Cronaca
ROMA Cinghiali in libertà, è allarme tra i residenti

ROMA Una colonia di cinghiali sta terrorizzando da diverse settimane i residenti del quartiere Aurelio. La denuncia del Comitato di Quartiere.
È allarme cinghiali: il Comitato di Quartiere Aurelio – Roma XIII ha inoltrato un esposto al Prefetto, al Sindaco e al Presidente della Regione Lazio e per conoscenza al Direttore della Asl Roma 1, all’Ente Regionale Roma Natura e ai Presidenti dei Municipi XIII e XIV avente per oggetto “denuncia per mancata attuazione del protocollo d’intesa stipulato tra Comune di Roma, Città Metropolitana di Roma e Regione Lazio il 2 febbraio 2020, per la gestione del cinghiale (sus Scrofa L.) nel territorio di Roma Capitale”. Questo perché, come spiegato nell’esposto inviato dal Comitato, “nelle ultime settimane il territorio confinante con il Parco del Pineto (Aurelio, Balduina, Boccea, S.Pietro) è stato oggetto di invasione di molte decine di capi di cinghiali, avvistati in ogni ora del giorno e della notte, che hanno provocato allarme e paura tra i residenti, per le forti ripercussioni in tema di sicurezza e di salute pubblica”. In attesa di un intervento da parte delle istituzioni, il CdQ invita i cittadini a partecipare sabato 10 ottobre ad una iniziativa di sensibilizzazione per la pulizia del Parco del Pineto.
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Cronaca
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Tre condanne e un verdetto inaspettato: la storia dietro il caso

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Le Condanne Scioccanti
In un processo che ha svelato orrori nascosti, il gup di Roma ha emesso tre condanne a carico di operatori sociosanitari del Centro di Educazione Motoria (Cem), accusati di torture e maltrattamenti su pazienti con gravi patologie psicofisiche. Le pene variano da 3 anni e 4 mesi a 2 anni e 4 mesi, un verdetto che solleva interrogativi su come abusi del genere possano accadere in luoghi destinati a proteggere i più vulnerabili.
L’Assoluzione Inaspettata
Mentre tre operatori affrontano ora le conseguenze delle loro azioni, uno è stato assolto con la formula “per non avere commesso il fatto”. Questa decisione sorprendente aggiunge un tocco di mistero al caso, lasciando tutti a chiedersi se ci siano stati errori o segreti ancora da svelare in questa intricata storia di accuse e indagini.Il Ruolo della Croce Rossa
È stata proprio la Croce Rossa a far scattare l’inchiesta, costituendosi parte civile dopo aver denunciato gli abusi. Questo intervento coraggioso ha portato alla luce un vero e proprio scandalo, spingendo le autorità a indagare approfonditamente su ciò che accadeva nel Cem e alimentando curiosità su come organizzazioni come questa possano diventare sentinelle contro l’ingiustizia.
Altri Sviluppi del Caso
Nel procedimento, due imputati sono stati rinviati a giudizio, mentre quattro hanno optato per il patteggiamento: due con 4 anni per il reato di tortura, e gli altri due con 2 anni, sospesi dopo un percorso di recupero. Questi esiti aprono la porta a ulteriori domande su responsabilità e riforme nel settore sociosanitario, un intreccio di fatti che continua a catturare l’attenzione.
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