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Cronaca

Arrestati gli strozzini che portavano al tracollo ristoranti ed enoteche

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Arrestati gli strozzini che portavano al tracollo ristoranti ed enoteche

Il team specializzato della Guardia di Finanza ha effettuato quattro arresti, gettando luce su un’impellente crisi di liquidità che affligge le imprese nella capitale- La Cronaca Di Roma

Cronaca Roma: Le indagini hanno svelato un intricato percorso usato per accedere al denaro, con conseguenti sforzi titanici per restituire le somme, spesso in balia di presunti usurai decisi a incassare e riciclare denaro sporco.

Un vero e proprio sputo sulla condizione già disastrosa di alcune imprese Romane, che si facevano convincere dagli Strozzini a contrarre prestiti per non chiudere le saracinesche. Poi gli strozzini chiudevano la loro tenaglia sulla gola degli imprenditori, costretti al completo tracollo.

Cifre apparentemente iniziali, come i trentamila euro, si sono moltiplicate rapidamente raggiungendo quota 68mila euro da rimborsare. Un dettaglio sconcertante riguarda gli assegni in bianco, passati di mano per poter essere compilati e incassati dagli strozzini a tassi d’interesse spaventosi.

Cronaca Roma: Le somme più piccole, intorno alle migliaia di euro si trasformavano da salvezza per il bilancio mensile del negozio a ghigliottine da decine di migliaia di euro nei mesi successivi

Maurizio Albertazzi, Stefano Lattanzi e Alfonso Giurato sono stati arrestati, mentre Martina Albertazzi è stata posta agli arresti domiciliari. Contestualmente, sono stati sequestrati 320mila euro su disposizione dell’aggiunto Giovanni Conzo, nel tentativo di interrompere questa pericolosa catena finanziaria.

Le autorità hanno manifestato preoccupazione per questa rete clandestina di flussi finanziari illeciti, ribadendo l’impegno nel contrastare tali attività criminali che minano la stabilità economica e finanziaria della regione.

Notizia lancia in mattinata dalla Sezione romana del Corriere della Sera

Flavio Pierucci

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L’istruttore e la condanna a due anni: una storia da scoprire

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L’istruttore e la condanna a due anni: una storia da scoprire

HaiMaiPensatoCheUnaLezioneDiGuidaPotesseDiventarsiUnIncubo? #MeToo #GiustiziaServita

I Fatti Shocking

Immagina una giovane studentessa di 21 anni, piena di sogni e determinazione, che decide di prendere la patente per aiutare il padre malato. Ma durante le lezioni estive a Roma, in una scuola guida di zona Furio Camillo, il suo istruttore ultrasettantenne inizia a oltrepassare ogni limite: frasi ambigue, tocchi indesiderati e persino un tentativo di abusarla. Lei, paralizzata dalla paura, prosegue le lezioni già pagate, ma quando le cose degenerano con un bicchierino di whisky e un attacco più esplicito, trova il coraggio di denunciare. Sarà questa la svolta che cambia tutto?

Il Processo che Ha Lasciato Tutti Senza Parole

I giudici hanno creduto alla sua storia, condannando l’istruttore a due anni e un mese per violenza sessuale e tentati abusi. Il pubblico ministero ha sottolineato come la giovane fosse in soggezione di fronte a una figura autorevole, e nonostante le avances, non poteva semplicemente andarsene dopo aver pagato. Ma cosa ha detto la difesa? Ha provato a insinuare un consenso implicito per la mancanza di reazione, ma la vittima ha ribattuto con forza: “Ero bloccata dal terrore, non potevo reagire!”. L’avvocatessa del Telefono Rosa, che l’ha assistita, è entusiasta: “L’importante era che il reato fosse riconosciuto, per proteggere altre ragazze da questo predatore”. Una vittoria che fa riflettere su quante storie del genere restino nascoste.

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Omicidio nel Viterbese: uomo ucciso a colpi di pistola, corpo ritrovato nei boschi di Vetralla

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Omicidio nel Viterbese: uomo ucciso a colpi di pistola, corpo ritrovato nei boschi di Vetralla

MisteroNeiBoschi #OmicidioSconcertante Un uomo di circa 30 anni, forse di origine nordafricana, è stato ritrovato senza vita in una remota zona boschiva del Monte Fogliano vicino Vetralla – scopri i dettagli di questo caso inquietante!

Scoperta shock in mezzo alla natura selvaggia

Ieri pomeriggio, in una zona impervia e isolata dei boschi del Monte Fogliano, nella provincia di Viterbo, è stato rinvenuto il corpo di un uomo di circa 30 anni. La scoperta ha immediatamente catturato l’attenzione delle autorità, scatenando domande su cosa possa essere accaduto in quel luogo nascosto e misterioso.

I dettagli che fanno rabbrividire

Da quanto emerso dalle prime indagini, l’uomo potrebbe essere di origine nordafricana e sarebbe stato ucciso con diversi colpi di arma da fuoco. Sul posto sono intervenuti tempestivamente i carabinieri, il personale del 118 e il medico legale, che hanno lavorato per raccogliere indizi e ricostruire la scena del crimine – un evento che lascia spazio a infinite ipotesi su motivazioni e colpevoli.

Le indagini che tengono tutti col fiato sospeso

Gli inquirenti stanno setacciando ogni pista possibile, indagando a 360 gradi per identificare i responsabili di questo omicidio. Con piste ancora oscure e un’atmosfera di suspense, il caso potrebbe riservare colpi di scena che nessuno si aspetterebbe.

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