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Trasporto pubblico locale a Roma, novità per gli autobus di periferia: l’annuncio dell’Assessore Patanè

Nuovi Gestori per i Servizi di Trasporto Pubblico Locale a Roma
Il Dipartimento Mobilità sostenibile e trasporti di Roma Capitale ha annunciato l’avvio dell’affidamento del servizio di trasporto pubblico locale su gomma nel territorio periferico. L’affidamento del servizio è stato suddiviso in due lotti e sarà gestito da due operatori differenti. La parte est del servizio è stata vinta da Autoservizi Troiani, mentre quella ovest della città è stata affidata a Bus International Service e Autoservizi Tuscia. Complessivamente, il servizio coprirà i cittadini di Roma che vivono a cavallo del Gra e nei quartieri esterni al Gra, con un totale di circa 30 milioni di km/vettura all’anno equamente suddivisi tra i due lotti.
Questo cambiamento comporterà che circa il 28% del trasporto pubblico locale di Roma sarà affidato tramite gara pubblica. Il contratto avrà una durata di 8 anni e prevede un progressivo rinnovo della flotta, con l’inserimento di veicoli elettrici e ibridi. Secondo l’assessore alla Mobilità di Roma Capitale Eugenio Patanè, il personale del vecchio Consorzio sarà ricollocato senza problemi occupazionali secondo il principio previsto nella clausola sociale.
L’affiancamento e la transizione tra il vecchio e il nuovo gestore del servizio sarà di circa 300 giorni, ma si stanno pianificando misure per ridurre questo periodo. Secondo Patanè, questo accordo rappresenta un risultato significativo per la città e garantirà la certezza industriale per il servizio di trasporto pubblico locale periferico a Roma, dopo anni di proroga al vecchio operatore senza investimenti sui mezzi e sul personale.
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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