Cronaca
Delitto di Ferragosto, l’avvocato Spataro ottiene i domiciliari per Ben Algia

Dopo circa un anno e mezzo “dall’omicidio di Ferragosto” (avvenuto in un quartiere popolare di Ostia nella tarda serata del 14 agosto 2020) l’avvocato Maria Nellina Spataro dello Studio Legale GPR Legal è riuscita ad ottenere la sostituzione della misura di massimo rigore con quella degli arresti domiciliari in favore del suo assistito.
Il Delitto di Ferragosto
Era dall’Agosto del 2020 che l’imputato Ben Algia, accusato di parricidio, era stato tradotto nel carcere di Rebibbia per il “delitto di ferragosto”. “Non è stato facile ottenere tale concessione. La richiesta è stata reiterata più volte, e solo nella serata di ieri il mio assistito è stato finalmente tradotto presso la sua abitazione. Quando si tratta del reato di omicidio è davvero difficile spezzare gli argini del pregiudizio. Devo però dire che la III Sez. dell’ Ecc.ma Corte di Assise di Roma è riuscita, in scienza e coscienza, a dare in questa fase del procedimento penale una valutazione aderente alle garanzie previste dalla Costituzione in tema di misure cautelari”. commenta l’avvocato.
A quando la data dell’udienza per il “delitto di Ferragosto”? “Ad oggi non ci resta che aspettare l’udienza del 24 marzo che verrà celebrata nell’aula Bunker di Rebibbia. Data importantissima che segnerà, almeno in primo grado, il destino giudiziario del mio assistito. Attendiamo dunque la requisitoria del P.M. e la richiesta pena che riterrà opportuno avanzare, precisando che, rispetto al capo di imputazione, il Ben Algia potrebbe rischiare il fine pena mai.”
Conclude l’Avvocato Spataro: “quella di ieri è sicuramente una circostanza importante, ma l’esito della Corte di Assise non è scontata. Con la mia Collega di studio, l’avv. Daniela Tiani, stiamo valutando ed individuando tutte le argomentazioni di diritto idonee ad ottenere un verdetto più favorevole possibile per il Ben Algia”
NELLA NOTTE BLITZ DELL’ANTIMAFIA
Cronaca
Un viaggio sorprendente nella Roma di Bergoglio: dall’ottica agli ex detenuti

