Attualità
Isola del Liri: litigio tra nonno e nipote, 18enne ferito a coltellate.

Lite tra nonno e nipote finisce in un ferimento
Una lite tra nonno e nipote è finita in un ferimento. L’anziano dalle prime ricostruzioni avrebbe accoltellato il 18enne, mandandolo in ospedale.
Tragedia sfiorata durante una lite familiare
Tragedia sfiorata durante una lite in famiglia, un nonno ha accoltellato il nipote diciottenne, facendolo finire in ospedale. L’episodio è avvenuto la scorsa sera in un’abitazione nel Comune di Isola del Liri, in provincia di Frosinone. Il ragazzo fortunatamente da quanto si apprende non rischia di morire. L’uomo ora è indagato per il ferimento e deve rispondere di lesioni aggravate dal grado di parentela. Versioni contrastanti sulla dinamica dell’accaduto
Secondo quanto ricostruito finora il ferimento è avvenuto in casa, durante una lite tra nonno e nipote, ma non è chiaro perché stessero discutendo. La situazione poi è degenerata, le versioni raccontate dai due sarebbero tuttavia discordanti. L’anziano ha spiegato di aver ferito il nipote, per togliergli il coltello dalle mani, che sarebbe dunque stato un fatto accidentale. Il diciottenne invece ha raccontato che suo nonno avrebbe impugnato il coltello, aggredendolo di proposito.
Intervento medico e indagini delle forze dell’ordine
Arrivata la chiamata al Numero Unico delle Emergenze 112, con la richiesta di un’ambulanza per un giovane con ferite d’arma bianca, nell’abitazione è giunto il personale sanitario. I paramedici hanno soccorso il ragazzo e lo hanno trasportato in ambulanza all’ospedale Santissima Trinità di Sora. Arrivato al pronto soccorso il paziente è stato affidato alle cure dei medici, che lo hanno sottoposto agli accertamenti del caso. Ha riportato ferite alla spalla e ad una mano ed è stato medicato con diversi punti di sutura. Presenti i carabinieri di competenza territoriale, che hanno svolto gli accertamenti di rito e indagano per ricostruire la dinamica dell’accaduto. I militari hanno ascoltato i due protagonisti della vicenda ed altri testimoni, per verificare le responsabilità a carico del pensionato, il quale, alla presenza del suo avvocato, verrà sentito dal magistrato.Fonte
Attualità
Vannacci sul Leoncavallo: “Antagonisti e alternativi lo facciano non alle spese della società”

Era il 21 agosto quando il Leoncavallo è stato definitivamanente sgomberato dopo ben 133 rinvii. Una cosa mai vista per un normale cittadino, ma il caso del centro sociale più famoso d’Italia è stata soprattutto una cosa politica. protetta dalla sinistra con il consenso degli amici degli amici.
Sulla questione è intervenuto l’eurodeputato della Lega Roberto Vannacci,
“Il Leoncavallo andava sgomberato. Anzi mi stupisce che ci siano voluti 31 anni perché in uno Stato libero e democratico non può sopravvivere alcuno spazio di illegalità, alcuno spazio dove la sopraffazione e la prevaricazione dominano sullo Stato e sull’ordine costituito. Quindi non so se si possa chiamare cultura quella che è stata effettuata o creata all’interno del Leoncavallo”.
Queste le parole dell’eurodeputato della Lega, Roberto Vannacci, nel corso del programma “Filorosso”, condotto da Manuela Moreno, in diretta su Rai 3, e che si è occupato del recente sgombero del centro sociale Leoncavallo di Milano.
“Certo che era uno spazio abusivamente occupato e visto che l’articolo 42 della Costituzione tutela la proprietà privata, andava sgomberato al più presto”, ha proseguito Vannacci, “Nessuno vuole togliere spazi alle persone che li cercano, ma i famosi antagonisti o alternativi lo facciano, ma non alle spese della società. Lo facciano a spese loro, si affittino un capannone, paghino le bollette, pagano i costi e facciano gli alternativi con i propri denari”.
Attualità
Achille Lauro e la polemica: “Inclusione o pietismo con la bambina disabile al concerto?”

#AchilleLauro2026 Lo storico concerto dello stadio Olimpico accende i riflettori su un problema silenzioso: l’accesso ai disabili. La denuncia scuote il mondo dello spettacolo!
Il concerto di Achille Lauro allo stadio Olimpico di Roma nel 2026, attesissimo da migliaia di fan, è diventato anche un emblema di una questione tanto importante quanto spesso trascurata. Una bambina con disabilità, inizialmente esclusa dall’evento perché i biglietti a lei accessibili erano esauriti, ha riportato l’attenzione sulle barriere che persone con disabilità devono affrontare per accedere ai grandi eventi musicali.
Graziella Saverino, presidentessa dell’associazione Entusiasmabili, ha lanciato un accorato appello. “Le criticità legate all’accesso per disabili sono inaccettabili”, afferma. La sua denuncia non è solo un grido d’aiuto per la bambina, ma una richiesta di maggiore consapevolezza e azione da parte di tutti i soggetti coinvolti nell’organizzazione di eventi di massa.
Nonostante il tutto esaurito, la vicenda ha scatenato un’ondata di solidarietà e una veloce reazione da parte degli organizzatori. La situazione è stata risolta con l’aggiunta di posti dedicati, dimostrando che la sensibilizzazione e l’intervento tempestivo possono fare la differenza.
Questa storia apre domande urgenti: quanti altri sono lasciati indietro? Cosa si può fare per garantire che eventi futuri siano realmente inclusivi? Questi quesiti risuonano mentre il sipario si chiude, lasciando spazio alla riflessione su un cambiamento necessario e inesorabile.
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