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Cronaca

Tifoso romanista disabile pestato: choc dopo Salisburgo-Roma

Tifoso romanista disabile pestato. I dettagli dell’episodio, avvenuto al termine della gara di Europa League

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Tifoso romanista disabile pestato: choc dopo Salisburgo-Roma

Tifoso romanista disabile pestato. L’uomo, un 60enne, si era recato insieme al figlio di 16 anni, anche lui coinvolto nell’episodio, al seguito della squadra di Mourinho. Il tutto si è consumato nel piazzale davanti la Red Bull Arena, poco dopo il fischio finale della partita. La polizia austriaca è stata infatti costretta ad una carica per disperdere un gruppo di tifosi giallorossi. Battendo sui vetri, questi ultimi stavano cercando ‘con le cattive’ di salire sulla navetta che collega lo stadio al parcheggio. Tra chi attendeva il bus c’erano anche il 60enne e il figlio, che evidentemente sono stati inglobati tra i facinorosi e coinvolti nella carica.

Avendo poca agilità di movimento a causa delle stampelle, l’uomo sarebbe stato tra i primi ad essere colpito dagli agenti. La scena è stata immortalata in un video, che ovviamente ha fatto in poco tempo il giro del web. In esso si vede anche il figlio, che, resosi conto delle difficoltà del padre, ha provato a soccorrerlo, ma è stato bloccato e ammanettato ad una recinzione. Privo temporaneamente di sensi, il 60enne è stato portato in ospedale, mentre il ragazzo veniva condotto nella stazione di Polizia dello stadio. La disavventura è terminata poi solo a notte inoltrata. Adesso sono di nuovo a casa, ma, dopo aver certificato i danni subiti, potrebbero sporgere denuncia.

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Stefano Pescosolido: “Grazie ai fan romani, ho battuto quel presuntuoso di Agassi”

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Stefano Pescosolido: “Grazie ai fan romani, ho battuto quel presuntuoso di Agassi”

Hai mai sognato di battere una leggenda come Agassi al Foro Italico? #TennisLegends #RomaMagica

I ricordi indimenticabili di Stefano Pescosolido

Stefano Pescosolido, l’ex stella del tennis italiano, rivive ancora l’euforia del pubblico dopo la sua straordinaria vittoria contro Andre Agassi nel 1994. Classe 1971, ha segnato gli anni Novanta con due titoli ATP e otto partecipazioni consecutive alla Coppa Davis. Quei match al Foro Italico restano per lui emozioni uniche, con video che guarda ancora oggi per rivivere quei momenti magici.

Qual è il ricordo più bello della sua carriera?

Pescosolido ha una carriera di sedici anni alle spalle, arrivando al 42esimo posto nel ranking mondiale. Tra i suoi tesori, spicca la vittoria al torneo del Parioli, dove è cresciuto dopo essersi trasferito a Roma a 13 anni. Ma è la Città Eterna a dominare i suoi pensieri: dai primi tornei all’esordio in Coppa Davis, ogni ricordo è avvolto da un piacere indelebile che fa incuriosire chiunque ami lo sport.

Roma, il sogno di ogni tennista italiano

Per un giocatore come Pescosolido, originario del Frusinate, giocare gli Internazionali di Roma era un’attesa elettrizzante. Immaginate l’energia extra che dava quel pubblico speciale, con il Pietrangeli già strapieno durante le qualificazioni! Roma non è solo un torneo, è la storia viva del tennis e della città, un palco che infonde forza e passione come nessun altro.

La leggendaria vittoria contro Agassi

E se vi dicessimo che nel 1994, Pescosolido ha sconfitto Agassi in tre set sul Pietrangeli? Quel match è stato un punto culminante: per la prima volta contro il campione, con il pubblico che gridava il suo nome, trasformando la tensione in energia pura. Chissà cosa si prova a vedere un rivale innervosirsi di fronte a te… Roma rende tutto più epico!

Come ha vissuto l’addio al tennis?

Dopo aver appeso la racchetta al chiodo nel 2005, Pescosolido ammette che i viaggi intensi l’hanno spinto a quella scelta. La malinconia c’è, ma ora torna a Roma come spettatore, gustando gli Internazionali tra la folla. E indovinate? Viene ancora riconosciuto, un’emozione che non smette di stupire!

L’era dei tennisti italiani oggi

Essere il numero uno in Italia come il 42esimo al mondo: Pescosolido si chiede come sarebbe giocare con sei azzurri nei top 40, come Sinner. Quel “movimento pazzesco” di giovani talenti darebbe una carica incredibile, ispirando tutti a puntare più in alto. Curiosi di sapere se avrebbe cambiato tutto?

I consigli per i giovani, incluso suo figlio

Per suo figlio e i ragazzi che inseguono il tennis, Pescosolido ha un messaggio intrigante: deve essere divertimento puro, ma con sacrifici e dedizione. Niente pressioni eccessive, solo passi graduali e una voglia inesauribile di imparare. Chissà quanti sogni nasceranno da questi consigli!

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Come un tributo a una band svedese ha conquistato Roma

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Come un tributo a una band svedese ha conquistato Roma

ABBAFever a Roma: Uno spettacolo tributo che ha fatto impazzire fan di tutte le età! #TributoABBA #MusicaPop #ShowIrresistibile

Lo Show Esplosivo che Ha Infiammato il Teatro Brancaccio

Giovanissimi e ultrasessantenni si sono uniti in un turbine di emozioni venerdì 9 maggio al Teatro Brancaccio di Roma, dove uno spettacolo tributo agli ABBA ha catturato l’essenza della celebre band svedese. Con 150 milioni di dischi venduti e anni di dominio nelle classifiche dal 1974 al 1982, i brani di Agnetha, Frida, Benny e Björn hanno riportato in vita l’energia travolgente di un’epoca leggendaria. Immagina due cantanti cariche di vitalità, con stivaloni bianchi a metà coscia e mini abiti colorati, che hanno trasformato la serata in un’esplosione di gioia contagiosa.

Brani Cult e Balli Collettivi Impossibili da Resistere

I classici indimenticabili come “Money, Money, Money”, “Dancing Queen” e “Gimme! Gimme! Gimme!” hanno scatenato una frenesia irrefrenabile tra il pubblico. Spettatori di ogni età hanno abbandonato le poltrone per unirsi a un ballo collettivo, rivivendo l’atmosfera magica dei concerti degli ABBA, un gruppo che si è sciolto 40 anni fa ma che continua a far battere i cuori. Sarà stato l’appeal timeless di queste hit o l’energia palpabile sul palco? Chissà, ma una cosa è certa: nessuno è rimasto seduto!

L’Interazione Surreale con un Fan Sul Palco

E poi, il colpo di scena: uno spettatore è stato scelto per unirsi alle due instancabili cantanti sul palco, aggiungendo un tocco di magia alla performance. Il signor Alessandro, con la sua cascata di ricci castani, ha ballato alla grande tra le star della serata, diventando il “nuovo Fernando” in un momento interattivo che ha reso lo show ancora più epico. Ti sei mai chiesto cosa significhi vivere un concerto come se fossi parte dello spettacolo? Ecco, qui è successo davvero!

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