Sport
Dazn risponde alle critiche e si scusa: le parole di Rushton

Dazn risponde alle critiche e si scusa, lo fa ai microfoni di Gazzetta.it attraverso il proprio Ceo James Rushton.
Dazn risponde alle critiche e si scusa: “Per prima cosa, diciamolo chiaramente: avendo i tifosi al centro del nostro business qualsiasi problema che impatta sull’esperienza di Dazn da parte dei fan è un problema serio e, ovviamente, ci rammarichiamo per i disagi che i tifosi hanno potuto avere. Dazn monitora la sua pila tecnologica e le relative prestazioni per il consumatore finale in tempo reale utilizzando oltre 250 punti dati individuali. Ciò significa che abbiamo avuto assoluta chiarezza delle prestazioni della piattaforma, incluso il peggioramento del servizio nei primi 20 minuti del secondo tempo di Lazio-Napoli. Considerate che le partite Dazn di Serie A di sabato e domenica sono state il più grande e il secondo più grande evento in streaming mai trasmesso in Italia. Abbiamo avuto enormi numeri di registrazioni e la nostra audience ha raggiunto il picco con 440mila dispositivi simultanei all’84’ di Sassuolo-Inter. All’inizio della ripresa di Lazio-Napoli abbiamo avuto un peggioramento della performance, relativo a un singolo Cdn (i Cdn sono reti di server per la distribuzione dei contenuti audiovisivi che gli operatori acquistano per avere una capacità aggiuntiva, ndr). Ciò ha generato il re-buffering (quando l’immagine si impalla, ndr) su tutti i tipi di dispositivi che ha impattato sul 10% di tutti gli utenti per un periodo di 20 minuti, per un totale di 52 secondi di media a utente.
SULLE COLPE
“Indipendentemente dalla colpa, la responsabilità è nostra. Il problema è stato risolto immediatamente dal nostro team di ingegneri e la causa principale è stata identificata in un singolo Cdn insufficiente a causa della gestione dei file di registro degli errori. Questo tipo di istanze del registro degli errori è relativamente comune. Pertanto, la pila tecnologica Dazn è progettata per gestire in modo intelligente tali problemi spostando gli utenti tra una miriade di Cdn e i relativi database. Sfortunatamente la fluidità di questi spostamenti non ha funzionato con questo particolare Cdn come avrebbe dovuto e di conseguenza gli utenti non sono stati trasferiti automaticamente su un altro Cdn. Abbiamo agito per rimuovere questo Cdn dalla pila tecnologica Dazn in tempo per le partite di domenica sera durante le quali la performance della piattaforma è stata molto forte. Possiamo confermare che l’errore del Cdn non ha alcuna correlazione diretta con il numero totale di visualizzazioni o con la pila tecnologica di Dazn, la capacità dei Cdn o la dorsale Internet italiana”.
RUSHTON CONTINUA
“Regoliamo e ottimizziamo la qualità dell’immagine sia per il dispositivo che per il tipo di connessione dell’utente. Il problema del re-buffering ha avuto un impatto su tutti i tipi di dispositivi. I dati in nostro possesso mostrano che i dispositivi da salotto hanno ottenuto risultati significativamente migliori (come standard) rispetto ai dispositivi mobili. I nostri tre più principali dispositivi da salotto hanno registrato una velocità media di oltre 5 MBps, che ha consentito un’immagine HD di alta qualità per l’utente, con un re-buffering medio dello 0,6% (esclusi i 20 minuti del secondo tempo di Lazio-Napoli). Le prestazioni comparabili sui dispositivi mobili sono inferiori del 30% quando sono collegati a wifi e di circa il 50% in meno quando connessi a una rete cellulare. Questo livello di prestazioni dei dispositivi mobili è relativamente standard, anche se inferiore a quanto previsto. I livelli di consumo su cellulare erano senza precedenti e in parte è senza dubbio legato al fatto che si è in un periodo vacanziero in Italia. Il livello di consumo mobile rispetto ad altri dispositivi è stato cinque volte superiore al consumo standard in tutti gli altri mercati di Dazn e, per quanto riguarda lo scorso weekend, ha rappresentato il 50% di tutti i minuti trasmessi in streaming. Considerando questo, mentre sempre più persone iniziano a utilizzare Dazn sui dispositivi da salotto (PS4, Xbox One, tutte le principali smart TV, Chromecast, Apple TV, Firestick, TIM Vision e il decoder Sky Q la cui app verrà rilasciata prossimamente), i dati suggeriscono chiaramente che l’esperienza visiva migliorerà”.
SULL’INFRASTUTTURA ITALIANA
“L’attuale infrastruttura italiana non è un problema per noi. In occasione del nostro picco di audience domenica sera, Dazn stava utilizzando circa il 30% della capacità che avevamo a disposizione attraverso i nostri partner Cdn e continueremo a lavorare duramente con loro per migliorare costantemente il servizio”.
SEGUI LA NOSTRA PAGINA FACEBOOK
ABBANDONA I RIFUTI IN STRADA…PUNIZIONE ESEMPLARE >>> LEGGI QUI
Ultime Notizie Roma
IL BORSINO DELLE 12 | Roma, ore calde sul fronte Paredes: il Boca accelera. Kostic pista concreta, Ibanez si propone all’Atalanta

