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Furti in appartamento più facili grazie alle ‘telefonate-truffa’: ecco come riconoscerle

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Furti in appartamento più facili grazie alle telefonate truffa: ecco come riconoscerle

Telefonate truffa: un nuovo metodo per favorire i furti negli appartamenti

I social media hanno dato vita a un nuovo sistema di controllo di vicinato attraverso Facebook o WhatsApp. Questo sistema si sta rivelando un’arma formidabile contro ladri e truffatori, aiutando a segnalare movimenti sospetti nelle zone residenziali. Un residente avvisa i vicini di possibili minacce tramite gruppi e chat private. Questo avviso è fondamentale per sensibilizzare i residenti e permette alle forze dell’ordine di intervenire prontamente grazie a segnalazioni sempre più dettagliate, spesso corredate da video.

Un esempio concreto si è verificato a Balanzano, un quartiere vicino a Ponte San Giovanni, dove è stata segnalata la presenza sospetta di due individui che stavano riprendendo le villette. Le segnalazioni hanno suscitato preoccupazione, poiché si temeva che questi individui potessero essere malintenzionati interessati a individuare punti deboli nelle proprietà. Dopotutto, i video potrebbero essere utilizzati per pianificare furti, individuando entrate e finestre vulnerabili, oltre alle vie di fuga in caso di allarme.

La diffusione di queste informazioni è diventata ancora più rilevante dopo una serie di furti avvenuti nell’area. Tuttavia, il coinvolgimento preventivo dei residenti e le segnalazioni dettagliate hanno dimostrato di essere uno strumento fondamentale nel contrasto alla criminalità.

Altri tentativi di truffa sono stati recentemente segnalati attraverso telefonate. Ad esempio, a Canneto, dei truffatori hanno tentato di ingannare un anziano con la truffa del finto parente in difficoltà. Anche in questo caso, l’intervento tempestivo del cittadino e l’avviso agli altri residenti hanno permesso di evitare la truffa.

In un altro episodio a Prepo e Ponte della pietra, è stata ricevuta una telefonata da una presunta “nipote” coinvolta in un incidente. Successivamente, un falso maresciallo dei carabinieri ha cercato di coinvolgere la vittima in una situazione di emergenza, chiedendole di lasciare la casa incustodita. Fortunatamente, il cittadino ha riconosciuto il tentativo di truffa, evitando di cadere nella rete dei malintenzionati.

Questi episodi dimostrano come l’informazione e la prontezza di riflessi dei residenti siano fondamentali nel contrastare la criminalità. La collaborazione tra vicini e le segnalazioni tempestive alle forze dell’ordine sono strumenti essenziali per proteggere le comunità dai tentativi di truffa e dagli atti criminali.

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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie

Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.

L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.

La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.

Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.

Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.

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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban

C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.

Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.

“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.

La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.

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