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Bus e metro a rischio per 8 ore dopo morte dipendente Atac

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Bus e metro a rischio per 8 ore dopo morte dipendente Atac

Bus, Metro e Tram a Rischio per Sciopero a Roma

Giovedì 4 luglio, bus, metro e tram a Roma rischiano di fermarsi per otto ore a causa di uno sciopero dei mezzi pubblici. La mobilitazione è stata indetta dopo la morte di un dipendente Atac caduto nel deposito di Tor Vergata. I lavoratori chiedono maggiore sicurezza sul luogo di lavoro.

Annuncio dello Sciopero

Uno sciopero dei mezzi a Roma è in programma per domani, giovedì 4 luglio. Autobus, tram e metropolitane sono a rischio per otto ore. L’annuncio arriva dopo la morte del dipendente Atac nel deposito di Tor Vergata. Le segreterie regionali delle organizzazioni sindacali Orsa Trasporti e Usb Lavoro privato, Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato lo sciopero. Atac ha informato gli utenti che il servizio sull’intera rete non sarà garantito. Lo stop alla circolazione dei mezzi pubblici andrà dalle ore 8.30 alle 16.30. Come ogni giornata di sciopero, sono previste delle fasce di garanzia durante le quali il servizio è assicurato per andare incontro alle esigenze dei pendolari.

Orari dello Sciopero

Lo sciopero dei mezzi a Roma di giovedì 4 luglio seguirà i seguenti orari: inizierà alle ore 8.30 e terminerà alle 16.30. Durante la protesta, nelle stazioni della rete metro che resteranno eventualmente aperte, non sarà garantito il servizio di scale mobili, ascensori e montascale. L’azienda che gestisce il servizio di trasporto pubblico in città fa sapere che i parcheggi di interscambio resteranno aperti e che il servizio delle biglietterie online non subirà alcuna interruzione, mentre le biglietterie nelle stazioni metro potrebbero subire limitazioni.

Le Fasce di Garanzia

Come per ogni altro sciopero che riguarda i trasporti, anche per quello di domani sono previste delle fasce di garanzia. Autobus, metropolitane e tram saranno garantiti da inizio servizio fino alle ore 8.30 e dalle 16.30 fino al termine del servizio.

Sciopero a Seguito della Morte di un Dipendente Atac

Lo sciopero è stato proclamato a seguito della morte improvvisa di un dipendente Atac, un impiegato cinquantunenne caduto stamattina in una buca utilizzata per gli interventi di manutenzione dei mezzi all’interno del deposito di Tor Vergata. Nella nota si legge: “Dichiarazione di sciopero per gravi eventi lesivi dell’incolumità e della sicurezza del personale TPL ai sensi dell’art. 2 comma 7 della Legge 146/1990 e s.m.i”.

Dichiarazione di Natale Di Cola

“Domani è sciopero unitario in Atac, di 8 ore” ha dichiarato Natale Di Cola, segretario Cgil Roma e Lazio. “È la giusta risposta delle lavoratrici e dei lavoratori che incrociarono le braccia dopo che un loro collega è rimasto coinvolto in un gravissimo infortunio sul lavoro. Negli ultimi 14 giorni, nel Lazio, per la settima volta una persona che stava lavorando si è ritrovata a lottare tra la vita e la morte. Non è la prima volta che capita a chi lavora per far funzionare la Capitale, per questo ci aspettiamo una risposta forte anche da parte delle istituzioni affinché ci sia la giusta attenzione sulla salute e la sicurezza”.Fonte

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Achille Lauro e la polemica: “Inclusione o pietismo con la bambina disabile al concerto?”

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Achille Lauro e la polemica: “Inclusione o pietismo con la bambina disabile al concerto?”

#AchilleLauro2026 Lo storico concerto dello stadio Olimpico accende i riflettori su un problema silenzioso: l’accesso ai disabili. La denuncia scuote il mondo dello spettacolo!

Il concerto di Achille Lauro allo stadio Olimpico di Roma nel 2026, attesissimo da migliaia di fan, è diventato anche un emblema di una questione tanto importante quanto spesso trascurata. Una bambina con disabilità, inizialmente esclusa dall’evento perché i biglietti a lei accessibili erano esauriti, ha riportato l’attenzione sulle barriere che persone con disabilità devono affrontare per accedere ai grandi eventi musicali.

Graziella Saverino, presidentessa dell’associazione Entusiasmabili, ha lanciato un accorato appello. “Le criticità legate all’accesso per disabili sono inaccettabili”, afferma. La sua denuncia non è solo un grido d’aiuto per la bambina, ma una richiesta di maggiore consapevolezza e azione da parte di tutti i soggetti coinvolti nell’organizzazione di eventi di massa.

Nonostante il tutto esaurito, la vicenda ha scatenato un’ondata di solidarietà e una veloce reazione da parte degli organizzatori. La situazione è stata risolta con l’aggiunta di posti dedicati, dimostrando che la sensibilizzazione e l’intervento tempestivo possono fare la differenza.

Questa storia apre domande urgenti: quanti altri sono lasciati indietro? Cosa si può fare per garantire che eventi futuri siano realmente inclusivi? Questi quesiti risuonano mentre il sipario si chiude, lasciando spazio alla riflessione su un cambiamento necessario e inesorabile.

Fonte Verificata

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Operatore di Radiologia: “Senza reggiseno ci rendi felici” – La denuncia di Marzia scuote l’ospedale

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Operatore di Radiologia: “Senza reggiseno ci rendi felici” – La denuncia di Marzia scuote l’ospedale

#IndagineInCorso: Shock a Roma per il video virale di Marzia Sardo che denuncia molestie al Policlinico Umberto I. L’ospedale avvia accertamenti. #NotizieRoma #Giustizia

Un video destinato a far discutere quello pubblicato da Marzia Sardo, che ha lanciato un grido di allarme dopo aver vissuto una esperienza traumatica durante una procedura medica presso il Policlinico Umberto I di Roma. Le sue parole sono chiare: “Non è ammissibile una cosa del genere, denuncio tutto”. Il video, che ha rapidamente guadagnato attenzione sui social, ha in breve tempo superato il milione di visualizzazioni, sollevando un’ondata di indignazione.

Il Policlinico non ha esitato a rispondere e ha confermato di aver avviato un’indagine interna per far luce sui fatti. Una risposta che indica l’importanza di affrontare con serietà le segnalazioni di comportamenti inappropriati, soprattutto in ambito ospedaliero, dove la professionalità dovrebbe essere la priorità assoluta.

Questo episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza e il rispetto nei luoghi di cura, proprio mentre la comunità online mostra il suo sostegno a Marzia, ringraziandola per il coraggio di aver condiviso la sua esperienza. Le indagini chiariranno quanto accaduto, ma una cosa è certa: la vicenda ha messo sotto i riflettori una questione che non può essere ignorata.

Fonte Verificata

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