale richiesta e ribadendo che il comando è delle Nazioni Unite.

Fonte: Rainews 



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