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Santo Spirito: Infermiera aggredita con un bastone

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Santo Spirito: Infermiera aggredita con un bastone

La questione della sicurezza sul lavoro per operatori sanitari di tutte le categorie è un tema bollente soprattutto negli ospedali della capitale. Un uomo di 36 anni ieri all’Ospedale Santo Spirito di Roma  una infermiera che tentava d calmarlo.

L’infermiera ha subito violenti colpi dall’uomo, sia pugni che bastonate, ed è stata ricoverata con qualche giorno di prognosi. Sicuramente la donna si rimetterà, ma la dignità del lavoro degli operatori sanitari sta venendo sempre più colpita da questi casi di violenza.

Non si fa abbastanza? La risposta  è che malgrado le svariate pattuglie di polizia che spesso pattugliano le entrate degli ospedali , soprattutto nelle ore notturne, non si riesce comunque a intervenire tempestivamente.

Nulla si può fare invece per questi individui semplicemente inadatti alla vita sociale: gli eventi del genere stanno aumentando di numero e gravità.

Già l’idea di portarsi, o raccattare per terra, un bastone e colpire una infermiera in servizio è pazzia, sapere anche che questa avrà bisogno di giorno (o settimane ) per riprendersi fa venire i brividi. Non si deve far rischiare a lavoratori così cruciali per la nostra Capitale, di essere colpiti violentemente mentre si svolge il proprio lavoro.

La collera del bastonatore è continuata: dopo aver colpito tutti coloro che cercavano di fermarlo si è scagliato contro finestre e materiale sanitario. La pattuglia dei Carabinieri è sopraggiunta in una decina di minuti, ponendo fine alla parabola distruttiva del bastonatore. Tutto questo è successo a pochi giorni dall’inaugurazione di una nuova centrale di polizia davanti all’Ospedale San Camillo, alla quale hanno presenziato anche il Ministro Dell’Interno Matteo Piantedosi e il Governatore Rocca. Questo nuovo braccio della polizia sulla Gianicolense dovrà evitare quello che è successo al Santo Spirito, attraverso lo sterro controllo.

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Amica di Stefania Camboni, uccisa a Fregene rapporti familiari erano una porcheria ma senza veri litigi

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Amica di Stefania Camboni, uccisa a Fregene rapporti familiari erano una porcheria ma senza veri litigi

MisteroUccisioneFregene Hai mai immaginato cosa si nasconde dietro i silenzi di una famiglia apparentemente tranquilla? Ecco la storia sconvolgente dell’amica di Stefania Camboni, con rivelazioni che potrebbero cambiarti la prospettiva!

L’amica di Stefania Camboni, tragicamente uccisa a Fregene, ha condiviso dettagli che lasciano tutti senza parole, sollevando interrogativi su dinamiche familiari inaspettate. ‘Rapporti in famiglia non erano granché’, ha confidato, lasciando intendere tensioni sotterranee che nessuno si aspettava.

Scopri le Dinamiche Nascoste

Mentre le indagini procedono, emergono particolari che alimentano la curiosità: la vita quotidiana di Stefania potrebbe celare segreti inaspettati, con l’amica al centro di confessioni che fanno riflettere su legami apparentemente solidi.

Un Caso che Appassiona

Gli inquirenti stanno esaminando ogni indizio, e le parole dell’amica aggiungono un tocco di mistero a questa vicenda, attirando l’attenzione di chi ama i racconti di vita reale con colpi di scena.

In questo drammatico episodio, la comunità locale attende risposte, mentre i dettagli continuano a emergere, tenendo tutti con il fiato sospeso.

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Indagine sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, agente del SISDE Leone ascoltato in udienza riservata

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Indagine sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, agente del SISDE Leone ascoltato in udienza riservata

ScomparsaDiEmanuelaOrlandi Nuova svolta che fa tremare i segreti vaticani!

L’inchiesta sulla misteriosa scomparsa di Emanuela Orlandi, la giovane cittadina vaticana che nel 1983 è sparita nel nulla, torna prepotentemente alla ribalta con un’audizione segreta che potrebbe svelare indizi inediti. Immaginate un caso irrisolto da decenni, avvolto in un alone di mistero internazionale: ora, un agente del SISDE è stato convocato per una testimonianza che promette rivelazioni scioccanti.

Una storia che affascina il mondo

Per chi non conosce i dettagli, la scomparsa di Emanuela Orlandi è un enigma che ha coinvolto Vaticano, servizi segreti e crimine organizzato. L’adolescente, figlia di un dipendente vaticano, è uscita di casa per una lezione di flauto e non è più tornata, lasciando dietro di sé una scia di teorie che vanno dal rapimento politico a intrighi oscuri.

L’audizione top secret

Fonti attendibili rivelano che l’agente del SISDE, noto come Leone, è stato ascoltato in una sessione riservata, alimentando curiosità su possibili connessioni mai esplorate. “Potrebbe essere la chiave per decifrare un puzzle durato quarant’anni”, dicono gli esperti, mentre l’opinione pubblica si interroga su cosa emergerà dalle pieghe di questa indagine.

Prossimi passi nell’ombra

Con l’attenzione dei media che cresce, le autorità stanno esaminando ogni minimo indizio, promettendo aggiornamenti che potrebbero cambiare il corso della storia. Resta da vedere se questa mossa porterà a una svolta definitiva o solo a nuovi misteri da svelare.

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