Roma e giovani, il dato che fa poco onore alla Capitale

Roma e giovani, il binomio non esiste. E pensare che, tra opportunità di studio e di divertimento, la Capitale, dal punto di vista dell’accoglienza ai ragazzi, non avrebbe nulla da invidiare ad altre città. E invece risulta essere tra quelle dove chi ha tra i 18 e i 35 anni vive peggio. A dirlo è il quotidiano Il Sole 24 Ore, nella sua terza classifica sulla qualità della vita nelle province d’Italia. E su 107 esaminate, Roma è la numero 104.

Solo quartultima quindi la nostra città, che può comunque consolarsi con la ‘top ten’ per numero di laureati. Il 36,4% della fascia 25-39 anni, che le valgono l’ottavo posto in graduatoria. Per il resto, come si suol dire, stendiamo un velo pietoso. A partire dai dati sui matrimoni e sui parti, che però si inseriscono in una tendenza che accompagna un pò tutta l’Italia. Sul fronte della disoccupazione tra i giovani tra i 15 e i 24 anni, registriamo invece un 14, 5%.

Mentre al 21,8 si attesta la percentuale dei ‘neet’, di quelli cioè che non studiano e non lavorano. E non va meglio fra gli occupati, di cui solo il 7,6% si dichiara soddisfatto del proprio impiego. Deludenti anche i capitoli ‘costo dell’affitto’ e ‘aree sportive’. Il primo incide infatti sul reddito medio, in zona semicentrale, per il 76,5%. Delle seconde invece non vi è traccia: ogni residente tra i 18 e i 35 anni ne ha infatti a disposizione appena 0,1 metri quadri.