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SAN GIOVANNI Marocchino rapina invalido: fermato e arrestato

SAN GIOVANNI Marocchino rapina invalido: cosa è accaduto a Roma.
SAN GIOVANNI Marocchino rapina invalido – I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma hanno arrestato in flagranza, un cittadino del Marocco di 26 anni, con precedenti e irregolare sul territorio, per il reato di rapina. L’uomo, in via Ceneda, si è avvicinato ad un 54enne romano, con problemi di deambulazione e lo ha rapinato dello smartphone e del portafoglio con all’interno 100 euro. Nel tentativo di opporsi al furto, la vittima ha colpito il malvivente con una stampella, ma il rapinatore ha reagito estraendo un coltello e lo ha minacciato. La scena è stata notata da una pattuglia del Nucleo Radiomobile di Roma in transito che lo ha subito bloccato. La refurtiva è stata recuperata e restituita alla vittima, mentre l’uomo dopo l’arresto, è stato accompagnato presso il carcere di Regina Coeli.
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Roma e dintorni
“L’esplosione e l’auto in fiamme, così abbiamo salvato un uomo”: l’intervento dei carabinieri a Roma

(Adnkronos) –
Un uomo a bordo di un’auto andata in fiamme è stato salvato oggi durante l’esplosione del distributore di benzina a Roma, in zona Prenestina, grazie all’intervento di due carabinieri. A raccontare all’Adnkronos i drammatici momenti è il maresciallo capo Gregorio Assanti, del Nucleo radiomobile dei carabinieri di Roma, che ha soccorso l’uomo insieme al carabiniere rimasto ferito: “In via dei Gordiani c’è stata una prima deflagrazione e le fiamme hanno avvolto una macchina e un’ambulanza in transito”.
“Insieme agli infermieri del 118 che erano sull’ambulanza – ricostruisce – abbiamo soccorso l’uomo che era bordo dell’auto, era riuscito a uscire dalla vettura ma le fiamme erano talmente alte che è rimasto ustionato ed è caduto esanime a terra. Lo abbiamo portato lontano dal luogo della deflagrazione e l’abbiamo trasportato sulla nostra auto di servizio al pronto soccorso del policlinico Casilino”.
“Sono stati attimi. Un minuto dopo c’è stata la seconda deflagrazione, quella più forte e pericolosa, ci ha sbalzato lontano 4-5 metri e una parte della cisterna è stata scaraventata in aria ed è atterrata vicino a noi”, ricorda il maresciallo capo che sottolinea: “In quei momenti anche noi abbiamo paura – se non subentra la paura si diventa incoscienti e noi non siamo incoscienti – ma non ci facciamo bloccare, siamo corsi di nuovo sul posto abbiamo cercato di salvare più persone possibile”.
Con Gregorio Assanti, anche il maresciallo maggiore dei carabinieri Antonino Giorgio del Nucleo radiomobile di Roma, rimasto ferito oggi nell’esplosione. “Sembrava uno scenario di guerra”, ha raccontato. Il carabiniere ha spiegato di essere rimasto colpito dall'”onda di calore mentre tentavo di portare via delle persone; io ho continuato a fare quello che dovevo, portare via più persone possibile. Poi, dopo un’oretta, sono andato al Celio per le cure”.
“Mi dispiace che non siamo riusciti a portare via più persone, abbiamo fatto il possibile, mi vengono le lacrime perché ho visto colleghi di polizia e vigili del fuoco ferirti anche più di me e ustionati – conclude – Mi dispiace ma è il nostro lavoro, lo facciamo con coraggio e non con incoscienza”.
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Roma, De Priamo (FdI): stupiscono le critiche della Lucarelli sullo sportello per uomini vittime di violenza nel Municipio VI

“Per Lucarelli la violenza sarebbe un problema solo femminile”
Roma, 1 luglio – “Nel manifestare apprezzamento per l’iniziativa del Municipio VI di Roma, che ha istituito uno sportello antiviolenza destinato anche a uomini vittime di abusi, non si può non restare perplessi di fronte alle affermazioni dell’assessora Lucarelli. Le critiche da lei espresse, secondo cui tale servizio sarebbe offensivo nei confronti delle donne, appaiono come affermazioni assurde, che lasciano intendere che le donne debbano – giustamente – ricevere protezione e supporto, ma che ciò non debba valere per gli uomini”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo.
“Probabilmente, Lucarelli è convinta che la violenza sia un fenomeno che colpisce esclusivamente il genere femminile oppure, ipotesi ancor più preoccupante, ritiene che i principi di parità, uguaglianza e non discriminazione non siano applicabili indistintamente a tutti i cittadini, a prescindere dal genere – prosegue De Priamo –. Il suo approccio ideologico al tema della violenza non solo si basa su motivazioni strumentali per screditare un’iniziativa utile e condivisibile, ma finisce per utilizzare il concetto di lotta alla discriminazione in modo contraddittorio e, di fatto, discriminatorio”.
“Così come sono imprescindibili i centri antiviolenza dedicati alle donne – continua il senatore – non si comprende perché l’estensione della rete di protezione sociale non possa includere anche uomini che subiscono violenze, potenziando l’assistenza sul territorio. Ricordo inoltre che, oltre a questi servizi, il Municipio VI – merito del presidente Nicola Franco e dell’assessora Chiara Del Guerra – è l’unico a Roma e in Italia ad aver attivato un centro di ascolto per la comunità LGBTQI+, e sta lavorando per aprire un centro antiviolenza e una casa rifugio per donne vittime di maltrattamenti”.
“L’assessora Lucarelli dovrebbe chiarire se, secondo lei, il fatto di essere uomini comporti l’esclusione dal diritto alla tutela. Noi siamo convinti che ogni cittadino vittima di violenza, senza alcuna distinzione, debba ricevere sostegno e protezione per difendersi da abusi, soprusi e discriminazioni”, conclude De Priamo.
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