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Vittorio Cecchi Gori esce dalla terapia intensiva dell’Ospedale Gemelli
Vittorio Cecchi Gori esce dalla terapia intensiva dell’Ospedale Gemelli

Vittorio Cecchi Gori esce dal reparto di terapia intensiva del Policlinico Gemelli
Il noto produttore cinematografico e ex presidente del club di calcio Fiorentina, Vittorio Cecchi Gori, è stato dimesso dal reparto di terapia intensiva e rianimazione del Policlinico Gemelli di Roma. La notizia è stata annunciata recentemente e segna la conclusione della sua settimana di ricovero, durante la quale è stato assistito dal Prof. Massimo Antonelli e dal suo team.
Rita Rusic, ex moglie di Cecchi Gori, insieme al figlio Mario Junior, ha fornito costante supporto durante il ricovero, esprimendo gratitudine verso il personale medico del Policlinico Gemelli e sottolineando l’importanza del sostegno familiare per il recupero di Gori, che sta mostrando segni di miglioramento nonostante il processo sia lento.
Successivamente alla sua uscita dal reparto di terapia intensiva, Cecchi Gori è stato affidato al professor Francesco Landi, medico di fiducia e amico della famiglia, presso il cui reparto rimarrà per un periodo non ancora determinato.
Gori si è sentito male mentre si trovava in casa con l’ex moglie, Rita Rusic. Secondo De Luca, medico e amico di Gori, “Vittorio domenica [11 febbraio] non si sentiva bene, ma non sembrava niente di grave. Abbiamo deciso di prenotare un controllo al Gemelli per sicurezza, dato che è una persona fragile. Lunedì è andato in ospedale con Rita ma nella notte tra lunedì e martedì ha avuto una crisi che ha reso necessario il trasferimento in terapia intensiva”.
Vittorio Cecchi Gori era già stato ricoverato presso il Policlinico Gemelli in passato, nel 2017 a causa di un’ischemia cerebrale e nuovamente nel 2020 e nel 2022 per complicanze polmonari post-Covid.
[Fonte](https://roma.repubblica.it/cronaca/2024/02/20/news/vittorio_cecchi_gori_lascia_reparto_terapia_intensiva_gemelli-422168390/?rss)
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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