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Vendite auto, aumento in Europa. Segno più anche per le elettriche

Vendite auto in Europa in forte crescita, boom per le auto elettriche
Secondo i dati diffusi dall’Acea, le immatricolazioni di auto in Unione Europea, Paesi Efta e Regno Unito hanno raggiunto quota 1.039.253 nel mese di ottobre 2023, registrando un aumento del 14,1% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Nei primi dieci mesi del 2023, le vendite di auto hanno raggiunto un totale di 10.722.930 unità, con un incremento del 16,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Inoltre, la quota di vetture elettriche è salita dal 12,2% al 15,2% nei primi dieci mesi del 2023, segnalando un crescente interesse per le auto elettriche nel mercato europeo.
Il gruppo Stellantis ha immatricolato 189.327 auto in ottobre, registrando un incremento del 10,8% rispetto allo stesso mese del 2022. Tuttavia, nonostante questi dati positivi, le immatricolazioni di auto in Europa sono ancora al di sotto dei livelli del 2019, con un calo del 19,6% nei primi dieci mesi del 2023. Si prevede che il ritorno alla normalità del mercato dell’auto potrebbe avvenire nel 2025 o addirittura nel 2026, secondo le previsioni del Centro Studi Promotor.
La quota di immatricolazioni di auto elettriche varia notevolmente tra i diversi Paesi, con la Norvegia in testa con l’83,5% e la Slovacchia in coda con il 2,5%. In Italia, la quota di immatricolazioni di auto elettriche è del 3,9%, nonostante gli incentivi disponibili. Questi dati dimostrano che c’è ancora spazio per la crescita delle vendite di auto elettriche anche in un grande mercato come quello italiano.
Infine, secondo il presidente dell’Anfia, Roberto Vavassori, il mercato europeo dell’auto ha registrato un’altra crescita a due cifre, con la Francia in testa alla classifica e una quota di penetrazione delle vetture elettriche che supera quella delle vetture diesel. Si auspica una transizione pragmatica e razionale, in vista del dossier Euro 7, con normative che sostengano ulteriormente il settore automobilistico.
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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