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WILLY Gabriele Bianchi si difende: “Merita giustizia, ma io non l’ho toccato”

WILLY Gabriele Bianchi, le parole in aula di uno dei due fratelli imputati per la morte del giovane capoverdiano

WILLY Gabriele Bianchi non ci sta. A suo parere, lui non c’entra niente con l’omicidio, avvenuto al culmine di un pestaggio a Colleferro nel settembre 2020. Lo ha ribadito ieri, di fronte ai giudici della Corte d’Assise di Frosinone. Queste le sue dichiarazioni, rese in maniera spontanea: “Non ho toccato Willy nemmeno con un dito. Non sarei stato capace, nemmeno se avessi voluto, di fare ciò di cui vengo accusato“. Ma evidentemente i magistrati non sono dello stesso avviso, visto che per lui e per il fratello Marco la Procura di Velletri ha invocato la pena massima dell’ergastolo.

WILLY GABRIELE BIANCHI: “VORREI POTER CAMBIARE QUELLA NOTTE”

24 anni ciascuno rischiano invece Francesco Bellegia e Mario Pincarelli, gli altri due coinvolti nell’assassinio. “Sia Willy che la sua famiglia meritano giustizia“, ha poi aggiunto il giovane artenese. Che desidera soltanto che quanto accaduto non si fosse mai verificato e di poter tornare alla sua vita di tutti i giorni: “Vorrei tanto riavvolgere il nastro fino a quella maledetta notte e cambiarla completamente. Il mio sogno è ancora quello di far rientro dalla mia famiglia e crescere mio figlio“. Un’auspicio decisamente utopico, purtroppo per lui.

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