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Il Campidoglio ha deciso: i Vigili presidieranno 24 ore su 24 le fontane di Roma

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Il Campidoglio ha deciso: i Vigili presidieranno 24 ore su 24 le fontane di Roma

I Vigili presidieranno 24 ore su 24 le fontane di Roma.

Un ennesimo sfregio alla fonatana dell’Altare della Patria (leggi qui). Non è il primo caso, anzi è uno dei tantissimi, ma questa volta il Campidoglio non vuole correre ai riparì, bensì prevenire. E per questo che i Vigili presidieranno 24 ore su 24 le fontane di Roma. I monumenti da controllare saranno: la Fontana di Trevi, piazza di Spagna, piazza Venezia, piazza della Repubblica, Campo de Fiori, Fontanone del Gianicolo, Piazza Navona, Piazza del Popolo, Piazza Madonna dei Monti, piazza Trilussa, piazza Santa Maria in Trastevere, Piazza Navona e piazza del Popolo, Monti. Lo ha annunciato il vice-sindaco Bergamo che poi ha parlato dei due ragazzi che si sono immersi nella fontana dell’Altare della Patria: “Non escludo che i responsabili possano essere denunciati anche per vilipendio. Una volta identificati dalla Polizia Locale, che è attivamente al lavoro per rintracciarli, verranno puniti con il massimo delle sanzioni previste“.

 

Non è d’accordo il Sindacato di polizia locale Sulpl Roma, queste le parole del segretario Stefano Giannini: “Si aggiungono anche le fontane a tutto quello che siamo fermi a piantonare. Invitiamo il comando a dire quali servizi sono stati tagliati per piantonare anche fontane e ponti dopo il lungo elenco di questi ultimi tempi: campi rom, immondizia, alberi, buche, voragini. 
I romani vogliono una polizia locale mobile e pronta all’intervento. La risposta dei nostri vertici è: fermi a piantonare.
Fino al prossimo video che ci porterà a piantonare chissà cosa altro”.

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Il turismo che non vogliamo. “Stop ai viaggi organizzati lungo il confine di Gaza​”

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Il turismo che non vogliamo. “Stop ai viaggi organizzati lungo il confine di Gaza​”

Denunciamo con sdegno la promozione, da parte di alcune note agenzie turistiche internazionali, di “tour della realtà” al confine con Gaza, trasformando la tragedia umana della popolazione palestinese in un’attrazione turistica. Siamo di fronte a un’operazione cinica e inaccettabile, che sfrutta la sofferenza e la distruzione provocate da mesi di guerra per offrire “esperienze forti” a pagamento, con pacchetti che promettono scorci di città bombardate e la possibilità di “vedere con i propri occhi il confine con Gaza”.

Il tutto mentre la popolazione palestinese è sottoposta a bombardamenti, assedi, fame e deportazioni. Questa mercificazione del dolore umano è un oltraggio alla memoria delle vittime, una forma moderna di pornografia bellica, che contribuisce a normalizzare l’occupazione, la violenza e la disumanizzazione di un intero popolo.

Mentre la comunità internazionale dovrebbe mobilitarsi per il cessate il fuoco immediato e il riconoscimento dei diritti del popolo palestinese, c’è chi specula sulla guerra come se fosse un set cinematografico. È il riflesso più degradato di un sistema che fa profitto anche sulle macerie. Chiediamo l’immediata rimozione di questi “tour” dai portali di viaggio internazionali e l’apertura di un dibattito pubblico sull’etica del turismo nei contesti di conflitto.

Alcuni siti che promuovono questi viaggi sono tra i più visitati al mondo e contribuiscono a una narrazione tossica, che presenta solo un lato della guerra, legittimando l’occupazione e criminalizzando le vittime. Esprimiamo piena solidarietà al popolo palestinese e continueremo a battersi, in Italia e in Europa, contro il genocidio in corso a Gaza e contro ogni tentativo di strumentalizzarne il dramma. La guerra non è uno spettacolo. La morte non è un souvenir. Il turismo dell’orrore è complicità con il genocidio!”. Lo dichiara Giovanni Barbera della Direzione nazionale di Rifondazione Comunista.

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Art of play Roma e il lavoratore preso a pugni senza contratto. La risposta ufficiale della mostra

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Art of play Roma e il lavoratore preso a pugni senza contratto. La risposta ufficiale della mostra

L’organizzazione della mostra Art of Play desidera esprimere innanzitutto il proprio rammarico per l’episodio recentemente avvenuto presso l’esposizione in corso a Roma.

Dopo il pugno ricevuto che ha fatto il giro del web, arriva la nota ufficiale dell’azienda.

“Art of Play si avvale di agenzie esterne specializzate per l’ingaggio di performer e figuranti, tra cui la persona coinvolta nell’episodio. L’organizzazione di Art of Play ha un rapporto regolare con queste agenzie, pertanto non è direttamente coinvolta nei rapporti tra le agenzie e i lavoratori. Art of Play esprime ancora una volta vicinanza alla performer e si impegna a verificare eventuali irregolarità in sede appropriata”.

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