Italia
Qualità della vita 2023: la classifica delle province italiane dove si vive meglio
Qualità della vita 2023: la classifica delle province italiane dove si vive meglio

Qualità della vita 2023: la classifica delle province italiane dove si vive meglio
La provincia di Udine si posiziona al primo posto nella 34ª edizione dell’indagine del Sole 24 Ore sulla qualità della vita in Italia. È la prima volta che conquista questo risultato dopo essere entrata nella top ten solo tre volte dal 1990. Bologna si piazza al secondo posto, seguita da Trento, vincitrice dell’Indice della sportività e di Ecosistema Urbano 2023.
La provincia di Udine ha fatto un balzo di 11 posizioni grazie a diverse performance: primo posto nell’indice sintetico della Qualità della vita delle donne e ottavo posto in quello che misura la Qualità della vita dei bambini. Inoltre, eccelle per la presenza di palestre, piscine e centri per il benessere fisico, occupa il quarto posto nella categoria «Giustizia e sicurezza» e ha una bassa incidenza di famiglie con Isee sotto i 7mila euro e di imprese in fallimento.
Anche alcune nuove province si sono aggiudicate un posto tra le prime dieci. Bergamo, in occasione della sua nomina quale capitale della cultura, si colloca al quinto posto, conquistando il primato nella classifica tematica di «Ambiente e servizi». Modena, settima, ritorna nella top ten anche quest’anno.
Nella parte alta della graduatoria troviamo anche Milano, stabile rispetto all’anno precedente e prima nella categoria «Affari e lavoro», e Firenze, che si piazza sesta. Firenze ha tuttavia perso terreno rispetto all’anno scorso a causa di vari fattori quali denunce di furti con strappo e rapine in pubblica via, canoni di locazione, e il consumo di farmaci contro l’obesità.
Monza e Brianza ha guadagnato 14 posizioni e si è aggiudicata il primo posto nella categoria «Ricchezza e consumi», mentre Verona chiude la top 10, cadendo rispetto agli anni precedenti. In particolare, si nota l’assenza di Trieste e Bolzano, posizionate rispettivamente alla 12ª e 13ª posizione.
Le performance di queste ultime sono state influenzate da un piazzamento nella seconda metà della classifica del comparto «Ambiente e servizi». Trieste, tuttavia, ha riconquistato la leadership in «Cultura e tempo libero» mentre Chieti ha ottenuto un primato inedito in «Giustizia e sicurezza».
La classifica per area geografica mostra un quadro interessante, evidenziando differenze significative tra le province italiane sulla base di vari parametri.Le differenze nell’indice di litigiosità: ecco le province italiane con i risultati migliori e peggiori
Nel recente studio sull’indice di litigiosità delle province italiane, si è evidenziato un podio per il più basso tasso di cause iscritte in tribunale. Grazie a questa analisi, è possibile individuare la situazione delle diverse province in Italia e valutarne le tendenze.
Le posizioni nelle province italiane
La classifica mostra una prevalenza delle province del Mezzogiorno nella parte bassa della graduatoria, a eccezione di Cagliari, che si piazza al 23° posto. Tra le province che hanno perso terreno, troviamo Agrigento, Sud Sardegna, Palermo, Brindisi e Trapani, mentre alcune province hanno visto un miglioramento della loro posizione come Vibo Valentia, Enna, Catanzaro, Salerno, Potenza e in particolare Isernia, che ha guadagnato 24 posizioni.
Variazioni significative
Tra le ulteriori novità degne di nota, si registrano nove province del Centro e del Nord che scivolano nelle ultime 40 posizioni. Queste includono Latina (87ª), Imperia (81ª), Frosinone (80ª), Alessandria (70ª) e Rovigo (68ª), insieme a Grosseto (74ª), Viterbo (75ª), Rieti (73ª) e Massa Carrara (72ª).
Le sfide delle grandi città
Al contrario, le aree metropolitane sembrano rimanere relativamente stabili, non riuscendo a ridurre la pressione generata dalle emergenze e dai recenti shock economici. Mentre Bologna, Milano e Firenze cercano di mantenere una posizione nella top ten, Roma si classifica al 35° posto (-4 posizioni), seguita da Torino (36°) e Genova (47°), in calo di 20 posizioni.
Le sei classifiche tematiche
L’analisi suddivide i 90 indicatori in sei categorie e sottolinea le peculiarità di ciascuna. Inoltre, evidenzia le “teste di serie” che si contendono la leadership nei settori e puntano al podio della classifica generale.
Dall’eterna lotta tra Milano e Roma, si evince che la provincia lombarda ha un posizionamento più alto rispetto alla Capitale in 62 parametri su 90. L’indagine ha anche rivelato alcune eccellenze, come il primato di Massa Carrara nel numero di librerie ogni 100mila abitanti e di Vibo Valentia nelle imprese con titolari under 35. L’analisi ha inoltre evidenziato nuove leadership, in parte legate agli indicatori inseriti di recente, come la vittoria di Isernia per il numero di progetti finanziati con i fondi del Pnrr sul territorio.
