Attualità
Greta Beccaglia Cena di solidarietà per il tifoso: “Non è un violento”
Greta Beccaglia Cena di solidarietà per il tifoso nei guai dopo averla palpeggiata fuori lo stadio

Greta Beccaglia Cena di solidarietà per il tifoso. E’ solo una delle iniziative messe in atto in difesa del ristorante anconetano, sostenitore della Fiorentina, che ha palpato la giornalista all’esterno del Castellani. Un gesto che gli ha provocato gravi conseguenze, penali ma soprattutto mediatiche, con una esposizione (negativa) ben oltre i normali livelli. Per questo, in queste ore amici e conoscenti si sono stretti attorno a lui, mostrando tutto il loro dissenso per una situazione che, col passare dei giorni, sta diventando sempre più incresciosa. Manifestazioni concrete sono previste a breve davanti al ristorante che l’uomo gestisce e che lunedì, subito dopo gli spiacevoli fatti, ha deciso di chiudere, probabilmente fino a quest’oggi. Il 45enne ha poi lasciato la sua abitazione e con la sua compagna si è rifugiato in un appartamento fuori città. Ed è qui che attualmente si trova, al riparo da giornalisti e curiosi. La sua cerchia non ha però per questo mancato di dimostrargli tutta la propria vicinanza.
E tra le più attive ci sono proprio le amiche, al lavoro per una cena di solidarietà. Con lo scopo, dicono, di “mostrare a tutti che Andrea non è un violento o uno che rispetta le donne“. L’evento dovrebbe tenersì con tutta probabilità lunedì prossimo, giorno in cui il locale osserva il riposo settimanale. Dovrebbero parteciparvi, secondo le ultime stime, circa 50 persone, tutte rigorosamente di sesso femminile. Un modo forte per dire a questo ‘gigante buono, papà speciale e amico di tutti’ (come lo ha definito la sua compagna) “Noi siamo con te”
Attualità
Operatore di Radiologia: “Senza reggiseno ci rendi felici” – La denuncia di Marzia scuote l’ospedale

#IndagineInCorso: Shock a Roma per il video virale di Marzia Sardo che denuncia molestie al Policlinico Umberto I. L’ospedale avvia accertamenti. #NotizieRoma #Giustizia
Un video destinato a far discutere quello pubblicato da Marzia Sardo, che ha lanciato un grido di allarme dopo aver vissuto una esperienza traumatica durante una procedura medica presso il Policlinico Umberto I di Roma. Le sue parole sono chiare: “Non è ammissibile una cosa del genere, denuncio tutto”. Il video, che ha rapidamente guadagnato attenzione sui social, ha in breve tempo superato il milione di visualizzazioni, sollevando un’ondata di indignazione.
Il Policlinico non ha esitato a rispondere e ha confermato di aver avviato un’indagine interna per far luce sui fatti. Una risposta che indica l’importanza di affrontare con serietà le segnalazioni di comportamenti inappropriati, soprattutto in ambito ospedaliero, dove la professionalità dovrebbe essere la priorità assoluta.
Questo episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza e il rispetto nei luoghi di cura, proprio mentre la comunità online mostra il suo sostegno a Marzia, ringraziandola per il coraggio di aver condiviso la sua esperienza. Le indagini chiariranno quanto accaduto, ma una cosa è certa: la vicenda ha messo sotto i riflettori una questione che non può essere ignorata.
Attualità
Bambino vola fuori dall’auto: seggiolino fantasma o genitori troppo fiduciosi?

#IncidenteViterbese: un bimbo cade dall’auto in corsa. Le indagini continuano tra misteri e interrogativi. 🚗🔍 #Cronaca #NotiziaDelGiorno
Nel Viterbese, una storia dai contorni ancora sfumati ha sconvolto la comunità locale. Un bimbo di appena un anno e mezzo è caduto da un’auto in movimento, poche ore fa, sollevando immediatamente un vortice di domande tra gli inquirenti e il pubblico.
La mamma del piccolo ha riferito agli investigatori un incredibile racconto: il fratello maggiore del bambino avrebbe inavvertitamente sganciato la cintura del seggiolino, permettendo al piccolo di uscire dall’auto mentre era in corsa. Ma è qui che la curiosità cresce inesorabilmente.
Durante un’ispezione accurata condotta dalle forze dell’ordine, si è scoperto qualcosa di sorprendente: “il seggiolino non è stato trovato” nell’auto. Questa scoperta ha aperto la strada a nuove ipotesi e interrogativi sulla dinamica dell’incidente.
Le autorità locali proseguono le indagini per far luce su questo enigmatico episodio, mentre la famiglia coinvolta attende con ansia ulteriori sviluppi. La vicenda, già di per sé drammatica, si carica di un alone di mistero che attirerà sicuramente l’attenzione nazionale.
La comunità resta col fiato sospeso, in attesa di capire cosa sia realmente accaduto su quella strada del Viterbese. Una storia che ci ricorda, ancora una volta, quanto sia fragile il confine tra normalità e incredibile.
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