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Nuovi Raggiri a Roma: Banda si Finge Amica per Rubare Rolex

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Nuovi Raggiri a Roma: Banda si Finge Amica per Rubare Rolex

La Banda del Rolex Continua a Sferrare Colpi

Nella caotica capitale italiana, una banda di truffatori ha ripreso a colpire, utilizzando un inganno piuttosto subdolo: si fingono vecchi amici delle loro vittime per derubarle di preziosi orologi Rolex. Gli accadimenti recenti fanno pensare a una gang già nota alle forze dell’ordine, sebbene non si escluda che possa essere un nuovo gruppo criminale. Nell’ultimo mese, ben tre rapine sono avvenute alla Balduina, con l’ultimo episodio mercoledì mattina, che si è concluso con il successo dei malviventi. In particolare, a una donna di 77 anni è stato sottratto un Rolex Oyster dal valore di circa 7 mila euro.

Rapine in Strada: L’Incubo Romano

Roma non è nuova a episodi simili. Solo pochi giorni prima, un uomo travestito da sub ha minacciato con una pistola per ottenere un altro Rolex. Le forze dell’ordine sono impegnate nella caccia all’aggressore, che ha agito nella zona di Casalpalocco.

Testimonianza della Vittima

Maria Luisa, residente alla Balduina con il marito da anni, è l’ultima vittima della banda. “Era circa mezzogiorno e stavo camminando lungo via Attilio Friggeri quando una giovane donna mi ha avvicinato. Era ben vestita e parlava italiano in maniera corretta, ma si capiva che non fosse italiana, forse proveniente dall’Europa dell’Est,” spiega la donna.

La Truffa dell’Abbraccio

La giovane malvivente si è presentata come figlia di una certa Carmen e ha chiamato Maria Luisa per nome. Nonostante non conoscesse nessuna Carmen, Maria Luisa è stata convinta dalla ragazza che, nel frattempo, l’ha abbracciata sottraendole il prezioso orologio senza che se ne accorgesse. “Mi sono irrigidita durante l’abbraccio. Avevo una mano occupata con il guinzaglio del mio bassotto, Jonny, e l’altra con una busta della spesa,” racconta la vittima.

La Scoperta del Furto

Dopo l’abbraccio, la giovane ha lasciato Maria Luisa che, proseguendo per la sua strada, si è accorta dell’assenza del Rolex. Sconvolta e in preda al panico, ha raggiunto casa senza urlare, temendo una possibile aggressione. Il Rolex era un regalo molto caro del marito, il che ha reso più difficile raccontare l’accaduto.

Una Rapina Pianificata

Maria Luisa sospetta di essere stata seguita nei suoi movimenti. “Solitamente esco vestita sportiva e senza orologio, ma mercoledì avevo deciso di indossare il Rolex per essere più elegante. Ero stata con mio marito tutta la mattina e sono rimasta sola per pochi minuti con Jonny. È in quel momento che hanno agito,” ipotizza.

Precedenti Tentativi

Questo trucco non è nuovo alla coppia. Meno di un mese fa, c’era stato un tentativo simile nei confronti del marito di Maria Luisa, che però era riuscito a sottrarsi al raggiro. Purtroppo, con le mani occupate, Maria Luisa non è stata altrettanto fortunata. Il furto è stato denunciato ai carabinieri il giorno successivo, poiché la vittima era troppo scioccata per farlo immediatamente.

Un Quartiere Meno Sicuro

Maria Luisa lamenta un crescente senso di insicurezza nel quartiere. “È assurdo pensare che ormai non si possa più indossare nulla di valore e che non si possa stare tranquilli nemmeno di giorno,” conclude, riflettendo sulla situazione alla Balduina.

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Rebibbia, Scuola Abbandonata: Il Pnrr Doveva Ridarle Vita, Ma Niente Si Muove

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Rebibbia, Scuola Abbandonata: Il Pnrr Doveva Ridarle Vita, Ma Niente Si Muove

#ScuolaAbbandonata: Mistero al Plesso Palenco di Rebibbia. Fondi Pnrr e proteste infiammano la scena. Cosa sta succedendo?

