Cronaca
Detenuto morto a Regina Coeli, parlano i testimoni: “È stato ucciso”
Detenuto morto a Regina Coeli, in un primo momento si era ipotizzato un decesso per cause naturali

Svolta nel caso del detenuto morto a Regina Coeli. L’uomo fu trovato nella sua cella, steso per terra, lo scorso 16 agosto. Sull’episodio la Garante capitolina dei detenuti, Gabriella Stramaccioni, aveva presentato un esposto alla Procura di Roma, che ora ha dato il via alle indagini. Secondo la denuncia, il detenuto era in attesa di un caffè davanti alle sbarre della camera di sicurezza. All’improvviso, sarebbe stato colto alle spalle, forse da un compagno di cella, il quale lo avrebbe aggredito e infine soffocato.
DETENUTO MORTO A REGINA COELI, LE PAROLE DEI TESTIMONI
A far scattare l’esposto la testimonianza di altri due carcerati, che avrebbero assistito alla scena. A loro avviso, il detenuto morto a Regina Coeli, negli ultimi mesi di vita, aveva cambiato umore. Una novità che sarebbe stata generata dall’arrivo nella cella di un altro detenuto. Un uomo, rivelano i testimoni, afflitto da problemi psichiatrici e che in passato era stato protagonista di un altro tentato omicidio ai danni di un compagno. Tra i due non correva buon sangue, tanto che i vertici del carcere, il 2 agosto, avevano disposto che la cella fosse sorvegliata a vista.
DETENUTO MORTO A REGINA COELI, PERSONALE DEL TUTTO IGNARO
Ciò non è però bastato ad evitare il grave episodio: secondo i due carcerati, ci sarebbero state urla e liti, di cui il personale sarebbe stato completamente all’oscuro. Dopo il ritrovamento del corpo, il detenuto sarebbe stato soccorso con un massaggio cardiaco, ma senza esito. A sentire il referto, la morte sarebbe stata causata da un aneurisma cerebrale, sopraggiunto dopo aver battuto la testa cadendo. In realtà, raccontano i testimoni, ad uccidere il detenuto sarebbe stato un soffocamento, provocato dalla stretta di un braccio intorno al collo.
Cronaca
Da San Lorenzo a Trastevere, i nove stencil di Liberato sui muri di Roma

LiberatoMistery Scopri il segreto dietro gli stencil misteriosi che stanno conquistando Roma e preannunciando un concerto epico! 🕵️♂️
Gli Stencil Enigmatici Invadono la Città
Nove stencil raffiguranti Liberato, il cantautore napoletano avvolto nel mistero, sono comparsi in vari quartieri di Roma, dall’Esquilino alla Garbatella, passando per San Lorenzo e Santa Maria in Trastevere. L’artista è ritratto curvo sulla tastiera, incappucciato come al solito, mentre suona. Ognuno di questi stencil cita estratti dei suoi testi, realizzati dall’artista partenopea Alessandra Francesca Coppola, già nota per un murales dedicato a Daniele De Rossi. Ma è solo un incontro tra arte e marketing, o c’è di più?
Un Concerto da Non Perdere al Circo Massimo
Liberato sta per esordire in un evento imperdibile: un concerto al Circo Massimo di Roma il 31 maggio 2025. I biglietti sono disponibili su Ticketone, e si tratta dell’unico spettacolo confermato in Italia per ora. Roma non vede Liberato dal 2019, alimentando l’hype tra i fan che si chiedono cosa riserverà questa serata piena di sorprese.Il Fascino del 9 Maggio e i Nuovi Brani
Ti starai chiedendo perché questi stencil sono apparsi proprio il 9 maggio? Questa data è carica di significato per Liberato, legata al suo brano di lancio “Nove maggio” del 2017, che lo ha catapultato al successo. Ogni anno, sfrutta questa ricorrenza per rivelare qualcosa di nuovo, e per il 2025 non ha fatto eccezione: è appena uscito il singolo “Viennarì”, che segue il suo terzo album “Liberato III”. Cosa ci riserverà ancora questo artista elusivo?
Cronaca
San Basilio, il boss alla ricerca di pusher: i giovani non si alzano al mattino e preferiscono fare solo i pali

Hai sentito del blitz dei carabinieri che ha sconvolto Roma con 25 arresti esplosivi? #BlitzShocking #ArrestiRoma #CarabinieriInAzione
Il Blitz che Ha Fatto Tremare la Città
Immaginate una retata improvvisa che porta alla luce una rete di crimini nascosti: è esattamente ciò che è accaduto in un’operazione dei carabinieri che ha catturato l’attenzione di tutti. Con 25 persone finite in manette, i dettagli di questa storia continuano a emergere, lasciando tutti con il fiato sospeso.
Al Centro della Tempesta: Maurizio Valeri, il “Sorcio”
Tra i fermati spicca il nome di Maurizio Valeri, noto come il “Sorcio”, una figura misteriosa del mondo criminale. Le indagini rivelano connessioni con eventi passati, come il sequestro del figlio nel 2022 a Ponte Milvio, un episodio che aggiunge un tocco di dramma personale a questa saga.
Il Ruolo Inaspettato del Figlio
E non è tutto: il figlio di Valeri, coinvolto nel sequestro, emerge come un elemento chiave, con un ruolo da “centralinista” in operazioni oscure. Questa rivelazione solleva interrogativi intriganti su legami familiari e affari illeciti, alimentando la curiosità su cosa potrebbe succedere dopo.
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