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Chi era Daniele Innocenzi, il barista deceduto in un incidente su viale Regina Margherita?

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Chi era Daniele Innocenzi, il barista deceduto in un incidente su viale Regina Margherita?

Daniele Innocenzi era uno dei barman più noti della Capitale, un bartender d’eccellenza e negli anni ha preparato cocktail nei locali più famosi delle notti romane. È morto in un tragico incidente avvenuto nella notte di ieri in viale Regina Margherita.

Tragico incidente in viale Regina Margherita

Daniele Innocenzi, 49 anni, è morto in un terribile incidente avvenuto nella notte di ieri in viale Regina Margherita, all’altezza dell’incrocio con via Dalmazia. Stava tornando a casa dopo una serata trascorsa con alcuni amici al Sally Brown a San Lorenzo, ma per cause ancora da accertare ha perso il controllo della sua moto, una Honda Sh 125, mentre viaggiava in direzione Parioli.

Sul posto sono immediatamente arrivati i soccorritori e gli agenti della Polizia locale del II Gruppo, che hanno effettuato i rilievi. I sanitari hanno fatto di tutto per rianimarlo, ma non c’è stato niente da fare.

Indagini ancora in corso sull’incidente

Le indagini sono ancora in corso e per il momento le forze dell’ordine non escludono che l’incidente possa essere stato causato da un altro mezzo. Non si spiega, infatti, come abbia fatto il 49enne a perdere il controllo. Un’altra delle ipotesi che dovrà essere verificata è la possibilità che i binari del tram abbiano sbilanciato il motociclista e lo abbiano fatto cadere con violenza sull’asfalto. Da accertare anche la velocità a cui procedeva la moto e anche eventuali guasti meccanici del mezzo.

La salma dell’uomo, infine, è stata posta sotto sequestro e nelle prossime ore sarà effettuata l’autopsia. Anche la pista del malore improvviso, infatti, non viene per il momento scartata. Saranno effettuati anche test per analizzare l’eventuale consumo di alcol o droga.

Daniele Innocenzi era uno dei barman più noti della Capitale, un bartender d’eccellenza e negli anni ha preparato cocktail nei locali più famosi delle notti romane. Dall’Open Bar di Ostia al Brancaleone a Montesacro.

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Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas

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Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas

Resta alta l’attenzione a Roma dopo la violenta esplosione avvenuta ieri mattina intorno alle 8 in via dei Gordiani, zona Prenestino. Un distributore di GPL è saltato in aria causando oltre 40 feriti, tra cui due in condizioni gravi, ora ricoverati all’ospedale Sant’Eugenio. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i soccorritori, alcuni dei quali sono rimasti coinvolti nella deflagrazione.

L’Arpa e il Noe hanno installato dispositivi per monitorare la qualità dell’aria, temendo la presenza di gas residui. La Protezione Civile ha consigliato ai residenti di non uscire, tenere chiuse le finestre e spegnere i condizionatori. La Procura ha aperto un’indagine per disastro colposo: le prime ipotesi parlano di un guasto ad un impianto GPL.

Il tempestivo intervento dei gestori di un centro estivo vicino ha evitato una possibile tragedia: i bambini presenti sono stati evacuati poco prima dell’esplosione. La zona resta isolata, con ingenti danni anche a strutture vicine, come la polisportiva Villa De Sanctis. Le autorità stanno proseguendo le indagini e i controlli ambientali.

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Roma, giovane cuoco ucciso al parco: si indaga su una tentata rapina, ma il portafoglio era intatto

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Roma, giovane cuoco ucciso al parco: si indaga su una tentata rapina, ma il portafoglio era intatto

Tragedia alla Montagnola, nella periferia sud della Capitale: Mamun Miah, 27 anni, cittadino del Bangladesh e cuoco in un ristorante di piazza Venezia, è stato trovato senza vita al parco della Solidarietà, nei pressi del civico 393 di via Cristoforo Colombo. Il giovane è stato colpito al torace da una coltellata che non gli ha lasciato scampo, l’aggressore è fuggito ed è tuttora ricercato.

L’ipotesi investigativa principale resta quella della rapina finita male. Secondo alcuni amici della vittima, connazionali che spesso trascorrevano con lui le serate nel parco dopo il lavoro, Mamun avrebbe reagito a un tentativo di furto ed è stato accoltellato. I testimoni, pur trovandosi a una certa distanza al momento dell’attacco, raccontano di averlo visto discutere animatamente con un uomo nei pressi di un centro sportivo, non lontano dalla sua abitazione in via dell’Arcadia.

Ma il dettaglio che lascia perplessi è che nella tasca dei pantaloni del giovane è stato rinvenuto il portafoglio, completo di denaro e documenti. Un elemento che complica la lettura del movente: perché uccidere per rapinare, se poi l’aggressore fugge a mani vuote?

A destare ulteriori sospetti è l’identikit tracciato dagli amici di Mamun, che indicano come possibile responsabile un senzatetto della zona, noto per aggirarsi nei pressi del parco. Al momento, però, l’uomo non è stato rintracciato.

I carabinieri della compagnia Eur, insieme ai colleghi della stazione di San Sebastiano, stanno conducendo le indagini e sono già state acquisite le immagini delle videocamere di sorveglianza presenti nell’area per cercare di identificare chi fosse nei paraggi al momento del delitto. Sarà anche l’autopsia a fornire risposte decisive, chiarendo l’esatta dinamica dell’aggressione e se la vittima abbia tentato di difendersi.

Mamun Miah viveva da solo e lavorava duramente per mantenersi. I familiari, rimasti in Bangladesh, sono stati avvisati della tragedia. Nel frattempo, la comunità bengalese di Roma è sotto shock e chiede giustizia per un giovane la cui unica colpa sembra essere stata quella di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato.

Un omicidio così brutale, in un contesto apparentemente tranquillo, riaccende i riflettori sulla sicurezza nelle aree periferiche della città: luoghi spesso dimenticati, dove la presenza delle forze dell’ordine non è costante e il degrado sociale favorisce l’emergere di situazioni pericolose. La morte di Mamun Miah non può restare solo una notizia di cronaca: deve spingere a riflettere su come tutelare davvero chi lavora onestamente e cerca solo una vita dignitosa.

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