CALCIOMERCATO ROMA – Mattinata intensa sul fronte giallorosso, con diversi scenari in evoluzione: tiene banco la situazione legata a Leandro Paredes, sempre più vicino al ritorno al Boca Juniors. La Roma monitora le alternative a De Cuyper, con Kostic che guadagna terreno. Intanto, spunta una suggestione in difesa: Ibanez, attualmente in uscita dall’Al-Ahli, si sarebbe proposto alla Roma di Gasperini.
Leandro Paredes è a un passo dal lasciare la Capitale. Il centrocampista argentino, dopo settimane di contatti e indiscrezioni, si avvicina concretamente al ritorno al Boca Juniors. A confermare l’interesse è stato lo stesso vicepresidente del club, Juan Román Riquelme, intervenuto ai microfoni di Canal de Boca:
“Con Leandro c’è un rapporto speciale. Le porte del nostro club per lui sono sempre aperte. Non posso aggiungere altro al momento”.
Secondo quanto filtra, l’intesa tra il giocatore e il club argentino è già stata raggiunta: pronto un contratto fino al 2028. Ora si attende l’offerta ufficiale alla Roma, che si aggira intorno ai 3,5 milioni di euro. La cessione del classe ’94 permetterebbe ai giallorossi di realizzare una plusvalenza stimata in circa 2 milioni.
Calcio
Roma obbligata a vendere: N’Dicka il primo nome sulla lista, Svilar blindato

La Roma è alle prese con una vera e propria corsa contro il tempo: entro il 30 giugno, il club giallorosso dovrà generare almeno 15 milioni di euro in plusvalenze per non incorrere nelle sanzioni previste dalla UEFA, come stabilito dal Settlement Agreement firmato nella stagione 2021-22. Solo dopo aver sistemato i conti, potrà prendere realmente forma il mercato in entrata. Prima però bisognerà concentrarsi sulle cessioni, anche quelle eccellenti.
Tra i nomi in uscita c’è quello di Evan N’Dicka. Secondo quanto riportato da La Repubblica, a Trigoria è stata presa una decisione chiara: il difensore ivoriano è stato inserito nella lista dei sacrificabili. Un addio che sarebbe dettato esclusivamente da ragioni economiche, con l’obiettivo di rispettare i rigidi parametri imposti dal Fair Play Finanziario.
Sebbene non siano state rese pubbliche cifre ufficiali, l’obiettivo minimo è chiaro: generare una plusvalenza tra i 15 e i 18 milioni di euro entro la fine del mese. Per questo, la Roma ha già incaricato alcuni intermediari di sondare il mercato alla ricerca di acquirenti interessati al centrale ex Eintracht. La valutazione parte da una base compresa tra i 30 e i 35 milioni di euro.
Sul fronte cessioni, non rientra invece il nome di Mile Svilar: il portiere belga, diventato padre nelle ultime ore, è considerato un elemento fondamentale del progetto tecnico targato Gasperini. Il nuovo direttore sportivo Frederic Massara lo ha contattato personalmente per ribadirgli la centralità nel progetto: “Non sei in vendita, sei il nostro presente e il nostro futuro”.
-
Ultime Notizie Roma3 giorni fa
La sfida invisibile degli HR e la risposta di bValue
-
Ultime Notizie Roma2 giorni fa
Quando la fede diventa spettacolo: il caso del nuovo imam di Bologna
-
Ultime Notizie Roma4 giorni fa
IL BORSINO DELLE 12 | Roma, ore calde sul fronte Paredes: il Boca accelera. Kostic pista concreta, Ibanez si propone all’Atalanta
-
Roma e dintorni2 giorni fa
Incidente mortale a Roma, motociclista perde la vita sulla Salaria