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“Ama Roma” con i soldi nostri. 600 euro per gli operatori ecologici che lavoreranno a Natale

Bonus fino a 600 euro per i netturbini che lavorano a Natale a Roma
Durante le feste di Natale, Roma si illumina con luci festive e i cassonetti straripano di pacchi e regali, lasciando spesso la città invasa dai rifiuti.
Tuttavia, quest’anno l’azienda dei rifiuti di Roma, Ama, ha stretto un accordo con i sindacati per garantire un servizio regolare durante le festività.
L’accordo prevede un ampliamento delle ore di lavoro straordinario per i netturbini e l’introduzione di un maxi bonus che potrebbe aumentare gli stipendi fino a 600 euro al mese.
L’accordo, raggiunto il 26 giugno di quest’anno, prevede fino a 250 ore di straordinario all’anno, ma verrà quasi raddoppiato, consentendo ai netturbini di lavorare fino a 450 ore entro la fine del 2023. Questo ampliamento dell’orario di lavoro straordinario garantirà una maggiore copertura dei turni durante le festività natalizie.
L’azienda si sta impegnando anche nelle assunzioni di nuovo personale, prevedendo di firmare 1000 nuovi contratti entro la fine dell’anno. Questo mix di nuove assunzioni e ore straordinarie mira a prevenire l’accumulo e il caos dei rifiuti durante le festività. Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Messaggero, il segretario generale Fit Cisl Lazio, Marino Masucci, sottolinea l’importanza di aumentare la produttività, rendendo chiaro che mentre lo straordinario non è obbligatorio, l’intenzione è di migliorare il decoro della Capitale.
Queste misure sono un passo avanti significativo per garantire un servizio regolare durante le festività natalizie e prevenire il caos dei rifiuti. L’accordo tra Ama e i sindacati mira a garantire la continuità e la regolarità del servizio pubblico, offrendo maggiori opportunità di lavoro e benefici ai netturbini di Roma.
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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