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Gaeta, 33enne scomparso: l’appello della mamma per ritrovarlo

Scomparso a 33 anni da Gaeta: appello della madre per ritrovare il figlio
Dorel Cristian Lita, trentatré anni, è scomparso da Gaeta, in provincia di Latina, il 28 novembre. La sua famiglia è in ansia e ha lanciato un appello per ritrovarlo, temendo che possa trovarsi in uno stato confusionale.
Le autorità, insieme ad amici, parenti e associazioni locali, stanno cercando attivamente Dorel Cristian Lita. Penelope Odv si è unita all’appello, offrendo supporto alla famiglia durante questo momento difficile.
La madre di Cristian ha dichiarato: “Chiediamo il vostro aiuto per riportare Cristian a casa, dove lo attende sua madre che è molto preoccupata. Cristian potrebbe trovarsi in stato confusionale, chiediamo la massima condivisione”.
Dorel Cristian Lita è alto un metro e 86 centimetri, pesa 70 chili ed ha occhi e capelli castani. Al momento della scomparsa, indossava pantaloni neri, maglietta a mezze maniche tipo polo, felpa scura e scarpe nere. Non aveva con sé il telefonino. Le persone sono invitate a contattare immediatamente le forze dell’ordine se avessero visto Dorel Cristian Lita o avessero informazioni utili riguardo alla sua scomparsa. I numeri da chiamare sono il Numero Unico delle Emergenze 112 e il Pronto Penelope attivo h24 al numero 3396514799, anche tramite WhatsApp.
La zona di attenzione principale è Gaeta, insieme ai comuni limitrofi della provincia di Latina come Formia e Roma. Tuttavia, Dorel potrebbe essersi spostato altrove, magari utilizzando i mezzi pubblici. Ogni possibile avvistamento è fondamentale per le autorità e la famiglia.
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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