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Chiara Ferragni e Fedez perdono follower in massa dopo il caso Pandoro

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Chiara Ferragni, il pandoro gate porta i suoi frutti: fuga in massa di follower per l’influencer e il marito Fedez

Chiara Ferragni in silenzio dopo la multa Antitrust per il ‘caso pandoro’: media e fan reagiscono duramente

La celebre influencer Chiara Ferragni ha scelto di rimanere in silenzio dopo aver ricevuto una multa dall’Antitrust per il cosiddetto ‘caso pandoro’. Nonostante le scuse, accompagnate da una generosa donazione, le ripercussioni mediatiche non hanno risparmiato né lei né la sua famiglia.

Fuga di follower: l’impatto sui social di Chiara Ferragni e Fedez

Secondo quanto riportato da [Il Messaggero](https://www.ilmessaggero.it/schede/ferragni_pandoro_uova_pasqua_follower_persi_fedez_guadagni_instagram_cosa_rischiano_ultime_notizie-7827668.html), i fan non hanno gradito l’atteggiamento di Chiara Ferragni. Abituati a seguirla quotidianamente sui social, hanno deciso di ‘punirla’ ritirando il loro supporto. Negli ultimi cinque giorni, circa 60mila follower hanno smesso di seguirla. Anche per il marito Fedez la situazione non è favorevole, con una perdita di 23mila follower.

Ripercussioni future: rischio perdita di collaborazioni per Chiara Ferragni e Fedez

Se questa perdita di consensi dovesse continuare, le conseguenze per Chiara Ferragni e Fedez potrebbero essere significative. Sebbene il loro impero economico rimanga solido, la loro immagine pubblica potrebbe essere danneggiata. Di conseguenza, i brand che un tempo gareggiavano per una partnership con loro potrebbero ora evitare di collaborare per non essere coinvolti nelle polemiche.

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A Roma, rete contro gli abusi sulle donne: dai rifugi ai centri per gli aggressori

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A Roma, rete contro gli abusi sulle donne: dai rifugi ai centri per gli aggressori

RomaControLaViolenza: Scopri come una rete innovativa a Roma sta rivoluzionando la protezione delle donne vittime di abusi, con sorprese che potrebbero cambiare tutto!

Immaginate una città come Roma che si trasforma in un baluardo contro la violenza sulle donne: una rete di supporto che unisce case rifugio e centri per maltrattanti, offrendo non solo riparo, ma anche percorsi di cambiamento radicale. Questa iniziativa sta catturando l’attenzione di tutti, ponendo domande affascinanti su come la prevenzione e l’aiuto possano davvero fare la differenza in scenari quotidiani.

La rete di supporto in azione

In questa rete, le donne trovano più di un semplice rifugio; si tratta di un ecosistema che include programmi di counseling e attività comunitarie, stimolando curiosità su come queste misure stiano influenzando migliaia di vite.

Ma c’è di più: i centri per maltrattanti non sono solo punitivi, bensì educativi, con approcci che potrebbero sorprendere, invitando a riflettere su cicli di violenza interrotti prima che sia troppo tardi.

I risultati che stanno facendo scalpore

Dati preliminari suggeriscono impatti positivi, con storie di rinascita che emergono da questa rete, lasciando tutti a chiedersi: e se Roma fosse solo l’inizio di una rivoluzione nazionale?

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Nel Lazio, 1,5 milioni di instabili mentali: proposta di legge per psicologi in ogni ASL

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Nel Lazio, 1,5 milioni di instabili mentali: proposta di legge per psicologi in ogni ASL

SaluteMentaleNelLazio Immagina se 1,5 milioni di persone nel Lazio stessero lottando in silenzio con disturbi mentali: scopri la proposta rivoluzionaria che potrebbe cambiare tutto!

Nel cuore del Lazio, un numero sconcertante di 1,5 milioni di individui affronta quotidianamente le sfide dei disturbi mentali, un dato che solleva interrogativi profondi sul benessere emotivo della comunità. Questa situazione, spesso sottovalutata, sta spingendo verso un dibattito acceso su come migliorare l’accesso a supporto professionale.

La sfida nascosta

Esperti e associazioni segnalano che questi disturbi, che vanno dall’ansia alla depressione, influenzano la vita quotidiana di migliaia di persone, rendendo urgente un intervento strutturato. “La salute mentale non è un lusso, ma un diritto”, come sottolineato da fonti autorevoli nel settore.

La proposta che potrebbe fare la differenza

In risposta a questa emergenza, una proposta di legge mira a introdurre psicologi in ogni ASL del Lazio, offrendo un aiuto accessibile e tempestivo. Questa iniziativa, se approvata, rappresenterebbe un passo decisivo verso una società più attenta e inclusiva, suscitando curiosità su come potrebbe evolversi il panorama della cura mentale in Italia.

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