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Il post della Polizia contro la violenza sulle donne invaso da migliaia di commenti polemici

La reazione della Polizia sui social network alla morte di Giulia Cecchettin, la 22enne veneta vittima di femminicidio, ha generato un dibattito inaspettato.
La condivisione di una poesia diventata virale dopo l’omicidio ha attirato molti commenti critici, evidenziando la mancanza di supporto dalle forze dell’ordine nelle denunce di violenza. La poesia dell’attivista peruviana Cristina Torre Cáceres è stata condivisa su Instagram come segno di rabbia e lutto per l’ennesima donna uccisa da un uomo.
Tuttavia, la reazione della Polizia di Stato alla condivisione dei versi è stata oggetto di polemiche, con molti utenti sottolineando la difficoltà nel denunciare episodi di violenza e nel essere credute, in particolare da parte delle donne. Molti ha raccontato delle esperienze di mancanza di empatia da parte delle forze dell’ordine, sottolineando la difficoltà nel ricevere interventi efficaci dopo aver denunciato episodi di violenza di genere. Questo ha sollevato un dibattito su questioni sensibili legate alla violenza sulle donne, alla credibilità delle vittime e all’efficacia delle istituzioni nel contrastarla.
La pubblicazione della Polizia su Instagram, sebbene intesa come un segno di sostegno, ha suscitato una reazione inaspettata che ha portato alla luce problematiche importanti e ha stimolato la riflessione sulla lotta contro la violenza sulle donne. La morte di Giulia Cecchettin ha sollevato preoccupazioni sulla gestione della violenza di genere da parte delle forze dell’ordine, richiamando l’attenzione sulle difficoltà che le vittime affrontano nel cercare aiuto e giustizia. Nonostante le numerose denunce, le minacce di morte e gli stalker individuati, moltissime donne affermano di non sentirsi ascoltate e protette dalle forze dell’ordine. Le testimonianze mostrano come molte donne abbiano vissuto esperienze di stalking e minacce di morte, senza ricevere un adeguato supporto dalla polizia.
Le denunce sembrano essere state ignorate o considerate in modo superficiale, lasciando molte donne a combattere da sole contro situazioni estreme di pericolo. Il post della polizia su Facebook, dedicato alla lotta contro la violenza sulle donne, ha scatenato una valanga di commenti polemici, con la maggior parte dei commentatori a sottolineare la mancanza di un efficace supporto da parte delle forze dell’ordine in situazioni di pericolo legate alla violenza di genere. In conclusione, la reazione della Polizia su Instagram ha alimentato un acceso dibattito su un tema così sensibile come la violenza sulle donne mettendo in luce la necessità di un maggiore supporto e protezione per le vittime da parte delle istituzioni. La tragedia di Giulia Cecchettin e le testimonianze di altre donne hanno evidenziato la complessità e l’urgenza di affrontare questa piaga sociale in maniera più efficace.
Fonte Fanpage.it
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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