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Arrestati fratelli rapinatori: 3 rapine in negozio di dolci

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Arrestati fratelli rapinatori: 3 rapine in negozio di dolci

Arrestati fratelli rapinatori, hanno derubato per ben 3 volte in 4 mesi un negozio di dolciumi

Arrestati fratelli rapinatori – Al termine di un’attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, Gruppo reati gravi contro il patrimonio e gli stupefacenti, diretto dal Procuratore Aggiunto Dott.ssa Lucia Lotti, i Carabinieri della Stazione di Roma Tor Bella Monaca hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Roma, nei confronti di due  fratelli romani, per il reato di rapina aggravata in concorso.

I fatti risalgono a tre rapine commesse, dall’ottobre 2018 fino al mese di gennaio scorso. I due fratelli, uno di 35anni, già detenuto per altri reati, presso la casa circondariale di Cassino e l’altro 33enne, anche lui già sottoposto al regime degli arresti domiciliari, avevano preso di mira, un negozio/laboratorio di dolciumi, in località Colle Prenestino. In tutti gli episodi i due rapinatori hanno agito sempre nello stesso modo: entrati nell’esercizio commerciale, quando uno degli addetti alle vendite si spostava all’interno del laboratorio posto nel retro, si intrufolavano dirigendosi direttamente al registratore di cassa e svuotandolo.

Le indagini avviate a seguito del tempestivo intervento dei Carabinieri sul luogo, le attente analisi delle immagini di videosorveglianza del locale e i particolari forniti dalle vittime, hanno consentito di ricostruire i due identikit dei malfattori. Per il fratello minore 33enne si sono aperte le porte del carcere di Regina Coeli, mentre il 35enne è stato raggiunto dal provvedimento all’interno del carcere di Cassino.

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Il turismo che non vogliamo. “Stop ai viaggi organizzati lungo il confine di Gaza​”

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Il turismo che non vogliamo. “Stop ai viaggi organizzati lungo il confine di Gaza​”

Denunciamo con sdegno la promozione, da parte di alcune note agenzie turistiche internazionali, di “tour della realtà” al confine con Gaza, trasformando la tragedia umana della popolazione palestinese in un’attrazione turistica. Siamo di fronte a un’operazione cinica e inaccettabile, che sfrutta la sofferenza e la distruzione provocate da mesi di guerra per offrire “esperienze forti” a pagamento, con pacchetti che promettono scorci di città bombardate e la possibilità di “vedere con i propri occhi il confine con Gaza”.

Il tutto mentre la popolazione palestinese è sottoposta a bombardamenti, assedi, fame e deportazioni. Questa mercificazione del dolore umano è un oltraggio alla memoria delle vittime, una forma moderna di pornografia bellica, che contribuisce a normalizzare l’occupazione, la violenza e la disumanizzazione di un intero popolo.

Mentre la comunità internazionale dovrebbe mobilitarsi per il cessate il fuoco immediato e il riconoscimento dei diritti del popolo palestinese, c’è chi specula sulla guerra come se fosse un set cinematografico. È il riflesso più degradato di un sistema che fa profitto anche sulle macerie. Chiediamo l’immediata rimozione di questi “tour” dai portali di viaggio internazionali e l’apertura di un dibattito pubblico sull’etica del turismo nei contesti di conflitto.

Alcuni siti che promuovono questi viaggi sono tra i più visitati al mondo e contribuiscono a una narrazione tossica, che presenta solo un lato della guerra, legittimando l’occupazione e criminalizzando le vittime. Esprimiamo piena solidarietà al popolo palestinese e continueremo a battersi, in Italia e in Europa, contro il genocidio in corso a Gaza e contro ogni tentativo di strumentalizzarne il dramma. La guerra non è uno spettacolo. La morte non è un souvenir. Il turismo dell’orrore è complicità con il genocidio!”. Lo dichiara Giovanni Barbera della Direzione nazionale di Rifondazione Comunista.

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Art of play Roma e il lavoratore preso a pugni senza contratto. La risposta ufficiale della mostra

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Art of play Roma e il lavoratore preso a pugni senza contratto. La risposta ufficiale della mostra

L’organizzazione della mostra Art of Play desidera esprimere innanzitutto il proprio rammarico per l’episodio recentemente avvenuto presso l’esposizione in corso a Roma.

Dopo il pugno ricevuto che ha fatto il giro del web, arriva la nota ufficiale dell’azienda.

“Art of Play si avvale di agenzie esterne specializzate per l’ingaggio di performer e figuranti, tra cui la persona coinvolta nell’episodio. L’organizzazione di Art of Play ha un rapporto regolare con queste agenzie, pertanto non è direttamente coinvolta nei rapporti tra le agenzie e i lavoratori. Art of Play esprime ancora una volta vicinanza alla performer e si impegna a verificare eventuali irregolarità in sede appropriata”.

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