Questo studio offre una panoramica dettagliata su diverse realtà provinciali italiane, consentendo di valutare la situazione da diverse prospettive e individuare i punti di forza e di debolezza di ciascuna provincia.La Qualità della Vita in Italia nel 2023
L’indagine sulla Qualità della Vita in Italia continua ad offrire spunti interessanti e importanti, come nel caso di Ascoli Piceno, che si è posizionata al primo posto nel rapporto export/Pil grazie alla spinta dell’industria farmaceutica.
Anche i dati negativi meritano attenzione, poiché possono rappresentare punti di partenza per la ripresa dei territori. Ad esempio, le province del Mezzogiorno come Palermo si trovano spesso nelle posizioni inferiori in diversi indicatori. Anche quest’anno, su 40 posizioni, ben 31 sono occupate da province del Sud e delle Isole. Tuttavia, alcune di esse stanno mostrando miglioramenti significativi, come Isernia, che ha guadagnato 24 posizioni, Potenza con un aumento di 11 posizioni e Enna con un aumento di 10 gradini.
I trend del 2023
Per comprendere le dinamiche del Paese nell’ultimo anno, è interessante esaminare 15 indicatori della Qualità della Vita e analizzarne le variazioni rispetto all’anno precedente.
L’analisi mostra che ci sono segnali positivi, come la crescita del Pil pro capite e del tasso di occupazione. Tuttavia, la situazione finanziaria delle famiglie è meno rosea a causa dell’impennata dei costi, che ha portato ad un calo dei depositi bancari del 3,8% in molte province del Centro Nord, come Rimini, Biella, Modena e Milano.
Altre sfide riguardano l’inflazione, che ha causato una diminuzione della spesa per beni durevoli e un aumento dei debiti delle famiglie. Nonostante i tassi d’interesse elevati, i prezzi delle case continuano a salire. Allo stesso tempo, si registra una diminuzione dei nuovi nati, delle start up innovative e delle iscrizioni di nuove realtà al Registro Imprese, segnali di una scarsa fiducia nel futuro da parte degli italiani.
Inoltre, si è registrato un calo del numero dei medici di medicina generale, un aumento dei reati denunciati e delle fatture saldate con ritardo. Tuttavia, c’è un incremento significativo negli investimenti nell’efficientamento energetico, testimoniato da un aumento del +124,5% delle riqualificazioni energetiche nel 2021.
Italia
Straniero costringe donna a terminare la gravidanza per il permesso di soggiorno. Bimba di 14 mesi positiva alla cocaina

Al peggio non c’è mai fine. Infatti raccapricciante la notizia (per fortuna) del ritrovamento di una piccola bambina, da parte degli uomini della Polizia di stato, d’altra parte però la piccola è stata trovata positiva alla cocaina.
La minore è stata trovata in pessime condizioni igienico-sanitarie e positiva alla cocaina. La Polizia di Stato di Novara ha indagato tre persone per maltrattamenti in famiglia, abbandono di minore e lesioni personali commessi in danno di una bambina di 14 mesi.
I fatti di Novara
Nei mesi scorsi, una donna italiana aveva denunciato di aver intrapreso una relazione sentimentale con un uomo, straniero, irregolare sul territorio nazionale e del quale conosceva solo il soprannome, che, in seguito a ripetuti maltrattamenti, l’avrebbe costretta a portare a termine una gravidanza in modo tale da poter richiedere il permesso di soggiorno legato alla nascita della figlia.
La relazione è continuata per alcuni mesi dopo il parto, fino a quando l’uomo ha preso con sé la bambina ed ha fatto perdere le proprie tracce. La Squadra Mobile di Novara, sezione reati contro la persona, ha immediatamente avviato le indagini riuscendo ad identificare lo straniero che risultava essere anche senza fissa dimora e gravato da numerosi precedenti di polizia per reati contro la persona, il patrimonio, gli stupefacenti e possesso di armi clandestine.
Dopo mesi di continue ricerche, l’uomo veniva rintracciato all’interno di un locale notturno e, dopo iniziali resistenze, confessava agli investigatori di aver affidato la bambina ad una donna pregiudicata e tossicodipendente residente in provincia. Gli agenti a quel punto riuscivano a individuare l’esatta ubicazione in cui si trovava la minore e, una volta fatto accesso all’interno dell’abitazione, riuscivano a trovare la bambina, costretta a vivere in condizioni di abbandono e di scarsa igiene, motivo per cui veniva trasportata presso l’Ospedale Maggiore di Novara.
Considerato il contesto in cui viveva la bambina, gli agenti hanno subito chiesto di sottoporre alla minore un test tossicologico che purtroppo dava esito positivo sulla sostanza della cocaina. La situazione, talmente grave che gli uomini delle forze dell’ordine insieme alla procura hanno immediatamente deciso di affidare la minore ad una struttura protetta, mentre entrambi i genitori e la donna alla quale era stata affidata sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Novara. E’ stata informata altresì la Procura per i Minorenni di Torino che, richiesta la convalida del provvedimento di urgenza, si è immediatamente attivata, chiedendo l’apertura di procedura di adottabilità della piccola, per garantirle finalmente un contesto di vita adeguato.
