Cronaca
OSTIA Colpo al clan Spada: in manette due giovani rampolli
Clan Spada, nuovo scacco delle forze dell’ordine in quel di Ostia

Clan Spada, altre due ‘perdite’ a Ostia per mano della Polizia di Stato.
Clan Spada – Si tratta di un 34enne e un 31enne, figli del capostipite Armando e rampolli emergenti della dinastia. Per la Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, devono rispondere di reati gravissimi. Traffico di droga, estorsione, sequestro di persona, associazione a delinquere, fino alla riduzione in schiavitù. Il tutto con l’aggravante del metodo mafioso già costato diversi ergastoli ai membri della famiglia Sinti.
A dare il via al processo che ha portato all’arresto una madre, con una chiamata, in lacrime da un bagno, agli agenti del X Distretto. La donna non ne poteva più di vedere i suoi figli ridotti in uno stato pietoso per pochi grammi di crack. Gli aguzzini infatti li sequestravano, torturavano, seviziavano e infine umiliavano diffondendo sui social i video di queste scene. Per rifondere i debiti accumulati dai ragazzi per l’acquisto della cocaina, una loro sorella era stata addirittura costretta a prostituirsi. Non solo: la donna per anni aveva dovuto pagare al clan un ‘affitto’ di un garage occupato in via Forni.
Una situazione, circondata da una cortina impalpabile e complice di omertà, che alla fine questa madre-coraggio ha deciso di spazzare via. E lo ha fatto usando l’arma più potente a protezione dei propri cari: la legalità. Le indagini lampo, favorite dalla fiducia dell’intera famiglia della donna, hanno permesso agli inquirenti di trovare importanti riscontri. I quali, trasmessi alla Procura di Roma, hanno condotto questa notte ai due fermi di indiziato di delitto. L’abitazione abusiva è finita invece sotto sequestro e sarà presto riconsegnata alla legalità.
Cronaca
Mauro Gonnelli, ex candidato leghista aggredito dopo lite sui social per parcheggi

#ScandaloParcheggi: Un politico picchiato brutalmente per aver svelato corruzione e pericoli nascosti a Fiumicino?
Chi è la vittima dell’aggressione?
Mauro Gonnelli, un tempo candidato sindaco e storico esponente della Lega, nonché amico personale di Matteo Salvini, è finito al centro di un episodio violento e misterioso. Oggi lontano dalla politica attiva, Gonnelli si è trasformato in una voce critica contro la maggioranza di centrodestra che governa Fiumicino, puntando il dito su questioni spinose come la gestione dei parcheggi a lunga sosta per i viaggiatori dell’aeroporto.
Come è scoppiata la controversia che ha scatenato l’attacco?
Tutto è iniziato con un post sui social di Gonnelli, dove denunciava le speculazioni economiche e i rischi per la sicurezza legati ai nuovi parcheggi a pagamento vicino alle scuole di Fiumicino. “Aprire aree per migliaia di auto a pochi metri da asili e scuole è un’incoscienza totale – ha scritto – immaginate un incendio, con bambini in fuga nel caos!” Le sue parole hanno infiammato i commenti online, attirando minacce velate da persone legate a certi ambienti, fino a un appuntamento per un presunto “faccia a faccia” che si è trasformato in un agguato brutale.
I dettagli dell’agguato che lascia senza fiato
L’attacco è avvenuto con precisione chirurgica: martedì 6 maggio, intorno alle 22:30, mentre Gonnelli attendeva il figlio in un parcheggio vicino allo stadio Garbaglia. Almeno due aggressori lo hanno sorpreso da dietro, colpendolo con pugni violenti e professionali, come se uno di loro fosse un esperto di boxe. Lasciato a terra in una pozza di sangue, con naso rotto e due costole fratturate, Gonnelli è stato soccorso e dimesso con 20 giorni di prognosi. Le indagini ora puntano su un piano premeditato, con una fuga in auto guidata da un terzo complice.
Le reazioni che alimentano i sospetti
L’avvocato di Gonnelli, Massimiliano Gabrielli, non ha dubbi: “Questo non è un incidente casuale, ma un tentativo mafioso per proteggere affari loschi e silenziare una voce scomoda”. Eppure, dall’attuale maggioranza al potere, incluso il sindaco Mario Baccini, non è arrivata alcuna solidarietà. Al contrario, la consigliera regionale del Pd, Michela Califano, ha espresso preoccupazione, chiedendo indagini approfondite su un episodio che potrebbe nascondere molto di più di quanto si vede in superficie. Chi c’è dietro questo mistero? E quali interessi sporchi sono in gioco?
Cronaca
Il sogno dei Berrettini: Matteo e Jacopo come coppia agli Internazionali

#FratelliSulCampo Hai mai sognato di giocare a tennis con tuo fratello e realizzare un desiderio che sembrava impossibile? Scopri come due talenti hanno fatto squadra in un match che sta facendo impazzire i fan! ⚡
L’Incontro Epico
Ieri, in un momento che ha catturato l’attenzione di tutti gli appassionati di tennis, due fratelli si sono ritrovati finalmente dalla stessa parte del campo. Per la prima volta, hanno formato una coppia nel doppio, affrontando due big come Musetti e Sonego. Immagina l’adrenalina e la tensione: un’opportunità unica che ha trasformato una semplice partita in un evento da non perdere!
Il Desiderio che Si Avvera
Quello che rende questa storia irresistibile è la dichiarazione dei protagonisti: “Realizzato un desiderio”. Sì, proprio così! I due fratelli hanno parlato di quanto questo match rappresenti il culmine di anni di passione e rivalità fraterna, trasformando un sogno d’infanzia in realtà sul campo. Chissà quali segreti si nascondono dietro questa unione improvvisa? Non potrai smettere di pensarci! 😲
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