Cronaca
Norme anti-covid: si rifiuta di servigli da bere e gli incendiano il bar

E’ accaduto a Colleferro; i due “clienti” sono stati arrestati
Colleferro, provincia di Roma. I Carabinieri della Compagnia di Colleferro hanno arrestato dopo un’indagine lampo due uomini del posto, di 35 e 45 anni, colpevoli di aver appiccato un incendio in un bar del centro. I militari infatti sono intervenuti stanotte intorno alle 4 insieme ai Vigili del fuoco per sedere le fiamme che avvolgevano la parte anteriore del bar. Avviata subito un’indagine, hanno verificato che intorno 2.30 avevano controllato due individui nel centro cittadino senza valide ragioni, multandoli anche per violazione del coprifuoco. Avvertito il proprietario i Carabinieri, e grazie alla profonda conoscenza del territorio, sono riusciti velocemente a rintracciare i due nell’abitazione di un loro conoscente, sequestrandogli i vestiti ancora impregnati di benzina. Portati in caserma, i carabinieri hanno visionato dapprima le immagini riprese dalla videocamera del bar che incastravano i due malfattori: dapprima si vedeva il 35enne mentre cospargeva il pavimento di benzina e poi un’altra telecamere aveva ripreso il 45enne mentre riempiva due bottiglie di benzina. I due avrebbero appiccato il fuoco per vendetta ai danni del proprietario del locale, “colpevole” di non aver servito alcolici dopo le 18 ai due uomini, entrambi con precedenti, come da normativa anti-Covid-19. I due sono stati arrestati.
Cronaca
Destra sovranista al fianco di Alemanno: apericena a Rieti per le grane legali

#EventoChoc: Un’apericena per sostenere l’ex sindaco Gianni Alemanno in carcere? Scopri chi si schiera al suo fianco!
La controversa storia dietro l’evento
Un’apericena insolita sta per scuotere Rieti, organizzata per sostenere Gianni Alemanno, l’ex sindaco di Roma condannato a 22 mesi nel caso Mondo di Mezzo. Da dicembre scorso, Alemanno è tornato in carcere per aver violato la messa in prova ai servizi sociali. Ma cosa spinge un evento del genere? Numerosi esponenti della destra sovranista hanno risposto alla chiamata, trasformando una semplice cena in un raduno che promette sorprese e dibattiti accesi.
Gli ospiti che non ti aspetteresti
Tra gli ospiti confermati c’è l’ex presidente della Regione Francesco Storace, che su X ha dichiarato: “Ci andrò volentieri perché le cose vanno dette senza paura”. Non solo: anche Simone Di Stefano, ex leader di CasaPound e ora a capo di Exit, e Luca Malcotti, vice segretario generale dell’UGL ed ex consigliere regionale, hanno aderito. Immagina il mix di personalità che potrebbe emergere – un incontro da non perdere per chi ama i retroscena politici!
I dettagli che stuzzicano la curiosità
L’iniziativa è curata dai militanti del movimento Indipendenza, con figure come il vice segretario Chicco Costini e Beppe Lauria in prima linea. L’evento, ospitato al ristorante Da Chef in largo Velino Fratelli Conti, includerà un dibattito seguito da un concerto con Francesco Mancinelli, Silvia Preda e Nicolò Olivieri. Sul volantino si parla di una petizione per Alemanno, con un contributo di 15 euro per l’apericena (ingresso libero) e donazioni extra per le sue spese legali. Chissà quali segreti emergeranno durante la serata?
Cronaca
Castagne importate etichettate come italiane: sequestrati 54 mila pacchi

#IngannoMadeInItaly Hai mai comprato castagne pensando fossero autenticamente italiane, ma in realtà venivano dall’estero? 😲 Scopri come la Guardia di Finanza ha sgominato un maxi-falso alimentare!
Il Sequestro Sbalorditivo
Immagina di aprire una scatola di castagne con il tricolore italiano ben in vista, ma al suo interno si nasconde un inganno internazionale. La Guardia di Finanza ha messo le mani su 54.000 confezioni di castagne in un’azienda agroalimentare nel Viterbese, scoprendo che il prodotto arrivava dall’estero nonostante l’imballaggio gridasse “made in Italy”.
L’Inganno che Ti Lascerà a Bocca Aperta
Non solo l’etichetta principale sfoggiava orgogliosamente il tricolore, ma le vere informazioni sulla provenienza erano nascoste in piccolo su un’etichetta secondaria sul retro. Un trucco astuto che poteva facilmente confondere i consumatori, facendoli credere di acquistare un prodotto genuino del Bel Paese. Chissà quante persone sono cadute in questa trappola!
Le Misure contro l’Azienda
Per il titolare dell’azienda, non è finita con il semplice sequestro: è scattato un ammonimento severo sulle regole da seguire per rendere trasparente la provenienza dei prodotti. Un avvertimento che potrebbe sconvolgere l’intero settore agroalimentario – e tu, stai attento a cosa compri la prossima volta!
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