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Salvini, sosia posta video fake sui social: la reazione del Ministro è sconvolgente

Sosia di Matteo Salvini in un video fake sui social che fa infuriare il ministro
Un video fasullo che circola ampiamente sui social media ha mostrato un individuo che somiglia al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, salire su una Tesla Model Y bloccata sul ghiaccio dopo che le catene sono state montate. Il filmato è diventato virale e è stato condiviso dallo stesso ministro che l’ha pubblicato sul suo profilo Instagram con la didascalia: “Si inventano pure video-fake pur di attaccare me e la Lega. Tra l’altro, non ho mai avuto o guidato una Tesla. Quanta paura facciamo a certa gente?”.
Il video ha suscitato una serie di polemiche e reazioni, con il ministro che si è sentito il bersaglio di un attacco mirato. La diffusione di contenuti falsi e manipolati con l’intento di danneggiare la reputazione di una persona pubblica è un fenomeno sempre più diffuso e preoccupante. La clip in questione è solo l’ultimo esempio di come le immagini possano essere utilizzate in modo fraudolento per fini politici o semplicemente per ottenere notorietà.
La risposta del ministro Salvini, che ha smentito categoricamente di avere mai guidato una Tesla e ha denunciato la malafede di chi ha diffuso il video, pone l’accento sull’importanza di verificare attentamente la veridicità di ciò che viene diffuso online. La lotta alla disinformazione e alle fake news è una sfida fondamentale per preservare la democrazia e il dibattito pubblico. La diffusione di contenuti falsi non danneggia solo l’immagine delle persone coinvolte, ma mette in discussione la fiducia nelle istituzioni e nelle fonti di informazione.
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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