Scopri le storie commoventi e segrete di Papa Francesco che hanno trasformato vite ai margini della società! #PapaFrancesco #StorieDiFede #PeriferieIncredibili
Le Testimonianze
Immaginate la sorpresa quando Papa Francesco, con la sua umiltà disarmante, strinse la mano a nonna Rosina nella Casa della Carità della parrocchia di San Gregorio Magno, dandole la forza per affrontare la malattia. L’allora parroco Don Renzo Chiesa ricorda vividly quel momento: “Quando scese dall’utilitaria, chiese: ‘Ma questa è la famosa Magliana?'”. E non è finita qui: in un incontro esclusivo a Corviale con l’associazione Piacca, che aiuta chi ha avuto guai con la giustizia, Francesco volle ascoltare storie personali. Massimiliano Lustri, un tempo noto come “Er tapparella”, racconta: “Rise a crepapelle ascoltando i miei aneddoti, come quella volta che in un appartamento finii per pranzare con un’anziana”. Quell’incontro magico cambiò tutto: i ragazzi dell’associazione si reintegrarono nella società e ancora oggi portano al collo il rosario regalato dal Papa.
L’Abbraccio
E se vi dicessimo che un semplice abbraccio del Papa ha consolato un bimbo e lasciato un segno indelebile? Durante la visita alla parrocchia San Paolo della Croce al Serpentone, Francesco abbracciò Emanuele, un ragazzino di 8 anni, che con voce tremante gli chiese: “Mio papà è morto, era ateo, ma ci ha fatto battezzare, ora dov’è? Sta in paradiso?”. Il parroco Don Roberto Cattaneo, ancora emozionato, rivela: “Negli anni, il Pontefice mi chiamava per sapere come stava Emanuele”. Oggi, a 17 anni, Emanuele si è commosso profondamente alla notizia della scomparsa di Francesco, sostenuto dalla mamma Elisabetta Pacciotti: “Per lui è come aver perso un altro papà; il Papa lo rassicurò dicendo che suo padre era sicuramente in paradiso”. Ma le sorprese non si fermano: durante la pandemia, Francesco chiamò inaspettatamente per una benedizione in streaming, dimostrando un’umiltà che lascia senza parole. E poi, c’è la storia di Cinzia Desiati, la mamma di Fabrizio Di Bitetto, morto in un incidente: “Ricevetti una telefonata da un numero privato: ‘Sono Papa Francesco, non è uno scherzo’. Quella chiacchierata fu come una carezza, e mantenne la promessa invitandoci in Vaticano”.L’Incontro
Preparatevi a storie che vi faranno riflettere: Francesco era maestro nell’incontrare chi ne aveva più bisogno, come quando abbracciò Serena, una mamma che aveva perso la figlioletta Angelica. Oppure, nella parrocchia di Santa Bernadette Soubirous a Colli Aniene, dove in un ritrovo informale ascoltò i giovani dell’oratorio, rispondendo a domande su come pregare: “È importante sentire lo sguardo di Dio e vivere la ‘chiesa in uscita’, scendendo in strada per aiutare”. E chi dimentica quando si riunì in preghiera nel cortile di un condominio in via della Palmarola, senza preavviso, raccomandando alle famiglie: “Ascoltate i vostri figli”. Persino in centro, fece capolino nel negozio di dischi in via della Minerva o dal fidato ottico Alessandro Spiezia in via del Babuino: “Venne di persona per le lenti, dicendo che ‘dall’ottico si va di persona’. La sua umiltà mi ha sempre spiazzato; non voleva sprechi e con me aveva un’amicizia che mi ha riempito il cuore”.
Cronaca
A Roma, il drammatico confronto tra una madre e un aggressore con il figlio di 4 anni al fianco

Hai mai immaginato un tranquillo pomeriggio con tuo figlio trasformarsi in un incubo per colpa di un aggressore ubriaco? #Roma #Esquilino #MinacciaNotturna
L’Incidente Sconvolgente nel Cuore di Roma
Un pomeriggio apparentemente sereno si è trasformato in un momento di puro terrore per una mamma e il suo bambino, mentre camminavano nei pressi di piazza Dante, nel vivace rione Esquilino. L’uomo, di origini straniere e visibilmente alterato dall’alcol, brandiva il collo di una bottiglia di vetro, creando un’atmosfera di paura e tensione inaspettata.
La Testimonianza della Mamma Terrorizzata
Anna M. ha raccontato i dettagli di quell’incontro agghiacciante: “Erano circa le 18 e io e mio figlio stavamo tornando a casa dopo una giornata al parco. Il bambino era stanco ma felice, e le giornate più lunghe rendevano tutto così piacevole”. Ma improvvisamente, l’uomo ha iniziato a seguirli, accelerando i passi e gridando insulti, lasciando la donna in preda al panico.L’Aggressione e il Momento di Paura
Nonostante i tentativi di distrarre il piccolo e accelerare, l’aggressore li ha raggiunti, afferrando il braccio della mamma e puntandole il collo della bottiglia quasi in faccia. “Voleva soldi e il bambino ha iniziato a piangere, mentre lui rideva in modo inquietante”, ha spiegato Anna. Per liberarsi, ha dovuto cedere 50 euro, sperando che l’incubo finisse lì e che l’uomo scomparisse. Da quel momento, il piccolo è rimasto profondamente scosso, e la mamma ora si chiede come vivere in un quartiere dove eventi del genere sembrano all’ordine del giorno.
-
Attualità15 ore fa
È morto Papa Francesco
-
Ultime Notizie Roma2 giorni fa
Ultimo concerto a Tor Vergata. Buone notizie per i fan del cantante
-
Attualità4 giorni fa
Inaugurato il nuovo tratto di ciclabile che porta a San Pietro, ma senza la presenza delle Autorità religiose. Foto
-
Cronaca6 ore fa
Ho trame in mente. Produttori, non fate i pigri.