Cronaca
LUNGOTEVERE Turista precipita dal parapetto e finisce in terapia intensiva
LUNGOTEVERE Turista precipita dal parapetto. La tragedia all’altezza del Ponte Duca Amedeo

LUNGOTEVERE Turista precipita dal parapetto. Americana, 35 anni, la donna si trovava nella Capitale in viaggio di nozze. Insieme a lei il marito, che non ha potuto far niente per salvarla. Il volo è infatti terminato sulla banchina sottostante, ferendola in maniera piuttosto grave. La criticità del suo quadro l’ha costretta al trasporto all’ospedale San Camillo, dove si trova attualmente ricoverata.
LUNGOTEVERE TURISTA PRECIPITA, IL RACCONTO
Il tutto risale a mercoledì scorso, in serata. Stando alla testimonianza del marito, la coppia stava rientrando in albergo dopo un giro in centro. Giunti nei pressi del Ponte Duca D’Aosta, avrebbero deciso di effettuare una sosta e la donna si sarebbe accomodata sulla balaustra. Proprio da qui, per cause ancora da accertare, sarebbe caduta di sotto. Senza che l’uomo, nonostante un immediato tentativo, riuscisse a tenerla su.
Sul posto, prontamente allertato, è giunto in soccorso personale del 118. I sanitari hanno dapprima provato a curare la donna in loco e poi l’hanno condotta d’urgenza in ospedale. Qui i medici le hanno riscontrato arti e testa fratturati in più punti e hanno dunque optato per la degenza in terapia intensiva.
LUNGOTEVERE TURISTA PRECIPITA, LE INDAGINI
Sull’episodio è ora al lavoro la Polizia, che sta vagliando, oltre alla versione del marito, anche quella di possibili altri testimoni. Non si esclude alcuna ipotesi, anche se quella più probabile per gli inquirenti resta l’incidente.
LAZIO IN ZONA GIALLA? ZINGARETTI RISPONDE
Cronaca
L’onda rosa conquista Roma: Race for the Cure e i suoi 150mila partecipanti

HaiMaiVistoUnaMareaRosaCosìPotente Che ha invaso Roma per combattere i tumori al seno? #RaceForTheCure #PrevenzioneSalvaVite #DonneInRosa
L’Evento
Immagina una folla colorata e travolgente che trasforma le strade di Roma in un simbolo di speranza: è l’edizione n.26 della Race for the Cure, dove oltre 150mila persone hanno marciato unite contro i tumori al seno. Quale segreto nasconde questa manifestazione globale di Komen Italia? Le storie di donne coraggiose che sfidano la malattia con un messaggio potente: non sei sola nella lotta. E proprio la presidente del Comitato d’Onore, Laura Mattarella, ha definito la sua partecipazione un impegno “convinto”, ricordando a tutti che la prevenzione potrebbe essere la chiave per sconfiggere il nemico invisibile.
Le Testimonianze
Cosa accade quando le voci delle sopravvissute rubano la scena al Circo Massimo? Ecco le “Donne in Rosa”, eroi moderni che condividono storie in grado di emozionare e ispirare, proprio come ha sottolineato il sindaco Roberto Gualtieri, definendo l’evento un “miracolo civile”. Queste testimonianze non solo sensibilizzano sull’importanza della diagnosi precoce, ma offrono una luce di speranza alle circa 56.000 donne in Italia che affrontano ogni anno questa battaglia. Guarire è più che possibile: per oltre il 90% di loro, un controllo tempestivo fa la differenza assoluta.Gli Ospiti
E se ti dicessimo che star del calibro di Maria Grazia Cucinotta e Rosanna Banfi si uniscono a politici e atleti per un obiettivo comune? La Race for the Cure, inserita nel calendario giubilare, ha visto sorprese mozzafiato come l’illuminazione in rosa della Nave Vespucci e un lancio acrobatico con il Tricolore. Sul palco, figure come la presidente di Komen Italia Daniela Terribile, il ministro Maria Elisabetta Alberti Casellati e altre personalità hanno amplificato il messaggio, trasformando l’evento in una festa di solidarietà che ha raccolto fondi grazie a migliaia di volontari e aziende come Acea. Preparati a stupirti!
L’Impegno
Scopri come questa onda rosa continua a espandersi: grazie alla Race for the Cure, Komen Italia ha già investito oltre 31 milioni di euro in progetti di ricerca e prevenzione. L’avventura non si ferma a Roma – prossimamente toccherà Bari, Bologna, Brescia, Matera e perfino numerosi comuni della Campania. Il “popolo rosa” è inarrestabile, e chissà quali nuove storie emergeranno da queste tappe!
Cronaca
L’istruttore e la condanna a due anni: una storia da scoprire

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I Fatti Shocking
Immagina una giovane studentessa di 21 anni, piena di sogni e determinazione, che decide di prendere la patente per aiutare il padre malato. Ma durante le lezioni estive a Roma, in una scuola guida di zona Furio Camillo, il suo istruttore ultrasettantenne inizia a oltrepassare ogni limite: frasi ambigue, tocchi indesiderati e persino un tentativo di abusarla. Lei, paralizzata dalla paura, prosegue le lezioni già pagate, ma quando le cose degenerano con un bicchierino di whisky e un attacco più esplicito, trova il coraggio di denunciare. Sarà questa la svolta che cambia tutto?
Il Processo che Ha Lasciato Tutti Senza Parole
I giudici hanno creduto alla sua storia, condannando l’istruttore a due anni e un mese per violenza sessuale e tentati abusi. Il pubblico ministero ha sottolineato come la giovane fosse in soggezione di fronte a una figura autorevole, e nonostante le avances, non poteva semplicemente andarsene dopo aver pagato. Ma cosa ha detto la difesa? Ha provato a insinuare un consenso implicito per la mancanza di reazione, ma la vittima ha ribattuto con forza: “Ero bloccata dal terrore, non potevo reagire!”. L’avvocatessa del Telefono Rosa, che l’ha assistita, è entusiasta: “L’importante era che il reato fosse riconosciuto, per proteggere altre ragazze da questo predatore”. Una vittoria che fa riflettere su quante storie del genere restino nascoste.
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