Il caso Ruberti non si spegne. Anzi, potrebbe portare nelle prossime ore a risvolti molto importanti. Nel mirino c’è soprattutto quel ‘mi ti compro’, sul cui significato si intende fare piena chiarezza. A tal proposito, riporta Frosinone Today, il procuratore Adolfo Coletta ha disposto l’acquisizione sia del video pubblicato da Il Foglio che dell’elenco di coloro che hanno assistito al diverbio. Dai racconti di questi ultimi, infatti, si spera di chiarire cosa abbia scatenato l’ira dell’ex capo di gabinetto di Roberto Gualtieri, la sera dello scorso 1 giugno.
CASO RUBERTI, L’EX CAPO SEGRETERIA RISCHIA GROSSO
Un’ira davvero funesta per il protagonista, che, oltre alle dimissioni dall’incarico, potrebbe causargli altre ben più gravi conseguenze. Colpa di quelle minacce di morte, per le quali potrebbe essere perseguito anche senza essere stato denunciato. Esse sono state la reazione violenta di Ruberti ad una presunta offerta che gli sarebbe stata avanzata da un uomo con cui si trovava a cena. Con una formula, ‘mi ti compro‘ appunto, che risulta inusuale in una discussione sul calcio come quella prospettata dal diretto interessato.
CASO RUBERTI, IL NODO POLIZZE ASSICURATIVE
Ma c’è di più: sotto la lente ci sono anche le polizze assicurative stipulate con alcune compagnie private dall’Asl di Frosinone. La quale, in una nota, spiega di essersi già attivata per la loro verifica tramite il direttore generale Angelo Aliquò. Ciò dopo il ricevimento, da parte dell’Assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato, di una specifica richiesta in merito. Al termine degli accertamenti, è emersa la regolarità delle gare di stipula dei contratti, alcuni dei quali hanno portato “risparmi rispetto alle situazioni precedenti“.