Cronaca
Cicalone, fa rosicare i rosiconi e dà voce a chi non ce l’ha. “Altro che divano, provateci voi!”

Cicalone è tornato a colpire, e i rosiconi da tastiera possono solo mordersi le mani! Il noto youtuber, che da anni gira le periferie più dimenticate d’Italia per mostrare al mondo quello che nessuno vuole vedere, sta facendo impazzire chi lo critica stando comodamente seduto sul divano. Con i suoi video crudi e senza filtri, Cicalone porta alla luce volti, storie e persone che per troppi sono invisibili: ragazzi sfruttati, usati come pedine da chi vuole fare la morale o raccattare qualche like, ma che in realtà non ha mai messo piede in quei posti. E allora ben vengano personaggi come lui, che hanno il coraggio di accendere i riflettori su un’Italia che fa paura, ma che esiste eccome.
Cicalone dà voce agli invisibili: e i rosiconi rosicano
Cicalone non fa video per fare il figo o per raccattare visualizzazioni facili. Lui va dove gli altri non osano: nelle periferie abbandonate, tra palazzoni fatiscenti e strade che sembrano uscite da un film distopico. Qui incontra persone che la società ha dimenticato: giovani in preda all’alcol o a sostanze, spesso sfruttati da chi li usa per i propri scopi – che sia per fare propaganda politica o per sentirsi “impegnati” senza muovere un dito. Cicalone non giudica, non fa la morale: mostra e basta. E questo dà fastidio a chi preferirebbe tenere tutto sotto il tappeto. “Sta spettacolarizzando il degrado!”, strillano i rosiconi sui social. Ma la verità è che Cicalone sta facendo quello che loro non hanno il coraggio di fare: dare un volto e una voce a chi non ce l’ha.
Altro che chiacchiere: Cicalone rischia la pelle
Parlare è facile, ma provateci voi a stare faccia a faccia con questi ragazzi! Cicalone non gira con una scorta, non ha uno staff che lo protegge: va da solo, con la sua telecamera, in posti dove un litigio banale può trasformarsi in una tragedia. Ragazzi strafatti di alcol o sostanze, che in un attimo di rabbia possono diventare pericolosi, anche per motivi stupidi. “Vorrei vedere i più ardimentosi dei rosiconi qui, a fare i fenomeni davanti a un tizio che ti fissa con un coltello in mano”, si legge in uno dei commenti dei suoi fan. E come dargli torto? Cicalone rischia la pelle per mostrare una realtà che fa comodo ignorare, mentre i criticoni se ne stanno al sicuro, a pontificare dal loro salotto con l’aria condizionata.
Sfruttati e dimenticati: Cicalone accende i riflettori
Il vero scandalo non è Cicalone, ma quello che mostra. In queste periferie, le persone non sono solo invisibili: sono sfruttate. Vengono usate come simboli da chi vuole fare la vittima o da chi cerca di raccattare consensi, senza mai fare nulla di concreto per aiutarle. Cicalone, invece, non promette soluzioni miracolose: il suo obiettivo è semplice ma potente: portare attenzione su un fenomeno che tutti fingono di non vedere. E ci riesce alla grande, con video che fanno milioni di visualizzazioni e che costringono anche i più distratti a fermarsi e guardare. Ogni volto, ogni storia che racconta è un pugno nello stomaco, ma è un pugno necessario. Perché se non ci fosse lui, chi parlerebbe di questi ragazzi?
Cicalone, un eroe moderno: i rosiconi si arrangino
Mentre i rosiconi continuano a blaterare, Cicalone va avanti per la sua strada, e meno male! Non si piega alle critiche di chi lo accusa di “sensazionalismo” o di “mettere in pericolo” le persone che filma. La verità è che lui sta facendo un lavoro che nessuno ha il coraggio di fare, e lo fa con una sincerità che spiazza. I rosiconi possono continuare a rosicare, ma Cicalone non si ferma: continuerà a girare per le periferie, a mostrare l’Italia che fa paura, a dare voce a chi non ce l’ha. E se questo vi dà fastidio, cari criticoni, alzatevi dal divano e andate a fare qualcosa di utile, invece di sparare sentenze. Cicalone è un eroe moderno, e voi siete solo invidiosi. Punto.
-
Cronaca6 giorni fa
San Basilio, il boss alla ricerca di pusher: i giovani non si alzano al mattino e preferiscono fare solo i pali
-
Cronaca6 giorni fa
Il sovrano del tiramisù Pompi ricattato dall’ex dipendente: “Pagami 50mila euro o ti elimino”
-
Cronaca2 giorni fa
Gli equipaggiamenti dei vigili urbani: le rivelazioni del report comunale
-
Cronaca1 giorno fa
Macchina ribaltata, tanta paura a Tor Vergata