In una cornice di mistero e polemica, il plesso Palenco di Rebibbia torna sotto i riflettori. La scuola, abbandonata ormai da anni, era destinata a una ristrutturazione grazie ai fondi del Pnrr, ma l’intricato gioco tra amministrazione e movimenti di protesta complica la situazione. Chi è davvero responsabile?

Dal Municipio si levano critiche nei confronti dell’occupazione, attribuendo i disagi a un atto non autorizzato. Tuttavia, il Comune di Roma smentisce questa versione, attribuendo i ritardi e le difficoltà ai “problemi legati alle tempistiche”. Un rimpallo di responsabilità che lascia la comunità in attesa di chiarimenti.

I Movimenti per il diritto all’abitare non restano in silenzio e rispondono con fermezza: “Non ci stiamo a fare il capro espiatorio per le mancanze amministrative di altri.” Questa replica sottolinea le tensioni crescenti e mette in luce il malcontento di coloro che si trovano in prima linea.

Mentre il dibattito si intensifica, il destino del plesso Palenco rimane incerto. La comunità spera in una soluzione rapida per evitare che una risorsa educativa preziosa resti in stato di abbandono.

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Telemarketing. Dal 19 agosto cambiano le regole per le chiamate da numeri stranieri

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Telemarketing. Dal 19 agosto cambiano le regole per le chiamate da numeri stranieri
Prima rivoluzione in tema di telemarketing. Dal prossimo 19 agosto, infatti, scatterà il blocco delle chiamate commerciali provenienti dall’estero e che utilizzano finte numerazioni italiane per ingannare i cittadini. Lo ricorda Assoutenti, che sottolinea tuttavia come la novità interesserà solo le telefonate provenienti da numeri fissi.

Che cosa è il CLI (Calling Line Identification) usato dai call center

“Da martedì 19 agosto diventeranno operativi i nuovi filtri anti-spoofing imposti dall’Autorità per le comunicazioni agli operatori telefonici – spiega il presidente Gabriele Melluso – Il CLI Spoofing, acronimo di Calling Line Identification Spoofing, è una tecnica che permette a chi chiama di mascherare il proprio numero telefonico: il chiamante utilizza software che gli permettono di modificare il proprio ID chiamante, facendo apparire un numero diverso da quello reale. Il destinatario della chiamata vede comparire questo numero fasullo, ignaro che si tratti di un’identità contraffatta, ed è quindi portato con l’inganno a rispondere al telefono. Una tecnica utilizzata da operatori e call center illegali per proporre attraverso il telemarketing investimenti finanziari ma anche contratti di forniture energetiche”.

Telemarketing cosa cambia

Nello specifico con la delibera 106/25/CONS pubblicata lo scorso 19 maggio, l’Agcom ha approvato il Regolamento recante disposizioni a tutela degli utenti finali in materia di trasparenza nell’offerta di servizi di comunicazioni elettroniche e nella presentazione del numero chiamante (CLI- Calling Line Identity) – analizza Assoutenti – La delibera prevede, in capo agli operatori nazionali che ricevono chiamate consegnate da operatori esteri, l’obbligo di bloccare in Italia le chiamate con numero fisso italiano e quelle con numero mobile italiano, a meno che l’utente non sia effettivamente in roaming all’estero.
Misure che saranno applicate in due passaggi: il primo il 19 agosto, e riguarderà esclusivamente il blocco delle chiamate dall’estero con numero chiamante italiano di rete fissa; il secondo, il 19 novembre, riguarderà il blocco delle chiamate con numero chiamante italiano di rete mobile. Per chi non si adegua, multe fino a 1 milione di euro. 
Si tratta di un primo passo per combattere l’odioso fenomeno del telemarketing aggressivo, ma che non porrà fine alle chiamate commerciali indesiderate – avvisa Melluso – Occorrerà attendere novembre, quando scatterà il blocco anche per le finte numerazioni di rete mobile, per capire se la misura determinerà reali benefici per gli utenti. Per adesso l’unica strada per combattere realmente il teleselling selvaggio risiede nell’applicazione concreta dell’art. 66 quinques del Codice del consumo, che rende nulli i contratti non richiesti dai consumatori: una tutela sostanziale a valle che va applicata con rapidità ed efficienza”.
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