Attualità
Fiorello sostiene la protesta dei trattori: ‘Viva i prodotti della nostra terra’

La protesta degli agricoltori ha trovato spazio al programma Viva Rai2!, condotto da Fiorello. Questa mobilitazione ha coinvolto Roma, in particolare la Nomentana che è stata bloccata da 150 trattori. Al contempo, oltre 400 agricoltori hanno organizzato un sit-in a Piazza della Repubblica. Stando a quanto riportato, i due gruppi sembravano divisi sulla modalità di protesta.
In occasione del programma, Fiorello e Biggio hanno deciso di ospitare alcuni rappresentanti degli agricoltori. L’accoglienza è avvenuta nei pressi del glass di Viva Rai2!. A fare il loro ingresso, c’era anche Ercolina, una mucca che è diventata il simbolo della protesta ed è rappresentativa del mondo agricolo.
Con l’arrivo di Ercolina, la mucca simbolo delle proteste, il presentatore e il comico hanno accolto i rappresentanti degli agricoltori. Non solo, essi erano in compagnia di Ercolina e di molti prodotti agricoli che hanno deciso di donare. Interrogato da Fiorello sulle proteste, un rappresentante si è detto ottimista, rivelando che i vari comitati stanno cercando un’unità per presentare un programma condiviso al Governo. Alla luce di ciò, Fiorello e Biggio hanno appoggiato la protesta, ringraziando tutta la categoria per il dono ricevuto.
La giornata di ieri è stata piuttosto movimentata per la città di Roma. Oltre 400 coltivatori si sono radunati in Piazza della Repubblica e una delegazione si è recata in prefettura. La via Nomentana è rimasta bloccata per più ore. Nonostante al principio sembrassero divisi, gli agricoltori sembrano ora interessati a unire le forze. Nonostante ciò, il corteo di ieri ha causato molti disagi al traffico cittadino. Infatti, oltre 150 trattori hanno paralizzato la Nomentana per più di quattro ore. Inizialmente, il corteo avrebbe dovuto confluire verso Piazza della Repubblica per un sit-in di tre ore, ma i trattori sono rimasti sulla Nomentana, provocando ingorghi in tutta la città.
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Vannacci sul Leoncavallo: “Antagonisti e alternativi lo facciano non alle spese della società”

Era il 21 agosto quando il Leoncavallo è stato definitivamanente sgomberato dopo ben 133 rinvii. Una cosa mai vista per un normale cittadino, ma il caso del centro sociale più famoso d’Italia è stata soprattutto una cosa politica. protetta dalla sinistra con il consenso degli amici degli amici.
Sulla questione è intervenuto l’eurodeputato della Lega Roberto Vannacci,
“Il Leoncavallo andava sgomberato. Anzi mi stupisce che ci siano voluti 31 anni perché in uno Stato libero e democratico non può sopravvivere alcuno spazio di illegalità, alcuno spazio dove la sopraffazione e la prevaricazione dominano sullo Stato e sull’ordine costituito. Quindi non so se si possa chiamare cultura quella che è stata effettuata o creata all’interno del Leoncavallo”.
Queste le parole dell’eurodeputato della Lega, Roberto Vannacci, nel corso del programma “Filorosso”, condotto da Manuela Moreno, in diretta su Rai 3, e che si è occupato del recente sgombero del centro sociale Leoncavallo di Milano.
“Certo che era uno spazio abusivamente occupato e visto che l’articolo 42 della Costituzione tutela la proprietà privata, andava sgomberato al più presto”, ha proseguito Vannacci, “Nessuno vuole togliere spazi alle persone che li cercano, ma i famosi antagonisti o alternativi lo facciano, ma non alle spese della società. Lo facciano a spese loro, si affittino un capannone, paghino le bollette, pagano i costi e facciano gli alternativi con i propri denari”.
Attualità
Achille Lauro e la polemica: “Inclusione o pietismo con la bambina disabile al concerto?”

#AchilleLauro2026 Lo storico concerto dello stadio Olimpico accende i riflettori su un problema silenzioso: l’accesso ai disabili. La denuncia scuote il mondo dello spettacolo!
Il concerto di Achille Lauro allo stadio Olimpico di Roma nel 2026, attesissimo da migliaia di fan, è diventato anche un emblema di una questione tanto importante quanto spesso trascurata. Una bambina con disabilità, inizialmente esclusa dall’evento perché i biglietti a lei accessibili erano esauriti, ha riportato l’attenzione sulle barriere che persone con disabilità devono affrontare per accedere ai grandi eventi musicali.
Graziella Saverino, presidentessa dell’associazione Entusiasmabili, ha lanciato un accorato appello. “Le criticità legate all’accesso per disabili sono inaccettabili”, afferma. La sua denuncia non è solo un grido d’aiuto per la bambina, ma una richiesta di maggiore consapevolezza e azione da parte di tutti i soggetti coinvolti nell’organizzazione di eventi di massa.
Nonostante il tutto esaurito, la vicenda ha scatenato un’ondata di solidarietà e una veloce reazione da parte degli organizzatori. La situazione è stata risolta con l’aggiunta di posti dedicati, dimostrando che la sensibilizzazione e l’intervento tempestivo possono fare la differenza.
Questa storia apre domande urgenti: quanti altri sono lasciati indietro? Cosa si può fare per garantire che eventi futuri siano realmente inclusivi? Questi quesiti risuonano mentre il sipario si chiude, lasciando spazio alla riflessione su un cambiamento necessario e inesorabile.
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