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Vespa Orientalis a Roma, la mappa dei luoghi dove si può trovare più facilmente

L’invasione della Vespa Orientalis nelle abitazioni di Roma continua a creare panico tra i residenti. Questi insetti sono abili nel trovare nascondigli e sfruttare ogni possibile cavità per nidificare e riprodursi. Le richieste di interventi per rimuovere queste colonie sono aumentate quotidianamente, non solo nella capitale ma anche nel Nord Italia e a Napoli. Secondo l’esperto zoofilo Andrea Lunerti, la presenza delle Vespe Orientalis ha raggiunto livelli di pericolosità molto elevati.
Di recente, è stata scoperta una famiglia di Orientalis al sesto piano di un palazzo nella zona di San Paolo. Le vespe avevano nidificato nel tubo di aerazione del bagno, e si stimava che ci fossero almeno 700 individui pronti ad invadere l’appartamento. L’esperto Lunerti è intervenuto per neutralizzare gli insetti e mettere al sicuro la famiglia. L’appartamento era diventato invivibile, con impossibilità di aprire le finestre. Questa colonia enorme era riuscita a trovare un rifugio diverso dal solito, e l’unico modo per raggiungerla era attraverso il tubo di ventilazione del bagno. Durante l’intervento, gli insetti hanno attaccato l’esperto, ma grazie alle tute protettive, è riuscito a evitare il peggio. È stato poi scoperto un nido lungo un metro, con le regine pronte a sfarfallare.
Secondo Lunerti, la presenza delle Vespe Orientalis rimane costante e si prevede di trovarne ancora nidi nelle prossime settimane. Questi insetti si nascondono principalmente all’interno di serrande, ripostigli, magazzini, utenze elettriche e del gas, e, come nel caso recente, nei tubi di aspirazione del bagno. L’esperto sottolinea che questa specie preferisce i siti domestici, motivo per cui l’allarme delle Orientalis a Roma rimane alto.
In conclusione, le Vespe Orientalis continuano ad invadere gli appartamenti di Roma, creando momenti di panico tra i residenti. Questi insetti sono abili nel trovare nascondigli e preferiscono i siti domestici per nidificare. Gli esperti consigliano di prestare attenzione a possibili segni di infestazione e di richiedere interventi tempestivi per rimuovere queste colonie.
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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