28 Marzo 2024

ROMA E DINTORNI

LEGGI ANCHE

ROMA Daniele De Rossi pensa al futuro: “Mi godo questi momenti”

Daniele De Rossi pensa al futuro. Per il capitano della Roma questo potrebbe essere l’ultimo ritiro con la maglia giallorossa. Con l’esperienza accumulata in tanti anni di carriera è cresciuto. E’ diventato più saggio, consapevole dei propri mezzi e dell’opportunità che sta vivendo nonostante l’età. Ormai trentaquattrenne, ammette senza giri di parole quanto sia vicina la fine della sua carriera calcistica e quanto sia duro allenarsi per tentare di prolungarla.

Intervenuto ai microfoni di Roma Tv Daniele De Rossi pensa al futuro: “Vedere Bianda che è del 2000, Riccardi del 2001 e mia figlia del 2005, mi fa sentire vecchio. E’ una cosa che fa effetto. Anche in un semplice contrasto in allenamento non bisognerebbe guardare in faccia nessuno, ma bisogna stare attenti a chi si ha davanti. Anche una parola rivolta a un compagno di 25 anni bisogna dirla in maniera diversa a uno di 18 o 19. Il ritiro, le corse, lo stare lontano dalla famiglia, non fanno mai tanto piacere. Ma più invecchio e più cerco di godermela perché so di essere vicino alla fine. Quando ero giovane entravo in campo e tiravo delle ‘bombe’ a freddo, ora faccio riscaldamento, poi attivazione. E’ tutto un altro sport. Anche a 25 anni sarei stato meglio allenandomi in questo modo”.

Poi il paragone con un grande del basket americano e l’incontro in nazionale con Antonio Conte: “Lui ti fa rendere conto che stai calando o che avresti calato in futuro. Cominci allora a lavorare in maniera diversa. E ti piace ancora di più quello che fai, quello che diventi. A 34 anni non è detto che debba andare più piano degli altri. Lebron James fa dei campionati migliori adesso rispetto a quelli che faceva a 25 anni. Se lo può fare lui che è un campione, posso farlo anche io”.

Sulla grande rivale Juventus: “L’acquisto di Ronaldo è un beneficio per il calcio italiano. Ma sopratutto per la Juventus che se lo ha preso è perché puntano a qualcosa più in alto. Vincere sette scudetti significa che stai facendo bene e che hai ammazzato il campionato. Comprare il giocatore più forte del mondo vuol dire che stai puntando sempre più in alto, poi in realtà dovrà ambientarsi. La squadra giocherà per lui ma non tutto è scritto. Ma a bocce ferme è come partire due piedi più avanti rispetto agli altri. Comprando lui la Juve punta alla Champions e il campionato lo danno per scontato, ma non è scritto che lo vinceranno”.

Infine sui nuovi acquisti: “Pastore mi piace molto. Sono amico di Sirigu e Verratti e ne ho sempre sentito parlare bene. È piacevole condividere lo spogliatoio con lui perché educato. Avrà bisogno di tempo per prendere il ritmo italiano, lì al Psg è bello essere più forti di tutti, loro ammazzavano davvero il campionato e i ritmi partita si possono anche abbassare. Dovrà prendere una parvenza di fisicità perché qui in Italia è più complicato”.

SERIE A: CHIEVO E PARMA A RISCHIO ESCLUSIONE

SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK

LIVE NEWS