Attualità
Da Fiumicino a Roma in drone: l’ultima novità in materia di trasporti
Da Fiumicino a Roma in drone: in arrivo nella Capitale il taxi del futuro. I dettagli

Da Fiumicino a Roma in drone, ora si può. L’idea è partita dalla società tedesca Volocopter, che dà l’appuntamento per il 27 ottobre all’aeroporto capitolino. Proprio qui, annuncia il chief commercial officer Christian Blauer, sarà infatti presentato l’aerotaxy Volocity. L’evento, a cui parteciperanno anche i funzionari del governo, si protrarrà fino al 30 ottobre. Successivamente, dal 2 al 5 novembre, l’apparecchio sarà spostato nel centro della Capitale: per la precisione, a Piazza San Silvestro, a due passi da Palazzo Chigi. Solo un’esposizione per il momento: perchè il drone possa adempiere al trasporto di persone bisognerà infatti attendere il 2024. Intanto sarebbe già stato sottoposto ai primi test, a Singapore e Helsinki. L’Italia potrebbe dunque essere capofila in Europa di un nuovo modo di viaggiare. Oltre ad accappararsi un mercato stimato, solo sul fronte continentale, 4,5 miliardi di dollari entro il 2030.
Il velivolo, 18 rotori e alimentazione a litio, potrà contenere due passeggeri. A guidarne il volo, inizialmente in verticale, sarà un pilota, sostituito poi da un computer. Potrà percorrere tutta la città, ininterrottamente, viaggiando ad una velocità di 110 km/h. In questo modo, per il tragitto Fiumicino-Roma, impiegherà soli 15 minuti, a fronte dei classici 45. Quanto costerà agli utenti il viaggio ancora non è dato saperlo, ma dalla Germania assicurano che il prezzo non sarà di nicchia.
Attualità
A Roma, rete contro gli abusi sulle donne: dai rifugi ai centri per gli aggressori

RomaControLaViolenza: Scopri come una rete innovativa a Roma sta rivoluzionando la protezione delle donne vittime di abusi, con sorprese che potrebbero cambiare tutto!
Immaginate una città come Roma che si trasforma in un baluardo contro la violenza sulle donne: una rete di supporto che unisce case rifugio e centri per maltrattanti, offrendo non solo riparo, ma anche percorsi di cambiamento radicale. Questa iniziativa sta catturando l’attenzione di tutti, ponendo domande affascinanti su come la prevenzione e l’aiuto possano davvero fare la differenza in scenari quotidiani.
La rete di supporto in azione
In questa rete, le donne trovano più di un semplice rifugio; si tratta di un ecosistema che include programmi di counseling e attività comunitarie, stimolando curiosità su come queste misure stiano influenzando migliaia di vite. Ma c’è di più: i centri per maltrattanti non sono solo punitivi, bensì educativi, con approcci che potrebbero sorprendere, invitando a riflettere su cicli di violenza interrotti prima che sia troppo tardi.
I risultati che stanno facendo scalpore
Dati preliminari suggeriscono impatti positivi, con storie di rinascita che emergono da questa rete, lasciando tutti a chiedersi: e se Roma fosse solo l’inizio di una rivoluzione nazionale?
Attualità
Nel Lazio, 1,5 milioni di instabili mentali: proposta di legge per psicologi in ogni ASL

SaluteMentaleNelLazio Immagina se 1,5 milioni di persone nel Lazio stessero lottando in silenzio con disturbi mentali: scopri la proposta rivoluzionaria che potrebbe cambiare tutto!
Nel cuore del Lazio, un numero sconcertante di 1,5 milioni di individui affronta quotidianamente le sfide dei disturbi mentali, un dato che solleva interrogativi profondi sul benessere emotivo della comunità. Questa situazione, spesso sottovalutata, sta spingendo verso un dibattito acceso su come migliorare l’accesso a supporto professionale.
La sfida nascosta
Esperti e associazioni segnalano che questi disturbi, che vanno dall’ansia alla depressione, influenzano la vita quotidiana di migliaia di persone, rendendo urgente un intervento strutturato. “La salute mentale non è un lusso, ma un diritto”, come sottolineato da fonti autorevoli nel settore.La proposta che potrebbe fare la differenza
In risposta a questa emergenza, una proposta di legge mira a introdurre psicologi in ogni ASL del Lazio, offrendo un aiuto accessibile e tempestivo. Questa iniziativa, se approvata, rappresenterebbe un passo decisivo verso una società più attenta e inclusiva, suscitando curiosità su come potrebbe evolversi il panorama della cura mentale in Italia.
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