Attualità
Attacco mortale da cani rottweiler: due le persone salvate. “Non sopprimeteli”

L’intervento tempestivo dei carabinieri e dei guardiaparco del Parco di Bracciano e Martignano ha evitato che tre rottweiler aggredissero altre due persone. La tragedia è avvenuta nel parco di Manziana, dove un uomo che faceva jogging è stato attaccato e ucciso dai cani, ora catturati e sedati.
Per ulteriori dettagli sull’incidente, è possibile seguire il canale WhatsApp di Roma Fanpage.it. Fonti di Fanpage.it riportano che all’arrivo dei primi soccorritori nel bosco di Macchia Grande di Manziana, a nord di Roma, i rottweiler stavano ancora attaccando l’uomo. I cani sono stati catturati e sedati solo alcune ore dopo la scoperta dell’uomo aggredito e altre due persone sono state esposte al pericolo di essere a loro volta aggredite.
Le ricostruzioni preliminari rivelano che uno degli individui a rischio era un pastore che avrebbe tentato di intervenire a difesa della vittima. Riuscì a salvarsi reagendo con un bastone e, insieme a una donna, chiamò le forze dell’ordine. Graie all’interessamento dei guardiaparco del Parco di Bracciano e Martignano e dei carabinieri, che hanno immediatamente bloccato tutti gli accessi al parco, si è evitato un ulteriore attacco a un ciclista che percorreva un sentiero nella Macchia Grande.
Al momento non è ancora stata identificata la vittima. Il corpo sembra essere di un uomo di mezza età. Invece, il proprietario dei cani è stato sicuramente individuato. Gli animali erano fuggiti da un’abitazione non lontana dal bosco di Macchia Grande.
L’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (AIDAA) ha espresso il proprio cordoglio per la morte dell’uomo, chiedendo però che i cani non vengano soppressi e che venga condotta un’indagine accurata sull’accaduto. Parallelamente, l’Organizzazione Internazionale Protezione degli Animali (OIPA) ha sollecitato la regolamentazione della detenzione di alcuni tipi di cani, spesso scelti da persone che non sono in grado di gestirli correttamente.
Attualità
Operatore di Radiologia: “Senza reggiseno ci rendi felici” – La denuncia di Marzia scuote l’ospedale

#IndagineInCorso: Shock a Roma per il video virale di Marzia Sardo che denuncia molestie al Policlinico Umberto I. L’ospedale avvia accertamenti. #NotizieRoma #Giustizia
Un video destinato a far discutere quello pubblicato da Marzia Sardo, che ha lanciato un grido di allarme dopo aver vissuto una esperienza traumatica durante una procedura medica presso il Policlinico Umberto I di Roma. Le sue parole sono chiare: “Non è ammissibile una cosa del genere, denuncio tutto”. Il video, che ha rapidamente guadagnato attenzione sui social, ha in breve tempo superato il milione di visualizzazioni, sollevando un’ondata di indignazione.
Il Policlinico non ha esitato a rispondere e ha confermato di aver avviato un’indagine interna per far luce sui fatti. Una risposta che indica l’importanza di affrontare con serietà le segnalazioni di comportamenti inappropriati, soprattutto in ambito ospedaliero, dove la professionalità dovrebbe essere la priorità assoluta.
Questo episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza e il rispetto nei luoghi di cura, proprio mentre la comunità online mostra il suo sostegno a Marzia, ringraziandola per il coraggio di aver condiviso la sua esperienza. Le indagini chiariranno quanto accaduto, ma una cosa è certa: la vicenda ha messo sotto i riflettori una questione che non può essere ignorata.
Attualità
Bambino vola fuori dall’auto: seggiolino fantasma o genitori troppo fiduciosi?

#IncidenteViterbese: un bimbo cade dall’auto in corsa. Le indagini continuano tra misteri e interrogativi. 🚗🔍 #Cronaca #NotiziaDelGiorno
Nel Viterbese, una storia dai contorni ancora sfumati ha sconvolto la comunità locale. Un bimbo di appena un anno e mezzo è caduto da un’auto in movimento, poche ore fa, sollevando immediatamente un vortice di domande tra gli inquirenti e il pubblico.
La mamma del piccolo ha riferito agli investigatori un incredibile racconto: il fratello maggiore del bambino avrebbe inavvertitamente sganciato la cintura del seggiolino, permettendo al piccolo di uscire dall’auto mentre era in corsa. Ma è qui che la curiosità cresce inesorabilmente.
Durante un’ispezione accurata condotta dalle forze dell’ordine, si è scoperto qualcosa di sorprendente: “il seggiolino non è stato trovato” nell’auto. Questa scoperta ha aperto la strada a nuove ipotesi e interrogativi sulla dinamica dell’incidente.
Le autorità locali proseguono le indagini per far luce su questo enigmatico episodio, mentre la famiglia coinvolta attende con ansia ulteriori sviluppi. La vicenda, già di per sé drammatica, si carica di un alone di mistero che attirerà sicuramente l’attenzione nazionale.
La comunità resta col fiato sospeso, in attesa di capire cosa sia realmente accaduto su quella strada del Viterbese. Una storia che ci ricorda, ancora una volta, quanto sia fragile il confine tra normalità e incredibile.
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