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Anziano Aggredito in Bici da Due Giovani: Indagini in Corso

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Anziano Aggredito in Bici da Due Giovani: Indagini in Corso

L’Incidente a Fiumicino

Un uomo di sessantacinque anni è stato vittima di un’aggressione mentre era in sella alla sua bicicletta. L’incidente è avvenuto presso la rotatoria di via degli Orti a Fiumicino, dove due giovani a bordo di un’auto hanno colpito il ciclista al volto, provocandogli la frattura del setto nasale. La vittima è stata trasportata immediatamente all’ospedale Grassi di Ostia per ricevere le cure necessarie.

La Dinamica dell’Aggressione

Secondo quanto riferito, il 65enne avrebbe richiamato l’attenzione dei giovani sulla guida imprudente, dopo che questi avevano tagliato bruscamente la strada con la loro automobile, una Fiat. La discussione che ne è seguita ha rapidamente degenerato in violenza, culminando con la rottura del naso del ciclista. Sul luogo sono intervenuti i carabinieri di Fregene e i soccorritori del 118, che hanno prestato soccorso all’uomo.

Condizioni della Vittima e Ulteriori Complicazioni

Dopo i primi soccorsi, la vittima è stata riportata nuovamente in ospedale a causa di problemi legati al suo defibrillatore sottocutaneo. Le complicazioni mediche hanno richiesto ulteriori interventi dei sanitari.

Testimonianze e Indagini in Corso

Diversi testimoni hanno assistito all’aggressione e hanno fornito una descrizione dettagliata dell’auto e dei due giovani aggressori. Le autorità stanno utilizzando queste informazioni per cercare di identificare i responsabili dell’aggressione. I due malviventi, non ancora identificati, rischiano una denuncia per lesioni.

Conclusione

Le forze dell’ordine continuano a indagare per individuare i colpevoli di questo vile attacco. Chiunque abbia ulteriori informazioni è invitato a contattare le autorità per aiutare nelle indagini.

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La NOAA rileva metalli da SpaceX nell’atmosfera, ma la Casa Bianca archivia in fretta le indagini

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La NOAA rileva metalli da SpaceX nell’atmosfera, ma la Casa Bianca archivia in fretta le indagini

InquinamentoSpazialeMisterioso Hai mai immaginato che i satelliti che portano internet ovunque stiano inquinando l’atmosfera come mai prima d’ora, e che potenti interessi commerciali potrebbero stare bloccando le indagini?

I rientri sempre più frequenti di satelliti come quelli di Starlink stanno riversando metalli insoliti nella stratosfera, suscitando preoccupazioni globali per l’ambiente. Ma ora, il governo degli Stati Uniti ha bloccato fondi cruciali per studiare questo fenomeno, alimentando sospetti su motivazioni nascoste legate a grandi aziende spaziali.

Tagli Shoccanti alla Ricerca

In piena attesa dell’approvazione del bilancio, la Casa Bianca sta eliminando i finanziamenti a progetti vitali sulla contaminazione causata da razzi e satelliti. Questo fa parte di tagli drastici che stanno colpendo la NOAA, l’Ufficio Nazionale di Ricerca Oceanica e Atmosferica, insieme alla NASA. Una scoperta incredibile è emersa alla fine del 2023: i ricercatori della NOAA hanno rilevato un accumulo crescente di metalli nella stratosfera.

Un team della NOAA ha analizzato particelle di acido solforico raccolte durante voli ad alta quota con l’aereo WB-57 della NASA sopra l’Alaska e il Midwest. Lo studio ha identificato più di 20 elementi, tra cui litio, alluminio, rame, niobio e hafnio, materiali legati all’industria spaziale e non presenti naturalmente. Si teme che questo accumulo possa minacciare lo strato di ozono e il clima, ma senza fondi, gli sforzi per approfondire sono a rischio.

Il Ruolo Sconvolgente di SpaceX

Le ambizioni di SpaceX e altre aziende stanno accelerando questo problema, con migliaia di satelliti che rientrano e vaporizzano nell’atmosfera. SpaceX, guidata da Elon Musk, domina i lanci spaziali, mettendo in orbita l’80% del carico utile, per lo più satelliti Starlink.

Con circa 8.400 satelliti Starlink lanciati e 1.080 già rientrati, e piani per altre costellazioni come quella di Amazon con Project Kuiper, il numero di satelliti in orbita potrebbe raggiungere i 100.000. Questi rientrano ogni cinque anni, creando un flusso costante di metalli che potrebbe alterare l’atmosfera per sempre. E mentre si spera in un “riciclo” rapido dei rifiuti spaziali, l’impatto daily resta un mistero, con esperti che ora guardano ad altri paesi per risposte. Quali segreti si celano dietro questi lanci record?

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Nel 2023 ricercatori curiosoni entrano in una caverna remota e scovano l’ultimo tesoro archeologico del paese

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Nel 2023 ricercatori curiosoni entrano in una caverna remota e scovano l’ultimo tesoro archeologico del paese

MisteroAnticoScoperto Archeologi messicani hanno svelato un tesoro nascosto di 14 oggetti preispanici in una grotta remota, potenzialmente legato a riti di fertilità che potrebbero riscrivere la storia!

Immaginate di esplorare una grotta dimenticata nel cuore della sierra di Guerrero, in Messico, e imbattervi in un segreto sepolto da secoli: è esattamente ciò che è accaduto a Adrián Beltrán, una guida locale, e Yekaretina Katiya Pavlova, una speleologa russa, durante una missione di mappatura nel settembre 2023. Invece di semplici gallerie, i due hanno fatto una scoperta che ha catturato l’attenzione di tutti: percorrendo 150 metri fino al fondo e addentrandosi in un passaggio sommerso, si sono trovati di fronte a oggetti che parlano di antiche culture, trasformando una routine esplorativa in un’avventura da brivido.

La grotta di Tlayócoc è nota per le sue risorse naturali, come acqua e guano usati dagli agricoltori, ma nascondeva molto di più. Beltrán e Pavlova hanno raggiunto una camera interna, dove hanno trovato due braccialetti di conchiglie disposti su stalagmiti, inizialmente scambiati per spazzatura.

La loro emozione è palpabile nelle parole di Pavlova: “È stato molto emozionante! Un’esperienza simile a scoprire un pozzo di oltre 300 m all’interno della grotta. Qui siamo stati fortunati”.

Svelare gli enigmi

Con l’intervento di esperti, il sito è stato esaminato in dettaglio, rivelando non solo i braccialetti, ma anche una grande conchiglia, frammenti di dischi neri simili a specchi di pirite e altri reperti. Gli archeologi hanno notato che le stalagmiti erano state modificate, suggerendo un uso rituale.

Nel 2023 ricercatori curiosoni entrano in una caverna remota e scovano l’ultimo tesoro archeologico del paese

I simboli incisi sui braccialetti, come volti, segni a forma di “S” e linee a zigzag, potrebbero essere collegati alla “cosmogonia preispanica relativa alla creazione e alla fertilità”, come spiega Cuauhtémoc Reyes del Centro INAH Guerrero.

Ritrovamento di grande rilevanza

Questi 14 oggetti risalgono al periodo postclassico, tra il 950 e il 1521 d.C., e sono legati alla cultura tlacotepehua. “Era un ramo dei Tepuzteca, un antico gruppo che abitava nella sierra e si dedicava alla lavorazione dei metalli, da cui il nome”, aggiunge Pérez Negrete in un comunicato dell’INAH.

Questa scoperta apre nuove porte per comprendere le società preispaniche, potenzialmente rivelando aspetti di commercio e cultura in Guerrero.

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