Attualità
Omicidio Stefan Mihai a Ponte Mammolo: arrestate tre persone per l’uccisione

Roman Stefan Mihai è stato brutalmente assassinato in strada con due colpi di pistola, sparati da due individui in moto. Questo omicidio, che si è verificato l’8 marzo tra Ponte Mammolo e Casal de Pazzi, ha portato all’arresto di tre persone. Le persone custodite sono un giovane di 27 anni, presunto tiratore, un individuo di 37 anni che avrebbe guidato la moto e un ventinovenne.
L’accusa che pende su di loro è quella di omicidio aggravato. Inoltre, due dei sospetti sono stati accusati di detenzione illegale di un’arma, di non averla denunciata alle autorità di pubblica sicurezza e di averla portata in un luogo pubblico.
L’omicidio è avvenuto in strada durante l’ora di cena. Mentre Mihai stava camminando, un potente scooter con due persone a bordo e volti coperti si è avvicinato a lui. Uno dei due ha esploso due colpi di pistola che hanno colpito Mihai al torace e al fianco, provocandone la morte.
Dopo l’omicidio, le indagini sono immediatamente iniziate sotto la guida dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma- Montesacro. Da marzo a novembre 2023, le forze dell’ordine hanno raccolto intercettazioni telefoniche e ambientali, controllato tabulati telefonici e eseguito appostamenti e pedinamenti. Secondo gli investigatori il 27enne è l’assassino.
Il giovane, già conosciuto alle forze dell’ordine, ha diversi precedenti per reati di tipo predatorio e di detenzione di arma da fuoco. Gli investigatori hanno scoperto un locale utilizzato come officina e laboratorio di armi, dove le armi ad aria compressa venivano modificate per poter sparare proiettili reali. L’ordinanza che ha portato al suo arresto lo descrive come un individuo di “eccezionale lucidità e crudeltà”, dimostrando una personalità altamente pericolosa.
Le indagini suggeriscono che il movente dell’omicidio può essere attribuito a dispute familiari all’interno del clan rom del 27enne, che vive nel campo rom abusivo di Ponte Mammolo. Il 37enne è sospettato di aver guidato la moto al momento dell’omicidio, grazie alle sue abilità di guida e fuga evidenti dalle riprese di videosorveglianza. Il ventinovenne, invece, avrebbe avuto il compito di segnalare la posizione di Mihai agli altri due e fare la sentinella dopo la fuga.
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Incidente tra moto e auto a Bracciano: motociclista ferito e trasportato in ospedale con l’elicottero

IncidenteMisterioso a Bracciano: un motociclista coinvolto in un drammatico scontro che ha lasciato tutti a chiedersi cosa è successo davvero!
Immaginate una tranquilla strada di Bracciano che si trasforma in un teatro di tensione: un motociclista è finito in un impatto con un’auto, scatenando l’intervento immediato dei soccorsi. Le autorità locali hanno confermato che il centauro è stato prontamente trasportato in ospedale con l’ambulanza, ma i dettagli precisi dell’incidente continuano a suscitare curiosità tra i residenti. Cosa ha provocato questo scontro inaspettato? Gli appassionati di motori e i curiosi non possono fare a meno di chiedersi se ci siano stati fattori imprevedibili alla base.
Le prime segnalazioni dall’incidente
Fonti sul posto hanno descritto la scena come caotica, con l’ambulanza che è arrivata in pochi minuti per prestare aiuto. Non è ancora chiaro se il motociclista abbia riportato ferite gravi, ma l’episodio ha già acceso discussioni online, con molti che si interrogano sulle condizioni delle strade e sul rispetto delle norme di sicurezza.Cosa potrebbe aver causato lo scontro?
Mentre le indagini sono in corso, esperti di incidenti stradali suggeriscono che fattori come la velocità o le distrazioni al volante potrebbero essere stati decisivi. Questo evento, che ha mobilitato la comunità, ci ricorda quanto sia fragile l’equilibrio sulle strade, e se continuerà a emergere, potrebbe rivelare sorprese inaspettate per tutti noi.
Attualità
Dal 12 maggio gli animali possono viaggiare in cabina, non più nella stiva

Svolta epocale per i nostri amici a quattro zampe voluta dal ministro dei trasporti Matteo Salvini. Infatti a partire dal 12 maggio, gli animali – anche quelli di grossa taglia – potranno volare accanto ai loro padroni in cabina, seduti e legati con la cintura, proprio come dei passeggeri.
Questa novità arriva grazie a una decisione dell’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), che aggiornerà le regole attuali. Finora, infatti, i cani e i gatti più grandi potevano viaggiare solo nella stiva dell’aereo. Ma adesso le cose cambiano.
Spinta dal Ministero dei Trasporti firmata Matteo Salvini
A volere questa modifica è stato il Ministro delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini. In una nota, il Ministero ha espresso soddisfazione per il cambiamento, definendolo un passo importante per tanti italiani che viaggiano con i loro animali.
Cosa prevede la nuova regola ENAC
La nuova norma dell’Enac permette di portare animali domestici in cabina, dentro un trasportino che può essere posizionato anche sopra i sedili, a patto che sia ben fissato con la cintura o con altri sistemi di sicurezza.
Cambia anche la regola sul peso: ora il trasportino con l’animale può superare i limiti attuali, purché non sia più pesante di un passeggero medio.
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