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Interrotta la Metro B per un albero caduto: città paralizzata e passeggeri nel caos”

La mattina di giovedì 7 agosto 2025 è iniziata nel caos per migliaia di romani. Un grande albero è improvvisamente crollato sui cavi della linea B della metropolitana, nei pressi della stazione Basilica San Paolo, provocando l’interruzione totale della circolazione sia sulla linea B che sulla diramazione B1.
Il fatto è avvenuto intorno alle 9:30 e ha immediatamente generato forti disagi per i passeggeri, molti dei quali si stavano recando al lavoro o in altre destinazioni fondamentali. Atac ha attivato un servizio sostitutivo con autobus, ma le difficoltà non sono mancate: ritardi, fermate affollate e traffico rallentato hanno messo a dura prova la pazienza dei cittadini. Nel frattempo, i Vigili del Fuoco sono intervenuti per rimuovere l’albero e mettere in sicurezza la zona. Tecnici specializzati hanno poi effettuato verifiche sui cavi danneggiati e sull’intera linea, mentre il Comune ha annunciato nuove ispezioni straordinarie sul verde urbano in prossimità dei binari.
Questo episodio non è solo un incidente isolato, ma l’ennesimo segnale d’allarme su quanto la manutenzione del verde a Roma sia spesso trascurata. Con l’aumento delle temperature estive e i cambiamenti climatici, il rischio di cedimenti di alberi è in crescita. È quindi fondamentale prevenire situazioni simili, che mettono in pericolo la sicurezza pubblica e bloccano servizi essenziali.
Alla luce di quanto accaduto, appare chiaro che la gestione del verde urbano e la sicurezza delle infrastrutture debbano tornare al centro dell’attenzione politica e amministrativa, per evitare che episodi del genere diventino la norma in una città già provata da molti problemi strutturali.
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Ha selezionato con i suoi complici la sua vittima tra un gruppetto di ragazzi che si intrattenevano a fine serata, in Piazza Trilussa.
Dopo averli avvicinati con una scusa, mentre uno di loro si intratteneva con il resto del gruppo, gli altri tre hanno accerchiato la vittima spingendola a terra per strapparle la catenina d’oro dal collo. Dopo il primo tentativo non andato a buon fine, hanno provato a “rifarsi” sul marsupio, ma il giovane è riuscito a divincolarsi e a scappare. Non paghi della violenza agita poco prima, i tre lo hanno raggiunto per colpirlo prima con una bottiglia di vetro e a calci, riuscendo così a guadagnarsi il bottino preso di mira e a fuggire via.
Le indagini della Polizia di Stato hanno preso il via dalle dettagliate descrizioni fornite dalla vittima in sede di denuncia, con tanto di “primo piano” fornito dalle immagini di videosorveglianza delle telecamere presenti nella piazza romana. Quelle immagini “catturate” si sono trasformate, così, nell’ “identikit” di un tunisino di 23 anni che è stato bloccato, una settimana dopo, dagli agenti del Commissariato Trastevere mentre passeggiava da solo ed indisturbato su Ponte Sisto. I successivi riscontri hanno consentito di associare il suo volto ed il suo abbigliamento a quello di uno dei quattro presunti responsabili della rapina.
Per il tunisino, quindi, è immediatamente scattato il fermo di indiziato di delitto per rapina aggravata in concorso, successivamente convalidato dall’Autorità Giudiziaria. Si evidenzia che le attività investigative sopradescritte attengono alla fase delle indagini preliminari e che, pertanto, l’indagato è da ritenersi presunto innocente fino ad accertamento definitivo con sentenza irrevocabile.