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PONTE MAMMOLO Sequestrata area adibita a discarica abusiva

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PONTE MAMMOLO Sequestrata area adibita a discarica abusiva

PONTE MAMMOLO Sequestrata area adibita a discarica abusiva. L’area è di oltre 30mila mq di superficie.

PONTE MAMMOLO Sequestrata area adibita a discarica abusiva. Gli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale del Gruppo IV Tiburtino, diretti dal Dirigente Lorenzo Botta, hanno sequestrato un’area privata di circa 30.000 mq in zona Ponte Mammolo. I motivi del sequestro? Disastro ambientale e smaltimento illecito dei rifiuti. All’interno gli agenti hanno rinvenuto dei manufatti abusivi. C’erano docce e bagni occupati da una trentina di individui stranieri. Una vera e propria discarica abusiva, in una zona sottoposta a vincolo ambientale. Presenti rifiuti interrati di ogni genere. In particolare materiale di risulta ed elettrodomestici, molti dei quali venivano gettati nel confinante fiume Aniene. Gli accertamenti eseguiti dagli agenti hanno portato alla luce una situazione, dalle gravi conseguenze ambientali, con danni alle falde acquifere ed ai terreni circostanti. Inoltre ci sono episodi di ostruzione lungo il fiume adiacente tali da determinare allagamenti sulla via Tiburtina. Nel fiume confluivano anche gli scarichi dei bagni. Gli occupanti e la proprietà dell’area sono stati denunciati per i reati ambientali commessi e per gli abusi in materia edilizia. Le opere di bonifica saranno a cura della proprietà del sito. Essa dovrà provvedere al ripristino delle condizioni di sicurezza dell’area.

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Il turismo che non vogliamo. “Stop ai viaggi organizzati lungo il confine di Gaza​”

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Il turismo che non vogliamo. “Stop ai viaggi organizzati lungo il confine di Gaza​”

Denunciamo con sdegno la promozione, da parte di alcune note agenzie turistiche internazionali, di “tour della realtà” al confine con Gaza, trasformando la tragedia umana della popolazione palestinese in un’attrazione turistica. Siamo di fronte a un’operazione cinica e inaccettabile, che sfrutta la sofferenza e la distruzione provocate da mesi di guerra per offrire “esperienze forti” a pagamento, con pacchetti che promettono scorci di città bombardate e la possibilità di “vedere con i propri occhi il confine con Gaza”.

Il tutto mentre la popolazione palestinese è sottoposta a bombardamenti, assedi, fame e deportazioni. Questa mercificazione del dolore umano è un oltraggio alla memoria delle vittime, una forma moderna di pornografia bellica, che contribuisce a normalizzare l’occupazione, la violenza e la disumanizzazione di un intero popolo.

Mentre la comunità internazionale dovrebbe mobilitarsi per il cessate il fuoco immediato e il riconoscimento dei diritti del popolo palestinese, c’è chi specula sulla guerra come se fosse un set cinematografico. È il riflesso più degradato di un sistema che fa profitto anche sulle macerie. Chiediamo l’immediata rimozione di questi “tour” dai portali di viaggio internazionali e l’apertura di un dibattito pubblico sull’etica del turismo nei contesti di conflitto.

Alcuni siti che promuovono questi viaggi sono tra i più visitati al mondo e contribuiscono a una narrazione tossica, che presenta solo un lato della guerra, legittimando l’occupazione e criminalizzando le vittime. Esprimiamo piena solidarietà al popolo palestinese e continueremo a battersi, in Italia e in Europa, contro il genocidio in corso a Gaza e contro ogni tentativo di strumentalizzarne il dramma. La guerra non è uno spettacolo. La morte non è un souvenir. Il turismo dell’orrore è complicità con il genocidio!”. Lo dichiara Giovanni Barbera della Direzione nazionale di Rifondazione Comunista.

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Art of play Roma e il lavoratore preso a pugni senza contratto. La risposta ufficiale della mostra

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Art of play Roma e il lavoratore preso a pugni senza contratto. La risposta ufficiale della mostra

L’organizzazione della mostra Art of Play desidera esprimere innanzitutto il proprio rammarico per l’episodio recentemente avvenuto presso l’esposizione in corso a Roma.

Dopo il pugno ricevuto che ha fatto il giro del web, arriva la nota ufficiale dell’azienda.

“Art of Play si avvale di agenzie esterne specializzate per l’ingaggio di performer e figuranti, tra cui la persona coinvolta nell’episodio. L’organizzazione di Art of Play ha un rapporto regolare con queste agenzie, pertanto non è direttamente coinvolta nei rapporti tra le agenzie e i lavoratori. Art of Play esprime ancora una volta vicinanza alla performer e si impegna a verificare eventuali irregolarità in sede appropriata”.

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