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Trasporto pubblico, a Genova gratis per alcune categorie. A Roma?

Rivoluzione tariffe del trasporto pubblico a Genova a partire da domani
La città di Genova si prepara a un cambiamento epocale nel suo sistema di trasporto pubblico. A partire da domani, under 14 e over 70 potranno viaggiare gratuitamente grazie all’introduzione di nuove tariffe per Amt Genova, su spinta dell’amministrazione comunale.
La rivoluzione prevede l’abbonamento annuale gratis per over 70, a partire dalle 9:30 del mattino, e per under 14. Per tutti gli altri, l’abbonamento annuale scende da 395 a 295 euro (200 per i under 26), mentre il costo del biglietto singolo aumenta da 1,50 a 2 euro.
Coloro che desiderano viaggiare gratuitamente dovranno ottenere la card, disponibile gratuitamente online o a pagamento presso le biglietterie al prezzo di 10 euro. Tuttavia, il Comune ha deciso di concedere due settimane di tolleranza, durante le quali under 14 e over 70 potranno viaggiare senza biglietto e senza la card, ma dovranno essere in possesso di un documento di identità.
Una novità riguarda anche gli studenti liguri che utilizzano i treni per recarsi a scuola o all’università. Essi possono ottenere un abbonamento annuale gratuito (under 19) o al prezzo di 125 euro (under 26), valido esclusivamente sulla rete Trenitalia. È stata inoltre introdotta la possibilità di un abbonamento integrato Amt-Trenitalia a 200 euro (fino a 26 anni) per coloro che utilizzano entrambi i mezzi per spostarsi.
Tutte queste misure sono parte di una sperimentazione del Comune e della Regione, che mirano a raggiungere la totale gratuità del servizio pubblico, finanziata attraverso tasse locali o altre forme di entrata, come ad esempio il pedaggio per i mezzi privati che circolano in determinate zone del centro.
Fonte: ANSA
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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