Filippo Turetta, arrivano i poster di Casapound: “Ma quale patriarcato…”

Manifesti di Filippo Turetta affissi da Casapound in diverse città d’Italia.

Il movimento politico di estrema destra Casapound, riporta L’Unità, ha affisso gigantografie con il volto di Filippo Turetta, l’assassino della giovane Giulia Cecchettin, in varie città italiane, incluso Roma, Ostia, Trento e Bolzano.

Questi manifesti riportano la scritta “Questo è il vostro uomo rieducato”, in chiaro riferimento allo slogan delle attiviste di Nonunadimeno contro la violenza sulle donne. La sorella di Giulia ha anche pubblicato un post su Instagram sottolineando che i “mostri” non sono estranei alla società, ma sono figli sani del patriarcato e della cultura dello stupro.

Il movimento di estrema destra ha difeso il gesto, affermando che Filippo Turetta è la conseguenza di una società priva di valori ed esempi, in cui la decostruzione di genere e la deresponsabilizzazione dei cittadini hanno portato a individui non in grado di affrontare le sfide della vita. Inoltre, un consigliere di Brindisi di Fdi, Cesare Mevoli, ha attaccato la sorella di Giulia, Elena, utilizzando la stessa frase utilizzata da Casapound, sostenendo che Turetta e altri uomini come lui siano il risultato della “rieducazione”.

La sorella di Giulia, Elena, ha definito la situazione “spaventosa” e ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine per rimuovere i manifesti. La diffusione e l’affissione di tali manifesti non sono soltanto un atto di provocazione, ma anche un’azione che sconvolge ulteriormente la famiglia della vittima e ripercuote negativamente sul clima sociale.

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