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PIGNETO Controlli a tappeto dei Carabinieri: 6 arresti

PIGNETO Controlli dei Carabinieri nella movida romana: i dettagli.
PIGNETO CONTROLLI DEI CARABINIERI – La scorsa sera, i Carabinieri della Compagnia Roma Piazza Dante hanno effettuato dei controlli straordinari del territorio nel quartiere del Pigneto, finalizzati alla prevenzione dei reati in genere, con particolare attenzione a quelli inerenti lo spaccio e la movida selvaggia.
Nel corso dei controlli, i Carabinieri hanno arrestato per spaccio, un 32enne romano, bloccato subito dopo aver ceduto 2 dosi di cocaina ad uno studente italiano, identificato e segnalato al Prefetto. La perquisizione del pusher ha permesso ai Carabinieri di rinvenire altre tre dosi della stessa sostanza e circa 550 euro, ritenuto il provento dell’illecita attività.
Una 18enne di origini bosniache è finita in manette, perché sorpresa a rubare il portafoglio dalla borsa di una turista americana. I Carabinieri hanno accertato che la donna faceva da “tutor” alla sua complice di appena 10 anni, denunciata in stato di libertà, per furto aggravato in concorso.
I militari hanno notificato 4 ordinanze di custodia cautelare in carcere a 3 cittadini nord-africani e un 38enne romano, tutti già noti alle forze dell’ordine e sottoposti a misure cautelari alternative.
Nella rete dei controlli sono finite anche 11 persone, tutte sanzionate amministrativamente, con contestuale richiesta al Questore del “Daspo Urbano”, poiché già arrestate e condannate definitivamente per il reato di spaccio, commesso a ridosso degli esercizi commerciali del quartiere.
Infine, tre titolari di attività commerciali, sono stati sanzionati per aver violato l’ordinanza sindacale relativa alla vendita e somministrazione di bevande alcoliche.
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Il turismo che non vogliamo. “Stop ai viaggi organizzati lungo il confine di Gaza”

Denunciamo con sdegno la promozione, da parte di alcune note agenzie turistiche internazionali, di “tour della realtà” al confine con Gaza, trasformando la tragedia umana della popolazione palestinese in un’attrazione turistica. Siamo di fronte a un’operazione cinica e inaccettabile, che sfrutta la sofferenza e la distruzione provocate da mesi di guerra per offrire “esperienze forti” a pagamento, con pacchetti che promettono scorci di città bombardate e la possibilità di “vedere con i propri occhi il confine con Gaza”.
Il tutto mentre la popolazione palestinese è sottoposta a bombardamenti, assedi, fame e deportazioni. Questa mercificazione del dolore umano è un oltraggio alla memoria delle vittime, una forma moderna di pornografia bellica, che contribuisce a normalizzare l’occupazione, la violenza e la disumanizzazione di un intero popolo.
Mentre la comunità internazionale dovrebbe mobilitarsi per il cessate il fuoco immediato e il riconoscimento dei diritti del popolo palestinese, c’è chi specula sulla guerra come se fosse un set cinematografico. È il riflesso più degradato di un sistema che fa profitto anche sulle macerie. Chiediamo l’immediata rimozione di questi “tour” dai portali di viaggio internazionali e l’apertura di un dibattito pubblico sull’etica del turismo nei contesti di conflitto.
Alcuni siti che promuovono questi viaggi sono tra i più visitati al mondo e contribuiscono a una narrazione tossica, che presenta solo un lato della guerra, legittimando l’occupazione e criminalizzando le vittime. Esprimiamo piena solidarietà al popolo palestinese e continueremo a battersi, in Italia e in Europa, contro il genocidio in corso a Gaza e contro ogni tentativo di strumentalizzarne il dramma. La guerra non è uno spettacolo. La morte non è un souvenir. Il turismo dell’orrore è complicità con il genocidio!”. Lo dichiara Giovanni Barbera della Direzione nazionale di Rifondazione Comunista.
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Art of play Roma e il lavoratore preso a pugni senza contratto. La risposta ufficiale della mostra

L’organizzazione della mostra Art of Play desidera esprimere innanzitutto il proprio rammarico per l’episodio recentemente avvenuto presso l’esposizione in corso a Roma.
Dopo il pugno ricevuto che ha fatto il giro del web, arriva la nota ufficiale dell’azienda.
“Art of Play si avvale di agenzie esterne specializzate per l’ingaggio di performer e figuranti, tra cui la persona coinvolta nell’episodio. L’organizzazione di Art of Play ha un rapporto regolare con queste agenzie, pertanto non è direttamente coinvolta nei rapporti tra le agenzie e i lavoratori. Art of Play esprime ancora una volta vicinanza alla performer e si impegna a verificare eventuali irregolarità in sede appropriata”.
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